Cos’è la resina epossidica e come si utilizza

Scopri cos'è la resina epossidica e i tanti diversi usi che se ne possono fare, dalle riparazioni al bricolage

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Daniela Iniziato

Lifestyle Editor

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Se hai una barca o pratichi sport acquatici, sicuramente avrai usato qualche volta la resina epossidica o almeno ne avrai sentito parlare. I costruttori di imbarcazioni, i produttori di tavole da surf e i fabbricanti di tutti i tipi, infatti, la usano ogni giorno per formare strutture resistenti, impermeabili e leggere. Questo versatile prodotto può essere usato anche in casa, per fare riparazioni o per creare oggetti di decoro dall’aspetto unico. Cos’è che lo rende così speciale?

A differenza di molti altri adesivi e riempitivi che richiedono tempo di asciugatura, le resine epossidiche richiedono l’utilizzo di soli due componenti che, una volta miscelati, subiscono una reazione chimica che provoca l’indurimento della sostanza in poco tempo.

La resina epossidica sta diventando sempre più popolare, grazie anche agli artisti ed esperti di bricolage che condividono sui social le loro creazioni colorate e attraenti. Il materiale infatti trova largo impiego anche nella realizzazione di piccoli oggetti, vasi, piatti, ma anche monili e bigiotteria di ogni tipo.

Ma cos’è esattamente questo materiale e come si usa? In questo articolo ti spieghiamo cosa sono le resine epossidiche, a cosa servono e come si usano.

Resina epossidica: cos’è

Partiamo con una definizione tecnica. Le resine epossidiche sono classi di polimeri che, quando vengono miscelati con agenti indurenti come poliammine o composti fenolici, si solidificano formando una sostanza forte e durevole, caratterizzata da una superficie vetrificata lucida.

La resina epossidica è viscosa quando è in forma liquida, ha il pregio di solidificarsi rapidamente a freddo e aderisce a un’ampia gamma di substrati, inclusi legno, metallo, vetro, cemento e pietra. In più, una volta indurita, la resina epossidica è estremamente forte, dimensionalmente stabile e resistente agli agenti chimici.

Grazie alle sue forti qualità adesive e isolanti e al grande vantaggio di solidificare a freddo senza dover utilizzare forni o altre attrezzature, la resina epossidica è ritenuta un prodotto versatile in molti settori, da quello industriale a quello civile. Offre resistenza al calore e alle applicazioni chimiche, rendendolo un prodotto ideale per chiunque necessiti di una forte tenuta sotto pressione.

Resina epossidica a cosa serve

In campo industriale, la resina epossidica viene usata soprattutto come adesivo o rivestimento. Questo perché il fatto di essere un prodotto forte e resistente consente di creare materiali strutturali e ingegneristici estremamente sicuri.

Infatti, comunemente, la resina epossidica viene utilizzata nella costruzione di veicoli, snowboard, aerei e biciclette. È un perfetto isolante e offre protezione anche da polvere e umidità, motivo per cui ha largo impiego nella creazione di circuiti.

In più, a seconda dei componenti utilizzati e del tipo di miscelazione, la resina epossidica può diventare anche flessibile e offrire varianti di finitura tra opache e trasparenti.

Utilizzo della resina epossidica per vernici e rivestimenti

La resina epossidica grazie alle sue proprietà anticorrosive, si presta a essere utilizzata su molti oggetti domestici che normalmente possono arrugginire con il tempo. Forse non lo hai mai saputo, ma la vernice epossidica si trova anche su molti elettrodomestici come asciugatrici, lavatrici, stufe.

Un altro uso della resina epossidica in forma di vernice è la realizzazione di pavimenti decorativi, sia per interni che per esterni. Può essere utilizzata anche solo per riparare o isolare un pavimento già esistente, senza rimuoverlo ma semplicemente applicandola sopra.

Utilizzo della resina epossidica per le riparazioni

Grazie a un garantito potere adesivo, la resina epossidica si presta bene per la riparazione e la manutenzione degli oggetti di casa. Materiali delicati come vetro, ceramica e porcellana possono essere riparati rapidamente con questa sostanza che si fissa e indurisce in poco tempo senza compromettere le proprietà o la funzionalità degli oggetti.

Usando la resina epossidica su un oggetto fragile si crea una barriera sottile e ben formata che si attacca saldamente e rimane in posizione nel corso degli anni.

Resina epossidica per legno: gli utilizzi

Quando vuoi trasformare un pezzo di legno in un’opera d’arte colorata e resistente, la resina epossidica è uno dei migliori alleati perché rende il legno impermeabile e resistente alle sollecitazioni meccaniche.

Le applicazioni su legno sono infinite: taglieri, tavoli, mobili di legno, piani cucina e piccoli oggetti artistici.

Legni con crepe, pezzi granulosi o nodosi sono difetti che diventano punti di forza se trattati con le resine epossidiche. Infatti, spaccature e buchi possono essere riempiti perfettamente con questo materiale liquido per realizzare progetti unici e attraenti.

Applicazioni artistiche in resina epossidica

Con la resina epossidica puoi creare opere d’arte che incantano per la loro trasparenza, luminosità, brillantezza e profondità. Per dare spazio alla fantasia puoi aggiungere pigmenti colorati o altri additivi e creare dipinti in resina o creazioni con colate di resina: ci sono infinite possibilità.

Se ti piace sperimentare, adorerai lavorare con la resina. La resina epossidica può essere utilizzata anche per rifinire disegni, foto e dipinti e dare lucentezza, oltre che proteggerli dai raggi UV e da tutti gli agenti esterni.

La resina epossidica viene utilizzata per realizzare un’ampia gamma di prodotti artigianali, tra cui gioielli e accessori. Una volta acquistato lo stampo perfetto, sta a te decidere in cosa trasformerai i tuoi pezzi. Dai segnalibri agli orecchini, dai portachiavi ai ciondoli, la resina epossidica è super versatile.

Resina epossidica: come si usa

Utilizzare la resina epossidica non è difficile, ma necessita di alcune attenzioni. Se vuoi creare i tuoi oggetti d’arte o fare piccole riparazioni in casa rivolgiti a un negozio specializzato in cui saranno in grado di fornirti la resina migliore in base al tipo di lavoro che devi intraprendere.

Per cominciare, avrai bisogno di queste attrezzature:

  • una bilancia
  • uno o più contenitori per la miscelazione
  • spatola per mescolare
  • guanti protettivi
  • una mascherina

Poi, ti basterà seguire questi semplici step:

  1. Misura. Con i guanti, versa uguali quantità di resina e indurente in un contenitore di miscelazione. Considera la grandezza della superficie da riempire e cerca di miscelare la giusta porzione di resina e agente, altrimenti dovrai buttare via tutto quello che avanza. Per aiutarti, usa la bilancia o un misurino.
  2. Mescola. Mescola molto bene il prodotto per almeno 3 minuti. Raschia i lati e il fondo per assicurarti di miscelare tutto il materiale. Questa parte è fondamentale per un corretto indurimento della resina bicomponente: ricorda sempre che più la giri e migliore sarà il risultato finale. Una volta che hai unito la resina e l’indurente, avrai circa 45 minuti di tempo prima che la resina si addensi e indurisca.
  3. Versa. Dopo esserti assicurato che l’oggetto da trattare sia a livello, vai avanti e versa la resina liquida sul tuo lavoro. Lascia che la resina scorra sui bordi e poi usa un pennello per riordinarla. Noterai delle bolle che inizieranno a salire in superficie. Molte di queste si apriranno da sole, ma puoi anche farle scoppiare tu stesso per assicurarti una finitura impeccabile. In questi casi una torcia per artisti potrebbe esserti d’aiuto.
  4. Aspetta. Quando avrai ultimato il lavoro, la resina deve riposare per diverse ore in uno spazio privo di polvere mentre si indurisce. Dopo circa 8 ore risulterà appiccicoso ma potrai versare una seconda mano se necessario. In circa 12 ore sarà asciutto al tatto, ed entro 24 ore sarà stagionato al 95%. Sarà completamente indurito entro 72 ore. Ovviamente questi tempi variano in base alla grandezza dell’oggetto che stai creando.

Come utilizzare la resina epossidica: avvertenze

La resina epossidica non è tossica, ma devi comunque avere alcuni accorgimenti. La sua elevata forza di adesione la rende difficile la rimozione da indumenti, pelle e capelli. Inoltre, le sostanze chimiche nella resina epossidica possono irritare la pelle.

È quindi importante utilizzare dispositivi di protezione adeguati, come guanti in nitrile, un grembiule di plastica e occhiali di sicurezza quando si maneggia la resina epossidica per qualsiasi progetto.

Limita la tua esposizione ai fumi epossidici applicando la resina epossidica in aree ben ventilate con porte e finestre aperte.

Se capita che si attacchi un po’ di materiale sulla pelle o sui vestiti, rimuovilo quando non è ancora polimerizzato usando alcool isopropilico o acetone. La resina epossidica indurita richiede maggiore attenzione ma può essere rimossa dalle superfici con diluenti per vernici o solventi per adesivi.

Fai attenzione con la resina indurita sulla pelle, poiché può essere più difficile da rimuovere senza che ti faccia male. Il solvente per unghie con acetone può aiutare ad ammorbidire il materiale; tuttavia, se non riesci a rimuoverlo utilizzando questi metodi, è meglio se chiedi assistenza a un medico.

Conclusioni

Come puoi vedere, un lavoro artistico con la resina epossidica richiede un po’ di tempo e molta preparazione. Ma quando terrai tra le mani un’opera d’arte in resina fatta bene, potrai sentirti soddisfatta!

Per i principianti è sempre meglio frequentare un corso base. Lì imparerai a comprendere la tecnica da zero, con tutte le sue particolarità e precauzioni. Sarai accompagnato passo dopo passo attraverso le singole fasi: dalla preparazione e progettazione alla pulizia e post-lavorazione.