Birkin bag di Hermès: l’iconica borsa ispirata a Jane Birkin

Un incontro casuale su aereo, un cesto di vimini rovesciato sopra al vicino di posto: così è nato un accessorio cult che ha scritto la storia della moda

Foto di Sabina Petrazzuolo

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Pubblicato: 14 Dicembre 2020 15:29Aggiornato: 12 Febbraio 2024 17:54

C’era una volta una diva, un’azienda di moda francese e una borsa, diventata icona di femminilità ed eleganza per antonomasia nel mondo. Quell’accessorio dai prezzi da capogiro, entrato in pochissimo tempo nella lista dei più desiderati dalle donne di ogni generazione, prende il nome di Birkin bag ed è firmato da Hermès. Il noto marchio nella creazione di questo accessorio di culto si è ispirato a Jane Birkin, la diva di origini britanniche che ha fatto la storia, per la sua incredibile bellezza e quell’inconfondibile stile che l’ha resa un’icona senza tempo.

Chi era Jane Birkin

Jane Birkin, spentasi per un cancro il 16 luglio del 2023, è stata l’icona degli anni ’60, grazie alla sua innata sensualità, e continuerà a essere una fonte di ispirazione per le donne di tutte le età. Neppure il tempo è riuscito a scalfire quell’immagine di perfetta imperfezione che per decenni è stata osannata: Jane Birkin è stata una moderna influencer, prima ancora dei social e del web, che ha comunque conquistato dopo i suoi anni ruggenti. Facendo una rapida ricerca sotto l’hashtag #JaneBirkin, infatti, è possibile accedere a una bacheca di immagini d’archivio che tratteggiano la storia di una donna indimenticabile.

Il segreto del suo successo è stata la semplicità, la stessa che l’ha accompagnata in tutte quelle fotografie dove la diva è immortalata da sola o in compagnia del suo grande amore Serge Gainsbourg. Jane in short e canotta bianca, Jane maliziosa con un abito trasparente, Jane in t-shirt seconda pelle senza reggiseno e ancora Jane con quel celebre cestino di vimini acquistato in un mercato londinese.

Fonte: Getty Images
Jane Birkin con il suo inseparabile cestino

Nonostante infatti la it-bag di lusso associata al suo nome, Jane è stata testimonial di un’altra icona inconfondibile, sicuramente meno costosa e più accessibile a tutti: la borsa in vimini, che ha indossato per anni abbinandola a tutto. Con quella borsa-cestino lei adorava farsi fotografare, in estate e in inverno, sia con abitini a trapezio che con minidress scintillanti, nel tempo libero così come sul red carpet.

La nascita della Birkin

Correva l’anno 1984 quando, su un volo Parigi – Londra, il direttore creativo di Hermès Jean Louis-Dumas si sedette al fianco di una bellissima donna dai capelli lunghi. Era Jane che, nel tentativo di sistemare la sua borsa nella cappelliera la fece cadere, rovesciando il suo contenuto proprio addosso all’uomo seduto al suo fianco.

È con lui che, durante il volo, l’attrice e cantante si lamentò di quanto fosse difficile trovare una borsa elegante e pratica da usare tutti i giorni. Una riflessione, quella di Jane, che diventò quasi un’ossessione per Jean Louis-Dumas. Ritornato a Parigi, infatti, il direttore creativo di Hermès si mise a lavoro per realizzare una nuova borsa, il cui prototipo fu inviato all’attrice. Nasceva così la Birkin bag.

Vita di un’icona

Ma come è nata la storia, il mito, l’icona intramontabile? Ai tempi di Jane Birkin non c’erano i social network, né i trend e le ricerche di mercato. Ma c’erano personalità che brillavano di luce propria e che riuscivano a distinguersi tra mille altre persone. Lei era una di quelle.

Nata in Inghilterra nel 1946, appena 17enne scelse di seguire le orme della madre attrice studiando recitazione. Erano gli anni della Swinging London e Jane fece la sua apparizione, in topless, nel film Blow-Up di Michelangelo Antonioni. Da quel momento i riflettori si accesero sul volto dell’attrice e non la lasceranno mai più.

Il merito era suo sì, e anche un po’ di Madre Natura che le regalò la tipica bellezza fredda british, il naso alla francese e gli occhi da cerbiatta. Il suo stile era semplice ma fresco e libero da ogni stereotipo. Abiti cortissimi, pantaloni a zampa di elefante e tacchi non utilizzati, tranne qualche modello di Mary Jane.

Il suo aspetto delicato è stato accentuato da una serie di contrasti in look e atteggiamenti in cui lei osava, come nessun’altra aveva fatto mai. Come quell’interpretazione scandalosa e celeberrima di Je t’aime… moi non plus, la prima canzone erotica della storia composta insieme al musicista francese Serge Gainsbourg, con la quale ebbe una figlia, Charlotte, che come la mamma è diventata attrice e cantante.

Ha recitato in un centinaio di film e inciso una ventina di dischi, ma l’amore ha sempre ricoperto un ruolo centrale nella sua vita. A soli 17 anni, infatti, Jane ha sposato il compositore inglese John Barry, autore delle colonne sonore di James Bond. Con lui ebbe la sua prima figlia, Kate, che però morì suicida nel 2013. Poi, dopo la relazione con Serge, l’amore tornò a bussare alla sua porta e nella sua vita con il regista Jacques Doillons, da cui ebbe la terza figlia Lou, oggi super modella.

Fonte: Getty Images
Jane Birkin con la mitica Birkin bag