Clara Shortridge Foltz: la determinazione e il coraggio della prima donna avvocato

Clara Shortridge Foltz è stata la prima donna avvocato della California, una pioniera e una primatista che ha inseguito i suoi sogni con tutte le sue forze fino a realizzarli

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Redazione

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Ogni bambina ha un sogno nel cassetto, una passione che coltiva silenziosamente ogni giorno e che la fa sentire speciale. E sono ancora più speciali quelle bambine che poi diventano donne e che fanno di tutto per superare gli ostacoli che le separano dal loro obiettivo. Spesso non basta la semplice passione, bisogna lottare e non arrendersi di fronte alle difficoltà che sembrano pronte a rendere tutto vano e inutile, bisogna lasciare spazio anche al coraggio e alla determinazione.

È quello che ha fatto Clara Shortridge Foltz, la prima donna avvocato della California, un traguardo prestigioso raggiunto in un periodo in cui alle donne tutto era precluso, anche quello che oggi ci sembra più scontato. Ma non è stata semplicemente il primo avvocato donna, lei è stata una primatista sotto tanti punti di vista. Clara Shortridge Foltz, infatti, è riuscita a lavorare come dipendente del comitato giudiziario dell’assemblea statale ed è stata la prima donna a ricoprire il ruolo di vice procuratore distrettuale in tutti gli Stati Uniti. È stata anche la prima a candidarsi come governatore. Tante prime volte, sicuramente non casuali, che affondano le radici nell’infanzia di questo personaggio straordinario.

Una passione sconfinata per lo studio

Se Clara Shortridge Foltz è riuscita ad arrivare dove in precedenza nessun’altra donna aveva fatto, lo si deve anche alla sua infinita passione per lo studio. Nata nel 1849 a Lafayette, nello Stato americano dell’Indiana, era figlia unica di Talitha ed Elias Shortridge, avvocato e pastore nello Iowa. A scuola Clara dimostrò fin da subito tutto il proprio talento. In un periodo storico in cui schiavi e donne venivano considerati meno di niente, il suo istituto era guidato proprio da principi in favore dell’universo femminile e degli schiavi.

La prima svolta della sua vita arrivò nel 1864. Clara aveva appena 15 anni e decise di fuggire con un contadino, Jeremiah Foltz: non furono anni semplici e la futura prima donna avvocato ebbe 4 figli nonostante le condizioni economiche proibitive. Lei non era però una persona che sapeva stare con le mani in mano e i suoi impieghi come sarta e pensionante testimoniano quanto si desse da fare per mantenere la famiglia.

Tante difficoltà da affrontare

Nel 1875 Clara Shortridge Foltz e Jeremiah si stabilirono in California: la famiglia si allargò con il quinto figlio, ma fu a questo punto che cominciarono le difficoltà, quelle autentiche e che possono scoraggiare chiunque. Tutti, tranne Clara: il rapporto con suo marito si sgretolò quando lui la abbandonò per un’altra donna. A peggiorare la situazione, poi, ci pensò la crisi economica dell’epoca.

Nel suo vocabolario, però, non era presente il verbo “arrendersi” e lo dimostrò in modo tenace cambiando un lavoro dopo l’altro, intuendo come gli stipendi guadagnati fino a quel momento non sarebbero più stati sufficienti. Giornalista, oratrice pubblica e sostenitrice del suffragio femminile, era chiaro che non si trattava di una semplice sarta destinata ad accudire soltanto la propria famiglia. Clara aveva tante idee da esprimere e le sue sincere e appassionate orazioni non passarono inosservate.

L’inizio della carriera da avvocato

Clara Shortridge Foltz era stata una studentessa modello fin da bambina, amava soprattutto il latino e la filosofia, una dedizione che proseguì nel resto della sua vita. L’aver iniziato a studiare Legge sembrava a tutti un azzardo, in fondo le regole della California erano chiare: solamente gli uomini bianchi con più di 21 anni avevano la possibilità di sostenere l’esame da avvocato. Un’altra parola che non era presente nel dizionario di questa straordinaria donna era “mai”: non si è mai data per vinta e nemmeno questa norma così penalizzante l’ha fatta demordere dal sogno che coltivava.

Sarebbe diventata un avvocato e per riuscirci scrisse una proposta di emendamento, il “Woman Lawyer’s Bill”. La Foltz chiedeva di cambiare il codice di procedura civile, l’esame da avvocato doveva essere aperto non ai soli maschi bianchi, ma semplicemente alle “persone”. Grazie alle pressioni esercitate, la legge passò senza problemi al Senato della California, incontrando invece qualche ostacolo in assemblea. Nel 1878, però, il testo fu approvato in via definitiva, le donne potevano accedere finalmente alla professione forense.

Un percorso fulmineo e brillante

Clara Shortridge Foltz non era nemmeno una donna che sapeva perdere tempo. La sua legge diventò effettiva nel mese di marzo e già a settembre lei riuscì a sostenere brillantemente l’esame da avvocato. Nonostante le sue grandi capacità, fu un percorso complicato. La diffidenza nei confronti di una donna avvocato e gli stipendi che le venivano accordati, non proprio gratificanti, avrebbero potuto minare le sue convinzioni e invece la Foltz ha proseguito dritta per la propria strada, con una fierezza invidiabile.

Sapeva sempre come rispondere a chi tirava in ballo in aula il suo sesso per screditarla. Una sua risposta, in particolare, è rimasta nella storia. Sottolineò di essere una donna e un avvocato e soprattutto di esserlo diventato regolarmente e onestamente, dunque non aveva bisogno di chiedere privilegi speciali e non si sarebbe aspettata alcun favore: l’unica cosa che chiedeva era un confronto leale e senza il continuo riferimento al suo sesso.

Tanti successi, non solo in ambito legale

La carriera da avvocato di Clara Shortridge Foltz è proseguita per ben mezzo secolo, in cui spesso è stata l’unica donna in tribunale, ma sempre con la determinazione che l’ha contraddistinta per tutta la vita. Non si limitò però soltanto a questa professione che la portò a promulgare tante leggi in favore delle donne. Diventò un’apprezzata scrittrice, riuscì a fondare un settimanale, il “The San Diego Bee”, e pubblicò articoli, rubriche e romanzi con una continuità sorprendente.

Morì a Los Angeles nel 1934: aveva 85 anni e al suo funerale presenziarono il governatore della California e molti giudici federali e statali, a testimonianza del grande rispetto che si era meritata dopo aver patito una difficoltà dopo l’altra. La storia della Foltz risale all’800, un periodo che ci appare spesso così lontano e troppo diverso da quello che viviamo oggi, ma è attuale come non mai e lo sarà ancora a lungo. Clara Shortridge Foltz è un punto di riferimento imprescindibile, una donna con la D maiuscola.