Come lavare i tappeti in lavatrice senza rovinarli

Ebbene sì, alcuni tappeti si possono lavare tranquillamente in lavatrice: scopriamo quali sono e tutti i consigli utili per evitare di rovinarli

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

I tappeti sono complementi d’arredo molto preziosi, in grado di cambiare completamente l’aspetto di una stanza, dando un tocco di colore al pavimento. Alcuni sono solamente decorativi, come ad esempio quelli che si usano in soggiorno. Altri invece si rivelano molto utili: pensate a quelli in cucina e in bagno, che servono a proteggere il pavimento dagli schizzi d’acqua e da molteplici altre macchie. In ogni caso, sono quasi sempre dei ricettacoli di polvere, peli e capelli, quindi è importante pulirli con una certa frequenza. Come fare? Alcuni tappeti sono molto pregiati e necessitano di cure speciali, ma nella maggior parte dei casi si possono lavare a mano o, addirittura, in lavatrice. Scopriamo in che modo.

Come lavare i tappeti

Lavare i tappeti di casa è molto importante, per rimuovere polvere, sporcizia ed eventuali macchie che si sono accumulate tra le loro fibre e garantire così una corretta igiene. Ogni quanto andrebbe fatto? Per i tappeti decorativi, su cui difficilmente si passa sopra con le scarpe, è sufficiente una volta al mese, soprattutto per togliere polvere, peli e capelli che inevitabilmente vi si depositano (soprattutto se ci sono animali in casa). I tappeti in bagno e in cucina, invece, andrebbero lavati almeno una volta alla settimana, o di più se ce n’è bisogno.

Non è sempre necessario rivolgersi ad una lavanderia professionale per pulire i tappeti: molti di essi possono essere agevolmente lavati anche in casa, alcuni a mano e altri persino in lavatrice. Come capire in quale categoria rientra il vostro tappeto? La prima cosa da fare è controllare l’etichetta e i simboli di lavaggio in essa riportati, che forniscono informazioni preziose su come trattarlo. In alternativa, vi basterà sapere di che tessuto è fatto il tappeto per capire se può andare o meno in lavatrice. Infine, occhio alle dimensioni: se è troppo grande, dovrete portarlo in lavanderia o lavarlo nella vasca da bagno. Non cercate di farlo entrare a forza nel cestello della lavatrice, perché inevitabilmente non verrà mai ben pulito.

I tappeti in cotone, in spugna o in tessuto sintetico

Vediamo dunque quali sono i tappeti che possono andare in lavatrice e come lavarli. Quelli in cotone o in spugna sono i più comuni, soprattutto in bagno e in cucina, assieme a quelli realizzati in tessuto sintetico come il poliestere o la viscosa. Si tratta di fibre non particolarmente delicate, che possono tranquillamente essere lavate in lavatrice, purché con un minimo di attenzione. Come prima cosa, passate bene l’aspirapolvere con l’apposita spazzola su tutta la superficie del tappeto, per rimuovere gran parte di polvere e sporcizia. Se il tappeto è a pelo lungo, l’aspirapolvere potrebbe non essere sufficiente: in questo caso, optate per il tradizionale battipanni e sbattetelo bene all’aria aperta.

Quindi pretrattate eventuali macchie con prodotti appositi o effettuando un prelavaggio in lavatrice. A questo punto, potete passare al lavaggio vero e proprio: scegliete un ciclo delicato (come quello per i capi in lana), disattivate la centrifuga e selezionate una temperatura non troppo alta, idealmente tra i 30° e i 40°C. Solo per i tappeti in spugna del bagno, potete usare una centrifuga bassa (max. 800 giri al minuto) e una temperatura di 60°C, per un’igiene più profonda. Per quanto riguarda il detersivo, usatene uno neutro o adatto per i tessuti delicati. Meglio invece rinunciare all’ammorbidente o, eventualmente, optare per un’alternativa naturale come l’acido citrico.

I tappeti in lana

I tappeti in lana sono morbidissimi e perfetti per arredare ogni stanza, ma sono anche molto delicati. Si possono lavare in lavatrice, ma solamente con alcune accortezze: infatti, proprio come accade per i maglioni, le sue fibre potrebbero infeltrirsi e rovinarsi pesantemente. Come fare? Dopo aver aspirato bene la polvere e la sporcizia più grossa ed aver eventualmente pretrattato le macchie, mettete il tappeto in lavatrice e selezionate il ciclo per capi in lana, usando una temperatura massima di 30°C e disattivando completamente la centrifuga. In questo caso, vi servirà un detersivo neutro o apposito per la lana. Inoltre, evitate direttamente l’ammorbidente.

I trucchi per non rovinare i tappeti in lavatrice

Per un lavaggio ottimale e per evitare che il tappeto si rovini, ci sono alcuni trucchetti che potrebbero tornarvi utili. Ad esempio, inserite il tappeto nel cestello della lavatrice con un movimento a fisarmonica, in modo che non sia troppo arrotolato su se stesso e che il detersivo, quindi, non riesca a raggiungere ogni punto del tessuto. Se avete paura che il vostro tappeto sia troppo delicato, mettetelo in un grande sacco a rete per lavatrice: in questo modo le fibre non sfregheranno contro il tamburo e non si rovineranno eccessivamente.

Quali tappeti non vanno in lavatrice

Naturalmente, non tutti i tappeti possono essere lavati in lavatrice. Innanzitutto, ci sono quelli troppo grandi per poter entrare nel cestello: in questo caso dovrete portarlo in una lavanderia a gettoni, farlo lavare da un professionista oppure armarvi di pazienza e lavarlo a mano nella vasca da bagno. Ci sono poi diversi tipi di tappeto che, per via del tessuto di cui sono realizzati, non vanno assolutamente messi in lavatrice. È il caso, ad esempio, dei tappeti in vera pelle o in vera pelliccia: essendo materiali di origine animale, possono facilmente rovinarsi in acqua, mentre la pelle può addirittura indurirsi e rompersi.

Questi tappeti vanno semplicemente rinfrescati in caso di macchie: usate una spazzola morbida e un po’ di acqua con del detergente neutro, risciacquando poi con un panno inumidito. Attenzione anche ai tappeti che hanno il lato inferiore rivestito in gomma – come quelli antiscivolo che si usano spesso in cucina: lo strato gommoso potrebbe sgretolarsi e andare addirittura a rovinare la lavatrice. Infine, ci sono i tappeti persiani e, in generale, quelli orientali: sono estremamente preziosi e delicati (cosa che si evince anche dal costo), quindi vanno assolutamente portati da un professionista che sappia come trattarli senza danneggiarli.

Come asciugare i tappeti

Dopo il lavaggio, meglio evitare l’asciugatrice: stendete subito il tappeto all’aria aperta, in un luogo in penombra e ben ventilato. Se possibile, soprattutto nel caso in cui sia di grandi dimensioni e piuttosto pesante, poggiatelo in maniera orizzontale per evitare che le fibre si stirino eccessivamente. In inverno, quando le giornate sono brutte e non è possibile stendere all’aperto, mettete il tappeto in casa in una stanza ben arieggiata, eventualmente aiutandovi con un ventilatore per accelerare i tempi. Se infatti il tessuto dovesse rimanere bagnato troppo a lungo, oltre a creare umidità in casa, potrebbe prendere un cattivo odore.