I cibi che non devi mettere in frigorifero, secondo il nutrizionista

Ci sono cibi che conserviamo in frigo ma non dovremmo, perché ne perdono di sapore e valore nutritivo: vediamo cosa dice il nutrizionista

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Redazione

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Pubblicato: 6 Marzo 2022 15:26

Conserviamo bene i nostri alimenti e sappiamo sempre cosa va riposto in frigo e cosa no? Ci sono degli errori comuni che facciamo tutti, per questo una nutrizionista spiega quali sono e cosa non dobbiamo assolutamente conservare nel frigorifero.

Alimenti che non vanno conservati in frigorifero

Ci sono degli alimenti che perdono valore nutrizionale o sapore se conservati in frigorifero, un’azione che pensiamo spesso sia quella più corretta da eseguire. Quali sono i cibi che non vanno refrigerati? Lo ha spiegato la nutrizionista Kate Llewellyn-Waters, conduttrice di You Are What You Eat (letteralmente Sei ciò che mangi) popolare programma inglese. In questo modo risparmierete non solo cibo, che rischia di deteriorarsi, ma anche energia, svuotando i vostri frigoriferi e congelatori.

Prima di tutto alcune verdure e ortaggi, come patate, peperoni, pomodori, cetrioli e aglio. Mentre tra la frutta ci sono kiwi, mango, limone, lime, pesche, mele, pere, anguria, arance e prugne. Alcuni potrebbero perdere di gusto, altri di consistenza o nell’aspetto. Ad esempio le patate dolci in frigorifero si induriscono, mentre l’anguria perde il suo rosa brillante. Alcuni ortaggi a radice invece, come patate e zucchine, possono essere influenzati dal freddo del frigorifero e potrebbero dunque marcire. È preferibile tenerli, così come le cipolle, in un mobile fresco e buio.

Sconsigliatissimo tenere le banane in frigo, la loro buccia diventa marrone e piena di macchie, perché questo frutto, consapevole di essere danneggiato dal freddo, attiva un enzima di difesa che fa scurire la sua buccia, come avviene alle mele appena tagliate. Se si congela e poi scongela del pane, è bene mangiarlo subito, altrimenti il suo sapore così come la consistenza deterioreranno. Per questo la nutrizionista consiglia di scongelare solo la quantità di pane che si è sicuri di consumare. Mai conservare il caffè in frigo, il sapore peggiora a causa della condensa, sempre meglio riporlo in un contenitore ermetico nella credenza.

Ovviamente l’olio extravergine d’oliva è un prodotto che non dovrebbe mai essere refrigerato. La temperatura ottimale per la sua conservazione è di circa 15° C, che è più fredda della temperatura ambiente, ma più calda della temperatura del frigorifero. Conservare l’olio d’oliva in frigorifero può ridurre la sua attività antiossidante benefica. Gli oli di noci e semi possono durare più a lungo se conservati in frigorifero, ma si può notare che si solidificano o sembrano torbidi.

Alimenti che si possono conservare in frigorifero dopo il primo utilizzo

Ci sono degli alimenti che non acquistiamo dal banco frigo, ma che vanno refrigerati dopo il primo utilizzo. Tra di essi ci sono le marmellate, creme spalmabili di frutta, sciroppo d’acero, salse, come quella di pomodoro, salsa di soia, rafano e senape. Se avanza del riso dopo un pasto, bisognerebbe raffreddarlo immediatamente sotto l’acqua fredda, scolarlo e conservarlo in frigorifero in un contenitore ermetico, ma solo per un giorno.

Molti degli alimenti che bisogna sempre refrigerare sono frutta e verdura, compresi i frutti di bosco, come more, mirtilli, lamponi e fragole, oltre ad albicocche, ciliegie, fichi, uva, broccoli, cavoli, cavolfiori, sedano, fagiolini, funghi, spinaci e mais dolce. Le verdure delicate, come asparagi, lattuga e altri tipi di insalata, dovrebbero essere sempre refrigerate, perché la temperatura più bassa del frigorifero rallenta le reazioni chimiche nelle cellule, proteggendo così i nutrienti, come la vitamina C. In frigo possiamo riporre anche alcuni ortaggi a radice più resistenti, come carote e rape.

Carne, pesce e latticini vanno ovviamente sempre conservati in frigorifero, anche se, come molti altri alimenti, il formaggio ha un sapore migliore se consumato a una temperatura più calda, fondamentalmente più vicina alla temperatura corporea.