Crème brûlée, dove è nata e quali ingredienti occorrono per farla

Un viaggio tra Francia e Inghilterra alla scoperta della crème brûlée, dolce iconico dalla crema vellutata e croccantezza irresistibile in superficie

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Francesca Secci

Giornalista

Sarda, ma anche molto umbra. Giornalista pubblicista, sogno di una vita, da maggio 2023, scrive soprattutto di argomenti che riguardano l’attualità.

Pubblicato: 26 Marzo 2025 10:12

La crème brûlée (letteralmente “crema bruciata”) è un elegante dolce francese al cucchiaio ormai celebre in tutto il mondo. Si presenta come una delicata crema alla vaniglia sormontata da uno strato sottile di zucchero caramellato e croccante.

Immaginate di affondare il cucchiaino e rompere la crosticina dorata: si sprigionano frammenti di caramello e si rivela la morbida crema sottostante, in un delizioso contrasto di consistenze e sapori. Non c’è da stupirsi che questo dessert raffinato – reso ancora più iconico da una scena del film Il favoloso mondo di Amélie – sia entrato nei cuori di tanti golosi. Ma dove è nata la crème brûlée e quali storie si celano dietro la sua crema caramellata? Scopriamolo insieme, per poi vedere quali ingredienti occorrono per preparare la ricetta crème brûlée classica a casa.

Le origini della crème brûlée

Le origini della crème brûlée sono affascinanti e contese fra più paesi europei. La prima ricetta scritta di questo dessert compare in Francia, sul ricettario Le cuisinier royal et bourgeois del 1691 ad opera dello chef François Massialot​. Tuttavia, a dispetto del nome francese, sembrerebbe che la crème brûlée abbia radici britanniche​. In Inghilterra, infatti, esisteva già un dolce simile noto come burnt cream (crema bruciata), e i francesi stessi in passato la chiamavano crème anglaise, cioè “crema inglese”​.

Un curioso legame con l’Inghilterra rimane tutt’oggi nella tradizione del Trinity College di Cambridge: fin dal 1879 gli studenti gustano la crème brûlée con lo stemma del college impresso sulla crosta di zucchero, marchiato a fuoco con un ferro arroventato​.

In realtà, preparazioni simili a base di crema cotta erano diffuse in terra inglese già dal XVI secolo. Nelle campagne britanniche del Cinquecento, durante il periodo di maggiore produzione di latte, le massaie cucinavano una sorta di crema densa e ricca per sfruttare al meglio il latte fresco abbondante​. A quei tempi la superficie non veniva ancora caramellata: la pratica di bruciare lo zucchero per creare la crosticina croccante fu un tocco inventato proprio al Trinity College di Cambridge​, da cui il soprannome di Trinity Cream per questo dolce.

Anche la Spagna ha la sua versione di crema caramellata: la crema catalana, spesso considerata “cugina” della crème brûlée. Le due ricette vengono confrontate di frequente, ma presentano differenze importanti. Secondo un’antica leggenda, la crema catalana nacque per errore in un convento: delle monache catalane, avendo servito a un vescovo un budino troppo liquido, corressero la consistenza versando zucchero bollente caramellato sulla superficie, inventando così la crema cremada​.

A differenza della versione francese, la crema catalana utilizza solo latte (senza panna) e si aromatizza con cannella e agrumi; inoltre viene cotta sul fornello anziché in forno a bagnomaria​. Ciò che accomuna i due dessert è l’irresistibile crosticina di zucchero bruciato che li ricopre, quella stessa crosticina che Amélie, nel famoso film francese, adorava rompere con la punta del cucchiaino.

Gli ingredienti per la ricetta della crème brûlée classica

La crème brûlée richiede solo cinque ingredienti base​, semplici ma scelti con cura, per ottenere la sua consistenza vellutata e il gusto delicato di vaniglia. Ecco gli ingredienti occorrenti per preparare la crème brûlée classica (senza varianti):

  • panna fresca liquida;
  • latte intero;
  • tuorli d’uovo;
  • zucchero;.
  • vaniglia.

Per realizzare la ricetta crème brûlée tradizionale non occorre altro. Si scalda la panna (con un po’ di latte) insieme a una stecca di vaniglia, si incorpora ai tuorli sbattuti con lo zucchero e si cuoce il tutto delicatamente in forno a bagnomaria. Infine, dopo aver fatto raffreddare la crema, si cosparge la superficie di zucchero e lo si brûle, ossia si brucia leggermente con un apposito cannello o sotto il grill – fino a formare la golosa sfoglia croccante color ambra. A questo punto la crema bruciata è pronta da servire in eleganti cocottine monoporzione: un dolce semplice negli ingredienti, ma capace di regalare un momento di pura raffinatezza.