Pressione alta. Cosa mettere nel carrello della spesa

L'ipertensione arteriosa viene considerata dagli esperti più pericolosa del fumo di sigaretta. Scopri i cibi da prediligere, quelli da limitare e da evitare

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Luana Trumino

Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana, da oltre 15 anni scrive di benessere, occupandosi prevalentemente del rapporto tra nutrizione e salute.

Pubblicato: 7 Novembre 2019 08:30Aggiornato: 27 Gennaio 2023 11:17

Ipertensione arteriosa (pressione alta): cos’è

Viene definita anche “killer silenziosa”, perché non si vede, non si sente, non dà sintomi eclatanti ma è un problema serio: è l’ipertensione (o pressione alta), una patologia cardiovascolare di cui soffrono ben 16 milioni di italiani.

“Purtroppo – afferma Angelo Testa, presidente SNAMI (Sindacato Nazionale Autonomo dei Medici Italiani) – molte persone sono ipertese senza saperlo. Un grosso problema, perché l’ipertensione è il fattore di rischio per morte o invalidità grave più importante, al punto da aver superato la pericolosità di fumo di tabacco e inquinamento atmosferico. Chi soffre di ipertensione infatti, a causa dello sforzo profuso dal cuore per permettere al sangue di circolare in tutto il corpo, è molto più esposto a ictus, infarti, coronaropatie, insufficienza renale e aterosclerosi”.

Quali sono i sintomi

“L’ipertensione – continua l’esperto – è asintomatica, così si diagnostica di rado e spesso si scopre proprio durante un ricovero ospedaliero per eventi cardiaci traumatici”.

In rari casi, soprattutto se l’ipertensione è presente da molto tempo, possono manifestarsi alcuni disturbi (sintomi):

  • mal di testa
  • visione offuscata o doppia
  • perdita di sangue dal naso (epistassi)
  • affanno
  • vertigini

In presenza di questi disturbi (sintomi) se si ha il dubbio di avere la pressione arteriosa alta è consigliabile rivolgersi al proprio medico curante.

Quando inizia l’ipertensione

Secondo le nuove linee guida dell’European Society of Cardiology (ESC) e dell’European Society of Hypertension (ESH) si considera ottimale una pressione sistolica inferiore a 120 mmHg e una pressione diastolica inferiore a 80 mmHg, normale una pressione sistolica tra 120-129 mmHg e una diastolica tra 80-84 mmHg e normale-alta una pressione sistolica tra 130-139 mmHg e distolica tra 85-89 mmHg.

Si parla quindi di pressione arteriosa elevata (ipertensione arteriosa) quando misurazioni effettuate ad entrambe le braccia, più volte consecutive e in giorni differenti, evidenzino valori superiori a 140mmHg per la pressione sistolica (massima) e/o a 90mmHg per la pressione diastolica (minima).

L’importanza dello stile di vita

Stando ai dati raccolti da SNAMI, le abitudini degli italiani non proteggono dalla pressione alta, anzi: il 62% degli ipertesi non fa alcuna attività fisica e l’82% ha una circonferenza vita superiore alla soglia di sicurezza per le patologie metaboliche e cardiovascolari, indice di un peso elevato e un’alimentazione scorretta. Per di più, il 30% di chi si cura per la pressione alta non riesce a tenere sotto controllo i valori, mentre il 35% ha una patologia concomitante che può ulteriormente aumentare il rischio di conseguenze gravi: cardiopatia ischemica, ictus, infarto del miocardio, aritmie sono solo alcuni esempi delle patologie cardiovascolari che possono convivere con l’ipertensione.

La terapia delle 3 C per tenerla sotto controllo

“Una diagnosi precoce e un buon controllo farmacologico sono fondamentali perché la patologia cardiovascolare sottostante non peggiori – riprende Testa – Per combattere la pressione alta bisogna seguire alla lettera la terapia delle ‘tre C’:

  1. Controlli regolari della pressione
  2. Camminate per fare il giusto movimento
  3. Carrello della spesa fatto di cibi sani, per una dieta povera di sale che aiuti ad abbassare la pressione.

Dieta contro l’ipertensione

Chi soffre di pressione alta o è a rischio di svilupparla può suddividere i cibi in tre macro-categorie da eliminare dal carrello, acquistare con moderazione o di cui fare scorta a volontà.

I cibi da evitare: tutti i prodotti ad alto contenuto di sale (insaccati, cibi industriali, prodotti in salamoia, alimenti conservati sotto sale) o troppo ricchi di zuccheri. Da evitare anche i condimenti in eccesso: meglio dare sapore con le spezie.

I cibi da limitare: caffè e tè ma anche carni rosse, formaggi e prodotti pronti da forno. Limitare anche il consumo di alcol poiché fornisce soltanto calorie e non contiene alcuna vitamina o altro nutriente. L’abuso di alcol, inoltre, causa molte malattie (tumori, malattie del fegato, disturbi al sistema nervoso). Qualora si desideri consumare il pasto accompagnandolo con del vino, si raccomanda di non superare la dose di un bicchiere al giorno per le donne e due per gli uomini, oppure una lattina di birra; per quanto riguarda i superalcolici, può essere consumato solo un bicchierino al giorno al posto del vino o della birra come accompagnamento o a chiusura del pasto principale.

I cibi anti-ipertensione: il carrello può essere riempito di frutta, verdura, legumi, carni bianche e pesce. Essenziale anche bere a sufficienza, almeno 1,5 litri al giorno di acqua preferibilmente oligominerale.