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Cos’è
Pratica che appartiene alla medicina olistica, il massaggio Reiki fa parte di una vasta categoria di trattamenti energetici, praticabili anche a distanza. Si tratta di una tecnica che riallinea e ricentra, che nutre tutti i centri energetici, i cosiddetti chakra. Basato sul ripristino del potenziale di energia di guarigione di ciascuno, il trattamento Reiki si basa sul trasferimento di un equilibrio a partire da semplici gesti, che non corrispondo agli sfregamenti e agli impastamenti del massaggio classico ayurvedico o sportivo o shiatsu. Non ci sono punti di pressione e manovre di mobilizzazione, ma semplici ed efficaci gesti che agiscono in corrispondenza dei chakra.
Trova il suo fondatore in Mikao Usui, nato in Giappone nel 1865, che trasmise i suoi insegnamenti sull’energia e sul benessere a 17 maestri, che diffusero la pratica. Il termine “Rei” fa riferimento alla forza spirituale mentre “Ki” si riferisce all’energia vitale che scorre lungo tutto il corpo. Durante una sessione, l’energia personale entra in contatto con quella universale e avviene un trasferimento armonico e armonizzante per ogni cellula. Il ripristino del benessere passa per il perineo (sopravvivenza) e prosegue all’addome (desiderio), fino al plesso che corrisponde al volere e al quarto (cuore). Il quinto, situato nella gola, appartiene al regno della comunicazione e il sesto riguarda l’intuito. Nel settimo si ha accesso al vasto orizzonte della comprensione, della saggezza e della sapienza. Nel massaggio Reiki si individuano i blocchi legati a questi centri energetici e si vanno a rimuovere. Questi centri energetici si vanno a riattivare e svuotare o riempire di energia a seconda del bisogno di ciascuno. Sia che si tratti di autotrattamento o di prassi portata avanti dal massaggiatore, l’obiettivo sta nel ripristinare l’armonia dell’organismo.
I trattamenti di massaggio Reiki di solito sono suddivisi anche per fasce di prezzo a seconda del livello di attivazione del terapeuta. Se il primo livello resta manuale, il secondo riguarda l’accesso ad altri simboli cosmici che consentono anche il trattamento a distanza, mentre al terzo livello ci si sposta su uno stadio squisitamente spirituale. Mentre si pratica e si riceve questo tipo di trattamento la percezione totale cambia, muta e progredisce; il modo di sentire e di sentirsi fluisce meglio e anche la gestione delle emozioni migliora.
Benefici
Il massaggio Reiki ha ottimi effetti su tutte le patologie che scaturiscono da infiammazioni di vario tipo e che siano sia a carico degli organi sia a carico delle ossa o giunture. Molto positivo anche per quel che riguarda gli stati emotivi squilibrati, che siano forme di depressione o stati di nervosismo e ansia prolungati. Il trattamento risulta molto buono anche se ci sono stati squilibri emotivi oppure episodi improvvisi nelle relazioni.
In generale la sensazione potrebbe essere di scarico emozionale con forme di pianto o bisogno di momentanea solitudine oppure di leggerezza e rilassamento. Questo massaggio ristabilisce l’equilibrio tra i centri energetici e crea una sensazione di rilassamento generale attraverso un tocco amorevole e pieno di energia positiva. Ottimo per alleviare disturbi dati da escoriazioni, contusioni, cicatrizzazioni. Ottimo per risolvere problemi di digestione, ernia iatale, reflusso gastroesofageo, problemi alla gola o alle corde vocali. Il trattamento aiuta anche in caso di spossatezza o affaticamento generale, dopo interventi chirurgici o eventi emotivi traumatici come una separazione oppure un lutto. Aiuta in caso di problemi endocrini e disturbi psicosomatici. Attraverso il Reiki si impara ad avere maggiore rispetto di se stessi e a onorare il proprio valore in ogni senso.
Autotrattamento Reiki: come funziona
Per quel che riguarda l’autotrattamento Reiki, esso richiede il minimo del primo livello e si pratica attraverso 5 o 6 posizioni fisse che ridanno energia ai 7 chakra principali. Si bilancia il cuore con entrambe le mani posate sul timone dello sterno per passare alle altre zone del corpo. Sugli occhi, sulla gola, sotto l’ombelico, sul basso ventre. Lo schema varia a seconda del bisogno ma di solito queste zone richiedono un passaggio che dura almeno 1 minuto. Si ricorre alla pratica anche 2 o 3 volte durante il giorno, se se ne sente il bisogno. L’autotrattamento va avanti per il tempo necessario e lungo la pratica si sviluppa anche una via sensibile per percepire quando arriva la fine della sessione.
La sensazione che si percepisce corrisponde a un formicolio o un calore forte in una determinata zona del corpo o in diverse zone contemporaneamente. La manifestazione di energia scatena un senso di benessere generalizzato. Per avere risultati duraturi, andrebbe praticato con costanza e attenzione, restando vigili sui progressi e le evoluzioni sulle sensazioni, senza suggestioni. L’automassaggio non ha particolari controindicazioni, a patto che non si vada a sostituire a diagnostiche e altri protocolli necessari in caso di patologie che li richiedano.