L’estetica di un luogo può trasformarsi in un’esperienza totale e immersiva, capace di coinvolgere tutti i sensi e andare oltre la semplice fruizione visiva. È il caso di Villa Héritage, l’installazione firmata da Pierre-Yves Rochon per il Salone del Mobile Milano 2025, dove il design assume un valore narrativo, evocando il passaggio del tempo e il legame con la cultura e la memoria.

L’architetto francese, noto per aver curato gli interni di alcuni tra gli hotel più prestigiosi al mondo – dal Four Seasons George V di Parigi al Ritz-Carlton di Shanghai – porta al Salone del Mobile la propria visione del design come ponte tra passato e futuro. Con Villa Héritage, Rochon esplora l’idea di eredità culturale e di come gli spazi possano raccontare una storia attraverso materiali, colori e dettagli sofisticati.
Indice
Un viaggio tra materiali preziosi e atmosfere sospese
L’installazione si sviluppa attorno a una pianta quadrata, simbolo di equilibrio e stabilità, e invita i visitatori a un percorso immersivo attraverso spazi scenografici. La teatralità degli ambienti è ottenuta grazie all’uso di velluti sontuosi, carte da parati raffinate e lampadari di cristallo, che creano un’estetica vibrante e avvolgente.
Ogni ambiente è studiato per suscitare emozioni e per evocare epoche e suggestioni differenti. L’esperienza è scandita da una serie di stanze tematiche, ciascuna caratterizzata da un’atmosfera unica, in cui il design diventa espressione artistica e culturale.

La Stanza Bianca: luce ed emozione
Uno spazio etereo in cui le pareti si trasformano in tele immateriali su cui la luce danza, dando vita a proiezioni artistiche ispirate al grande cinema d’autore. L’atmosfera è rarefatta, quasi sospesa nel tempo, e la luce diventa la vera protagonista, trasformando la percezione degli spazi.
Il Giardino d’Inverno: un rifugio tra natura e contemplazione
Un’oasi verde che richiama i giardini delle ville italiane, dove le tonalità brillanti della natura e i dettagli botanici creano un ambiente di quiete e contemplazione. Qui, il tempo sembra rallentare, permettendo al visitatore di immergersi in una dimensione di tranquillità e armonia.
Il Salone Rosso: il design incontra la teatralità
Uno spazio che avvolge i sensi in un’atmosfera intensa e scenografica, con velluto porpora, drappeggi sontuosi e arredi dal forte impatto visivo. La sua estetica richiama il mondo del teatro e dell’opera lirica, evocando il fascino e la passione della tradizione italiana.
La Biblioteca Prugna: cultura e intimità
Un luogo raccolto e sofisticato, dove il design e la cultura si incontrano. Qui, scaffali in legno scuro e dettagli in ottone creano l’atmosfera di un elegante salotto letterario, un invito alla lettura e alla riflessione. L’ambiente è pensato per chi ama la bellezza del sapere, unendo il fascino del passato con un’estetica raffinata.
Al centro dell’installazione si trova un patio dedicato alla musica, dominato da un pianoforte Alpange, simbolo di una tradizione che unisce epoche e discipline artistiche. Il suono diventa parte integrante dell’esperienza, trasformando lo spazio in un luogo di emozione e connessione.

Il lusso come eredità del sapere
“L’eredità non è una costrizione; è una fonte di libertà”. Comprendere e padroneggiare il lascito del mestiere permette di reinventare e superare i confini del design, afferma Pierre-Yves Rochon.
Villa Héritage si fa portavoce di questa filosofia, interpretando il lusso non solo come estetica e comfort, ma come continuità di un sapere artigianale e artistico. Ogni elemento della struttura è pensato per trasmettere un’idea di bellezza senza tempo, che coniuga il passato con la sperimentazione contemporanea.

Come sottolinea Maria Porro, presidente del Salone del Mobile Milano, Villa Héritage è un invito a rallentare, osservare e sentire, ricordandoci che la bellezza autentica trascende il tempo e diventa linguaggio universale.