Una villa pensata come rifugio personale, modellata con cura e immaginazione. Quincy Jones, icona della musica scomparsa il 3 novembre del 2024 all’età di 91 anni, ha lasciato molto più di un’eredità artistica: una tenuta di oltre 2.300 metri quadrati a Bel Air, oggi in vendita per 60 milioni di dollari. La proprietà è il risultato di un progetto durato anni, portato avanti insieme all’architetto Gerald Allison, amico d’infanzia e autore anche del Palace of the Lost City, in Sudafrica. Una casa nata da una visione condivisa, che la figlia Rashida Jones descrive come un luogo pieno di ricordi.
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La casa giardino di Quincy Jones in vendita

Tutto è iniziato nel 1972, quando Quincy Jones acquistò un terreno libero in una delle zone più riservate di Bel Air per 200.000 dollari. Un’intuizione lungimirante, che avrebbe trovato forma anni dopo. A distanza di tempo, quel promontorio si è trasformato in una tenuta esclusiva, costruita su misura in collaborazione con l’architetto Gerald “Jerry” Allison, già autore del famoso hotel sudafricano The Palace of the Lost City. La casa che ne è nata ricorda in parte quell’atmosfera da resort: ampi spazi, materiali scelti con cura, un’architettura scenografica ma radicata nel paesaggio. Cinque camere da letto, diciassette bagni, ambienti pensati per vivere e ricevere ospiti.
La villa sorge alla fine di un vicolo cieco, recintata, protetta, sospesa in cima al suo promontorio. Dalla proprietà si apre una vista a tutto campo: il profilo di Los Angeles, le montagne di San Gabriel, l’Oceano Pacifico. Un orizzonte che Jones ha scelto di abitare, e che oggi torna in vendita come parte di un’eredità costruita nel tempo.
Gli interni e gli esterni della villa

La villa si sviluppa su quasi 2.300 metri quadrati distribuiti su tre ali collegate da un ascensore interno e più scale. È una struttura complessa, dove ogni zona ha una funzione precisa e una sua atmosfera. Le immagini ufficiali sono poche — gran parte del valore, secondo gli agenti, risiede nel terreno e nella posizione — ma i materiali descrittivi parlano di ambienti ampi, fluidi e immersi nella luce.
Il cuore della casa è un soggiorno circolare al centro dell’ala principale: pareti vetrate, soffitto a cupola, bar con sedute e un angolo biblioteca che restituisce intimità senza chiudere lo spazio. Accanto, una wine room con cantina, banco degustazione e sala giochi crea un’area conviviale pensata per il relax.

Nell’ala est trovano posto la cucina principale, progettata come un ambiente gourmet completo di dispensa, una sala da pranzo formale, una zona living e gli alloggi per il personale. La suite padronale, raccolta e luminosa, presenta un bagno privato con finiture di pregio, una cabina armadio, uno studio riservato e una palestra, oltre a un balcone con vista.
Invece, l’ala ovest ospita tre suite per gli ospiti, una sala proiezioni, uno studio di registrazione, una galleria e un ufficio per la sicurezza. All’esterno, verande e patii affacciati su giardini curati, una piscina a sfioro con spa integrata e un campo da tennis illuminato completano il quadro di una residenza che è più di una casa: un paesaggio vissuto.

“Mio padre amava tantissimo la sua casa”, ha detto sua figlia, Rashida Jones. “L’ha creata da zero con la sua sconfinata immaginazione e il talento del suo amico del liceo, il leggendario architetto Jerry Allison. La nostra famiglia custodisce ricordi meravigliosi e un significato profondo in questa casa. Speriamo che il nuovo proprietario continui la tradizione di amore, risate e bellezza che è sinonimo del nome Quincy Jones.”