Come riconoscere e curare la micosi e i funghi della pelle

Quali sono i sintomi e i trattamenti possibili per la micosi e i funghi della pelle? Ne abbiamo parlato con l’esperta

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Antonella Lobraico

Editor specializzata in Salute & Benessere

Specializzata nella comunicazione online, ha collaborato con testate giornalistiche, uffici stampa, redazioni tv, case editrici e agenzie web in progetti su Salute e Benessere.

Macchie di colorito variabile, lesioni desquamanti circolari, placche infiammatorie maleodoranti e purulente, prurito, sono solo alcuni dei sintomi che possono indicare la presenza di funghi della pelle, ovvero infezioni a carico della cute. Sono piuttosto comuni ed è più facile contrarli in luoghi tra cui piscine, docce o anche in prossimità del mare (ad esempio calpestando la sabbia a piedi nudi). Proprio qui infatti fattori come l’umidità, il sovraffollamento e le temperature più alte ne favoriscono la proliferazione.

Questi agenti patogeni che possono comparire in diversi distretti del corpo, approfittando di condizioni a loro favorevoli, si sviluppano in modo incontrollato sulla pelle arrivando a causare diverse problematiche.

Come riconoscere e curare, dunque, la micosi e i funghi della pelle? Abbiamo approfondito l’argomento con la dottoressa Grazia Ettorre, Specialista in Dermatologia e Venerologia.

Che cos’è la micosi?

«Si tratta di un’infezione, superficiale o profonda, che coinvolge la cute come anche gli annessi ad esempio unghie, barba, capelli e mucose oro-genitali. È causata dall’azione di microorganismi, alcuni dei quali vivono sulla nostra pelle (ad esempio la Candida Albicans), altri invece possono essere trasmessi attraverso gli animali (cani, gatti, conigli) o l’ambiente. Questi microrganismi si nutrono prevalentemente della cheratina contenuta nella nostra pelle, oppure del nostro sebo. Nei casi più complessi l’infezione può raggiungere gli strati più profondi del derma causando eruzioni infiammatorie piuttosto invalidanti. Le sedi più colpite sono inguine, piedi, mani, unghie anche se ogni parte del corpo può essere coinvolta» spiega la dottoressa Ettorre.

Quindi, anche lo stesso sebo prodotto naturalmente dal nostro corpo e localizzato soprattutto sul viso e sul cuoio capelluto, può contribuire al proliferare di questi microrganismi. Il risultato? Un’importante infiammazione che deve essere trattata il prima possibile.

Come riconoscere i funghi della pelle?

«Se i funghi proliferano sulla superficie cutanea possono talvolta essere tossici per la melanina, come nel caso della pityriasis versicolor e possono provocare un’eruzione in macchie di colorito variabile dal bianco fino al marroncino-camoscio; in altri casi i funghi possono provocare lesioni desquamanti circolari concentriche (targetoidi). Se i funghi colpiscono la barba e i capelli possono creare vere e proprie chiazze alopeciche oppure placche infiammatorie maleodoranti e purulente. Le unghie colpite dall’azione dei funghi possono essere interessate da sgretolamento o da crescita distrofica. Se, infine, ad essere colpite sono le mucose, si possono verificare secrezioni (ad esempio nella candidosi vaginale) e sintomatologia pruriginosa» afferma l’esperta.

Quali sono i trattamenti disponibili?

«In presenza di lesioni isolate del corpo occorre un’esclusiva terapia topica con unguenti, schiume e detergenti a base di derivati azolici: questa terapia deve durare almeno tre settimane. Nei casi cutanei più disseminati ed in caso di lesioni ungueali e del capillizio, è necessaria una terapia sistemica per bocca da eseguire per diverse settimane» spiega la dottoressa Ettorre.

I funghi della pelle possono provocare diverse tipologie di lesioni, ciascuna delle quali necessita di un trattamento specifico. La terapia dunque non è univoca, ma varia in base a quanto diagnosticato dallo specialista. In ogni caso, per tutta la durata del trattamento, il paziente deve utilizzare la propria biancheria evitando in ogni modo di condividerla con i conviventi.

Quali sono i tempi di guarigione?

I funghi della pelle possono essere particolarmente insidiosi per cui possono volerci diverse settimane prima che vengano debellati.

«In genere occorre circa un mese, ma a volte le terapie si protraggono anche per diversi mesi, con alcune recidive. Talvolta occorre una vera e propria profilassi antimicotica per prevenire recidive. Un consiglio utile è di disinfettare il piatto doccia con un detergente ad azione disinfettante dopo ogni lavaggio» suggerisce l’esperta.

Come prevenire i funghi della pelle?

«Può essere molto utile un’alimentazione povera di lieviti e zuccheri semplici. Ma è fondamentale la selezione della flora batterica intestinale “buona”, che ci aiuta a migliorare la qualità di quella cutanea. Per questo è determinante una buona integrazione con fermenti lattici per un periodo di almeno 8 settimane – afferma la dottoressa Ettorre – Bisogna, inoltre, prestare attenzione alla detersione degli indumenti (da effettuare ad alte temperature ove possibile) e all’igiene personale che deve essere quanto più accurata. Gli sportivi invece, devono evitare di fare docce senza calzature adeguate. Un altro buon consiglio è di impiegare sotto la doccia detergenti con un pH lievemente acido, utile per impedire le infezioni».

Anche se i funghi della pelle possono dare del filo da torcere e il trattamento può necessitare di diverso tempo, è possibile prevenirne la comparsa. Come? Basta seguire alcuni accorgimenti e mantenere giornalmente buone abitudini come:

  • lavarsi con detergenti specifici;
  • assicurarsi che il piatto doccia sia ben pulito;
  • lavare accuratamente gli abiti;
  • evitare di indossare indumenti di altre persone (anche se conviventi);
  • non trascurare l’igiene personale;
  • indossare calzature apposite nelle docce comuni o in ambienti pubblici;
  • assicurarsi che gli amici a quattro zampe non abbiano chiazze di alopecia e che non perdano pelo in grandi quantità (potrebbe essere un segnale di micosi in corso).

In generale, se si notano alcuni dei sintomi descritti sopra o se si sospetta la comparsa di funghi della pelle, è bene sentire il parere di uno specialista.