Cos’è ECUOsacco, che è diventato obbligatorio in molti comuni

ECUOsacco è un iniziativa ecosostenibile per la raccolta del secco, volta a migliorare il modo in cui facciamo la raccolta differenziata

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Mara Locatelli

Giornalista e Home Specialist

Giornalista, scrittrice, Seo copy. Con due architetti in famiglia, l’arredamento è uno dei suoi temi.

Sembra un errore di grammatica, invece l’Ecuo Sacco è il nome di un metodo di raccolta, relativamente nuovo, che è stato generato dal connubio tra ecologia e equità. Da quando è stato avviato per la prima volta nel 2014 il progetto firmato Cem Ambiente per l’Ecuosacco, la raccolta differenziata è diventata uno stile di vita virtuoso per i Comuni coinvolti.

Dopo Bellusco, Mezzago e Grezzago, ovvero i primi tre Comuni scelti per condurre l’esperimento del progetto Ecuosacco di Cem Ambiente, di anno in anno continuano ad aumentare le città che decidono di partecipare a un’iniziativa che mira all’ecologia e all’equità, i due valori che hanno ispirato il nome di questo sacco dei rifiuti.
Vediamo nel dettaglio come funziona la raccolta con l’Ecuo Sacco, cosa mettere e anche che cosa non buttare, per non vanificare ogni sforzo.

Perché usare l’Ecuosacco

Differenziare la raccolta dei rifiuti è fondamentale, ma non basta suddividere i rifiuti umidi da vetro, plastica, carta e metallo. È anche necessario sapere come smaltire tutto il resto che nella raccolta differenziata non può e non deve essere gettato.

Troppo comodo, e soprattutto irresponsabile, buttare qualsiasi cosa in un sacco nero come se fosse una magica pattumiera raccogli tutto. Perché, se non si comincia a riflettere prima di buttare, si rischia di andare ad aumentare in maniera esponenziale la montagna di rifiuti che finiscono per inquinare e soffocare il nostro pianeta.

Con l’introduzione dell’Ecuo Sacco, che è un sacco rosso dotato di identificativo numerico e distribuito ai titolari delle utenze domestiche (mentre per le aziende il sacco è blu), l’obiettivo è quello di rendere le dinamiche della raccolta differenziata un po’ più facili, più etiche e responsabili. Grazie all’adozione su vasta scala di questo sistema, infatti, dovrebbe essere possibile riuscire a ridurre la quantità di frazione indifferenziata. Secondo gli ideatori dell’Ecuosacco di Cem Ambiente, si dovrebbe produrre per i Comuni un risparmio che a cascata dovrebbe riversarsi anche sui cittadini che pagano la tassa sui rifiuti, oltre a determinare un sensibile beneficio ambientale.

Come funziona la raccolta del residuo

In termini pratici, il meccanismo di raccolta dei rifiuti nell’Ecuo Sacco funziona in maniera molto semplice. Ogni famiglia ha diritto a ritirare un numero specifico di Ecuosacchi da utilizzare nel corso dell’anno per la raccolta del residuo secco. La quantità di sacchi rossi viene calcolata in base ai componenti del nucleo familiare, tenendo conto anche di necessità particolari come, per esempio, quelle dettate dalla presenza di bambini sotto i tre anni che comportano il bisogno di smaltire grandi quantità di pannolini.

Quando si è già abituati a differenziare i rifiuti con cura, ci si rende conto che i sacchi forniti sono in una dose sufficiente. In ogni caso, è sempre possibile richiedere una nuova quantità di Ecuosacchi che in questo caso, però, dovranno essere pagati. Il sacco rosso diventa così uno strumento utile per migliorare la raccolta differenziata, per fare più attenzione a quello che si butta e a dove lo si butta.

Ci pensi mai a dove finisce tutto quello che non si può riciclare con la raccolta di umido, carta, vetro e plastica? Per esempio, ci sono i residui dell’olio da cucina che non va gettato nelle tubature perché una volta che è diventato esausto, l’olio alimentare non è biodegradabile. In una rete fognaria senza appositi impianti di depurazione, l’olio versato nelle tubature finisce nel terreno, contamina le falde, impermeabilizza il suolo impedendo a fauna e flora di nutrirsi. Insomma, l’olio esausto rientra in quella serie di rifiuti altamente inquinanti che vanno raccolti con cura e portati ai punti di raccolta, spesso nelle isole ecologiche. Così come lo sono le batterie, gli oggetti elettronici e tanti altri rifiuti che vanno smaltiti in maniera differente. Alla luce di ciò, potrebbe venire spontaneo da chiedersi nell’Ecuo Sacco cosa bisogna mettere. In realtà, qualcosa che rimane fuori c’è. Si tratta di una piccola quantità di rifiuti destinati alla discarica e ai termovalorizzatori che ne ricavano energia.

Cem ambiente ha l’Ecuosacco con l’app

Oggi, chi si dedica con attenzione alla raccolta differenziata spesso si trova davanti al dubbio. Perché ci sono rifiuti che sembrano vagare in una sorta di limbo, indecisi tra un bidone e l’altro. A volte, la confusione viene anche accentuata dalle regole diverse che possono esserci da Comune a Comune. Così può capitare di sbagliare. Purtroppo, però, un errore può compromettere il recupero dei rifiuti. Ecco perché è sempre meglio stampare un promemoria, da tenere a portata di mano e di occhi, con l’elenco delle principali categorie.

Per questo motivo Cem ambiente con l’Ecuosacco fornisce anche una guida e un app dove trovare tutte le informazioni per sapere come e cosa buttare. Siccome dividere correttamente il residuo secco dai rifiuti differenziabili è fondamentale, adesso vediamo cosa mettere nell’Ecuo Sacco.

Ecuo Sacco: cosa mettere nel sacco rosso

Ti è mai successo di scoprire di fare la cosa sbagliata anche se animata dalla migliore delle intenzioni? Per esempio, da sempre butti i tovaglioli di carta colorati nella raccolta differenziata sbagliata. Non consegni l’olio esausto ai punti di smaltimento. E quando rompi i bicchieri e piatti sai dove smaltirli? Che ne fai del polistirolo che protegge gli acquisti recapitati a casa dal corriere? Sai già dove buttare il cartone della pizza? Insomma, se dovessimo riempire un bidone della spazzatura di “dove lo butto questo?” basterebbe poco per riempirlo. Non temere, perché con l’abitudine diventa intuitivo capire che cosa mettere nell’Ecuo Sacco, visto che dovrebbe riuscire a facilitare lo smaltimento di tutto il resto, impedendoti di fare errori con la differenziata. Vediamo, secondo le guide di Cem ambiente, l’Ecuosacco che cosa può raccogliere e cosa no.

Gli scontrini

Dì la verità, quante volte hai commesso l’errore di buttare gli scontrini dei negozi nel cestino della carta, convinta di fare la cosa giusta? Invece no, quello è un errore. Perché gli scontrini sono stampati sulla carta termica, ovvero quella carta trattata con sostanze chimiche che rendono la superficie lucida. Il problema è che tra le varie sostanze c’è anche il bisfenolo A (BPA), composto chimico il cui uso diffuso nella produzione della plastica sta sollevando grandi reazioni dal mondo scientifico perché ritenuto un interferente del nostro sistema endocrino. Ecco perché è importante gettare gli scontrini nell’Ecuo Sacco e non nella raccolta differenziata della plastica. Lo stesso vale per l’etichetta che apponi sul sacchetto di plastica ecologica per la frutta e la verdura.

Bicchieri, tazze e piatti rotti

Prima o poi capita di rompere un bicchiere, un piatto o una tazza. Quel che è certo è che i cocci non vanno mai gettati nella raccolta differenziata del vetro: è un errore. Secondo l’app di Cem ambiente nemmeno l’Ecuosacco è adatto alla raccolta. Vanno dunque portati all’isola ecologica.

 Vongole e cozze

No, le conchiglie rimaste dopo l’impepata di cozze e gli spaghetti con le vongole non sono rifiuti compostabili che puoi gettare tranquillamente nella raccolta dell’umido. La loro composizione calcarea li rende particolarmente coriacei, con tempi di smaltimento prolungati. Per cui ricordati che sono materiale adatto alla raccolta indifferenziata.

Il cartone della pizza

Questo può essere un’altra trappola per i più distratti. C’è chi senza pensare ripiega tutti i cartoni della pizza e li butta nel bidone della raccolta differenziata della carta e chi, invece, prima li controlla. Ricordati che solo la carta e il cartone perfettamente puliti possono essere riciclati. Quindi, non farlo con le scatole macchiate di unto, piuttosto stacca la parte sporca e ricicla quella pulita. Se il cartone di pizza o delle patatine è tutto sporco, hai trovato un’altra cosa da mettere nell’Ecuo Sacco.

Lampadine vecchie e rotte

Come per le apparecchiature elettroniche, anche le vecchie lampadine vanno portate all’isola ecologica o in un punto di smaltimento. Non buttarle mai nel bidone della raccolta indifferenziata perché puoi causare seri danni all’ambiente. Pensa, per esempio, che le vecchie lampade fluorescenti a basso consumo contengono mercurio. Ecco perché non si devono mai buttare nemmeno nell’Ecuo Sacco.

In cucina tra plastica e carte

La tovaglia di plastica rovinata? No, quella non si ricicla, inutile metterla nella differenziata della plastica, il posto giusto dove buttare la tovaglia di plastica è dentro l’Ecuo Sacco. Lo stesso vale per la maggior parte dei fogli che passano per la cucina, come la carta forno, la carta oleata che contiene la focaccia e altri prodotti unti della panetteria, le carte per i formaggi, per i salumi e persino quella argentata che sta dentro i pacchetti di sigarette. E i tovaglioli di carta o la carta da cucina? Accesso libero alla raccolta dell’umido se sono bianchi e sporchi di cibo, ma devono andare direttamente dentro l’Ecuo Sacco se, invece, sono tovaglioli o carta da cucina colorati.

Ecuo sacco: i rifiuti del bagno

Quando sei in dubbio e non sai nell’Ecuo Sacco cosa mettere, ricorda che in linea di massima la gran parte dei rifiuti generati in bagno trova la giusta destinazione nel sacco rosso. Vuoi un esempio? Ecco un pratico elenco che puoi tenere nell’anta interna del mobiletto in bagno. Questi sono alcuni dei rifiuti che devi ricordarti di mettere dentro l’Eco Sacco:

  • aghi per siringhe,
  • assorbenti,
  • accendini,
  • busta ghiaccio istantaneo,
  • cotone idrofilo / ovatta,
  • cotton fioc,
  • cerotti,
  • deodorante per wc,
  • elastici,
  • fazzoletti di carta usati,
  • flebo,
  • garze,
  • lamette e rasoi usa e getta,
  • mascherine,
  • pannoloni e pannolini,
  • profilattici,
  • siringhe,
  • salviette umidificate,
  • scopino da wc,
  • spazzolini da denti,
  • tubetti di creme e dentifrici,
  • mollette di plastica.

In ogni caso, quando si hanno dei dubbi, è sempre meglio controllare l’etichetta del prodotto oppure consultare le indicazioni che sono fornite dal Comune in questione, visto che possono esserci differenze tra un posto e l’altro. Per chi ha l’Ecuosacco di Cem Ambiente, basta selezionare l’app e digitare il tipo di rifiuto per scoprire dove buttarlo. Infine, è utile sapere che negli uffici comunali delle città che adottano l’Ecuosacco è presente uno sportello dedicato dove cittadini e aziende possono rivolgersi e fare riferimento per risolvere ogni dubbio e chiedere qualsiasi informazione sulla raccolta differenziata.