Palazzo Mezzanotte, i segreti e la storia della Borsa di Milano

L'imponente edificio che sorge nel cuore del centro storico di Milano è la sede storica della Borsa: andiamo alla scoperta della storia di Palazzo Mezzanotte

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Nel cuore di Milano, facilmente raggiungibile da qualsiasi punto della città, svetta imponente il profilo di Palazzo Mezzanotte: si tratta di uno degli edifici più suggestivi del capoluogo lombardo, costruito negli anni ’30 del secolo scorso per ospitare la sede della Borsa Valori. Luogo dal grande rilievo storico, presenta anche dei dettagli architettonici di pregio unico. Scopriamo insieme le sue incredibili bellezze.

Dove si trova Palazzo Mezzanotte

Milano è una città stupenda, soprattutto dal punto di vista architettonico: racchiude così tante meraviglie che spesso passano inosservate, con i turisti interessati più che altro alle solite attrazioni come il Duomo o il Castello Sforzesco. È a non molta distanza dal centro storico, d’altra parte, che sorge l’affascinante Palazzo Mezzanotte. Si trova in Piazza degli Affari 6, un luogo ben collegato dai mezzi pubblici e quindi facilmente raggiungibile. Perché mai questo edificio merita la nostra attenzione? Non ci resta che scoprire la sua storia e il ruolo di rilievo che ha avuto per tanto tempo.

Palazzo Mezzanotte, la storia

Palazzo Mezzanotte non è solamente un capolavoro architettonico, ma anche un luogo dal grande valore storico: qui ha sede la Borsa Valori di Milano, punto d’incontro per tutti coloro interessati dalle attività finanziarie locali. Facciamo allora un passo indietro per scoprire qualcosa in più su come nacque questo edificio. Dobbiamo tornare nientemeno che all’inizio dell’800, quando la città di Milano vide istituire la sua prima Borsa del Commercio: questa trovò spazio presso i locali del Monte di Pietà, da dove venne ben presto trasferita nel Palazzo dei Giureconsulti, in Piazza dei Mercanti.

Con il crescere delle attività finanziarie, che resero la Borsa di Milano quella più importante in Italia, crebbe l’esigenza di trovare una piazza più ampia dove tenere le contrattazioni. Il progetto venne affidato all’architetto Luigi Broggi, il quale scelse l’allora Piazza Cordusio per la costruzione di un edificio di dimensioni maggiori. Quest’ultimo venne inaugurati nel 1901, ma passarono solo 20 anni prima che anche uno spazio del genere divenne insufficiente. Nel frattempo, nacquero nuove Borse che trovarono la loro sede presso altre strutture milanesi.

Fu così che, sul finire degli anni ’20 del secolo scorso, l’architetto Paolo Mezzanotte ricevette l’incarico di individuare un luogo adatto a riunificare tutte le Borse di Milano. Su richiesta della Camera di Commercio, venne deliberato l’acquisto di Palazzo Turati, situato in via Meravigli: all’epoca era la sede dell’Unione Cooperativa di Milano. L’idea iniziale consisteva nell’apportare alcune semplici modifiche al palazzo per trasferirvi così le contrattazioni delle Borse. Tuttavia, nel giro di poco tempo ci si accorse che sarebbero occorsi lavori troppo complessi, che avrebbero snaturato l’edificio.

Si decise dunque di procedere con la costruzione di un nuovo complesso architettonico nell’area circostante, anch’essa acquistata assieme a Palazzo Turati. I lavori ebbero inizio nel 1927, grazie alla collaborazione tra Paolo Mezzanotte e suo fratello Vittorio, un famoso ingegnere. Fu necessario l’abbattimento di alcuni vicini edifici, come i porticati che ospitavano dei negozi, ma si fece attenzione a non modificare la struttura di Palazzo Turati e dell’atrio della galleria Buffoli. Infine, Palazzo Mezzanotte vide la luce nel 1932: con i suoi oltre 6mila metri quadri di ampiezza, fu in grado di accogliere sin da subito tutte le Borse di Milano.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, purtroppo la città di Milano visse pesanti devastazioni: mentre il vicino Palazzo Turati venne quasi interamente distrutto (e in seguito rimesso in piedi, riconquistando il suo fascino originario), la Borsa subì ingenti danni pur senza mai cessare completamente la sua attività, ma solo riducendola. Nel dopoguerra, la ricostruzione fu affidata ai Fratelli Castiglione, che apportarono significative modifiche all’edificio, nel contempo dando nuovo lustro proprio a Palazzo Turati.

Palazzo Mezzanotte, i suoi segreti

Uno degli aspetti più intriganti su Palazzo Mezzanotte riguarda proprio la sua storia: nel corso degli scavi per le fondamenta, riemersero infatti alcuni preziosi resti archeologici. Si trattava dell’antico Teatro Romano di età imperiale, ricordato anche dal poeta Decimo Magno Ausonio nel suo Elogio a Milano del IV secolo d.C. La presenza delle rovine era già nota, ma non si sapeva che l’area in cui sorgevano fosse così estesa. Per questo motivo, fu necessario l’intervento dell’Associazione Nazionale Atene e Roma per la salvaguardia di questo tesoro archeologico.

I lavori ebbero così dei rallentamenti e furono apportate modifiche al progetto principale. In particolare, vennero realizzati dei corridoi nei locali sotterranei per consentire visite guidate ai resti d’epoca romana. Inoltre, sul lato di Palazzo Mezzanotte venne affissa una targa in marmo, tutt’oggi visibile, che riporta lo schema delle rovine del Teatro Romano. L’area di scavo venne più di recente valorizzata con una nuova pavimentazione in vetro, la quale consente di dare un’occhiata alle preziose vestigia romane rimaste per tanto tempo nel sottosuolo.

I dettagli architettonici di Palazzo Mezzanotte

Già a partire dagli anni ’90, la Borsa italiana interruppe le contrattazioni azionarie e diede inizio al processo di informatizzazione. I luoghi in cui le aste venivano praticate rimasero dunque inutilizzati: la Borsa di Milano divenne sede di un grande centro congressi in grado di ospitare oltre 600 persone. Ma come appare oggi questo bellissimo edificio? All’epoca, era davvero all’avanguardia: al suo interno aveva un sistema di condizionamento dell’aria e un quadro luminoso elettrico considerato il più grande d’Italia, per poter visionare le quotazioni in tempo reale di tutti e 78 i titoli ammessi alla Borsa.

Il fascino di un tempo è rimasto immutato, sebbene la tecnologia sia decisamente molto avanzata. La suggestiva facciata monumentale è in puro stile ‘900: alta ben 36 metri, vanta una scalinata d’ingresso particolarmente maestosa ed è realizzata in blocchi di marmo travertino. Vi spiccano alcune sculture di artisti importanti, come Leone Lodi e Geminiano Cibau, le quali rappresentano i quattro elementi naturali. Ciascuna scultura sostiene un’imponente colonna che si erge per quasi tutta l’altezza della facciata.

Una delle caratteristiche più belle di Palazzo Mezzanotte è l’enorme soffitto in vetro presente nella Sala del Mercato dei Cereali. Chiamato anche il “grido di Bazzi”, venne realizzato sul progetto del pittore Carlo Bazzi da una storica vetreria d’arte milanese. È invece presso la Sala delle Grida che si trova un grande velario in vetro, le cui incisioni raffigurano la volta celeste e le sue costellazioni: il disegno fu ad opera dell’architetto-designer Giò Ponti, mentre la realizzazione venne affidata al vetraio d’arte ticinese Piero Chiesa.