I tuoi jeans preferiti ormai non ti stanno più e vorresti acquistarne di nuovi, oppure sei alla ricerca di un paio di pantaloni da abbinare al tuo outfit. Eppure, nonostante le ricerche, in negozio non riesci proprio a trovare ciò di cui hai bisogno, o magari hai messo gli occhi su dei pantaloni griffati che però non rientrano nel tuo budget. In molti casi, la soluzione può essere quella di acquistare direttamente online i tuoi abiti. Ma le taglie non corrispondono quasi mai a quelle a cui sei abituata, e sembra tutto improvvisamente più difficile. Perché? Semplice: devi assolutamente controllare le taglie, in particolar modo se sono americane.
Se sei poco pratica dello shopping online oppure semplicemente hai paura di ricevere dei pantaloni che non ti stanno, puoi usare un semplice metodo di conversione che consiste nell’aggiungere determinate cifre numeriche alla taglia di partenza, per avere la certezza di acquistare sempre capi che ti staranno a pennello. Scopri come nella tabella qui sotto: ecco come convertire le taglie americane dei pantaloni.
Indice
A cosa serve la conversione delle taglie
In un mercato sempre più globalizzato, i siti di e-commerce e di shopping online sono rapidamente diventati un vero e proprio punto di riferimento per gli acquisti di ogni tipo. In particolare per quanto riguarda il settore della moda e dell’abbigliamento, il web pullula di store che offrono un vastissimo catalogo capace di soddisfare le esigenze di qualsiasi cliente; inoltre, gli store digitali spesso propongono prezzi competitivi ed è possibile usufruire di sconti e promozioni davvero vantaggiosi. Naturalmente il rischio di “sbagliare” taglia aumenta quando compriamo abbigliamento a livello internazionale.
Uno dei principali svantaggi di comprare abbigliamento online tuttavia, rimane l’impossibilità di provare i capi. Sebbene vengano mostrate descrizioni dettagliate e tabelle con tutte le misure dell’abito, spesso non è così semplice districarsi tra tutte queste cifre.
In particolar modo il sistema di misura americano o internazionale può destare preoccupazione. Ma non priviamoci di un acquisto per questo motivo: con la conversione delle taglie, infatti, l’errore di comprare un jeans sbagliato è ridotto al minimo. In ogni caso, il vecchio jeans possiamo sempre “strapparlo”.
Anche in negozio d’altronde può esserti capitato di ritrovarti spiazzata di fronte ad un cartellino pressoché indecifrabile, senza riuscire a trovare la taglia giusta; molte catene di negozi e marche d’abbigliamento estere, infatti, utilizzano un sistema di misure americano o internazionale che comporta delle taglie diverse rispetto a quelle italiane.
A chiunque è capitato almeno una volta di dover portare in camerino una montagna di vestiti uguali di tutte le misure, oppure di doversi rivolgere ad una commessa per riuscire ad individuare la taglia adatta o il modello di jeans giusto. Purtroppo convertire le taglie americane o europee non è semplicissimo in quanto la modalità di misurazione e ciò che concretamente si misura, è notevolmente differente oltreoceano.
A quali taglie corrispondono le misure americane
Un metodo molto utile per scoprire a quale taglia corrispondono le misure americane, consiste nell’aggiungere una certa cifra alla taglia di partenza: per convertire ad esempio le taglie americane di jeans e pantaloni, non dovrai far altro che aggiungere 12; le taglie femminili però sono leggermente più variabili, per questo può essere utile aiutarsi con le misure internazionali. Ecco un pratico schema per la conversione delle taglie di pantaloni americane, internazionali e italiane, da donna e da uomo.
Taglie USA | 24-25 | 26 | 27-28 | 28 | 29-30 | 31-32 | 33-34 | 35-36 | 37-38 |
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Taglie internazionali | XXS | XS | S | M | M/L | L | XL | XXL | XXXL |
Taglie IT | 36 | 38 | 40 | 42 | 44 | 46 | 48 | 50 | 50+ |
Taglie USA | 26-27 | 28-29 | 30-31 | 32-33 | 34-35 | 36-37 | 38-39 | 40-41 | 42-43 |
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Taglie internazionali | XS | S | S/M | M | L | L/XL | XL | XXL | XXXL |
taglie IT | 42 | 44 | 46 | 48 | 50 | 52 | 54 | 56 | 58 |
A volte sull’etichetta potrebbero essere riportati anche altri dai come “W” ed “L”: questi si riferiscono rispettivamente alla misura del girovita e alla lunghezza dei pantaloni; attenzione però, è importante ricordare che queste misure sono espresse in pollici anziché in centimetri, quindi per non sbagliare con le taglie americane, bisogna moltiplicare il valore numerico per 2,54.
Bisogna tenere presente comunque che possono esserci alcune variazioni a seconda del brand produttore, per cui è consigliabile verificare sempre anche le tabelle di conversione proposte sui siti d’acquisto.
Come funziona la conversione delle taglie americane e italiane
Utilizzando lo stesso principio è possibile convertire le taglie di qualsiasi capo d’abbigliamento, tuttavia sfortunatamente non esiste una cifra unica a cui fare riferimento. Quando si tratta di convertire la taglia di abiti, cappotti e completi il trucco è aggiungere 10 alla taglia straniera: dunque, la 32 americana corrisponde alla 42 italiana, la 34 alla 44, la 36 alla 46 e via dicendo.
Per quanto riguarda le camicie invece la cifra da aggiungere alla taglia americana è 30, tuttavia bisogna tenere presente anche la misura del collo: per non sbagliare, basterà ricordare che la 36 italiana corrisponde alla 14 americana e le successive aumentano di mezza taglia, così che la 37 corrisponde alla 14/2, la 38 alla 15, la 39 alla 15/2 ecc.