Bikram yoga: cos’è e posizioni principali

Sempre più persone scelgono il Bikram Yoga come attività sportiva da praticare nel tempo libero. Scopri cos'è questa disciplina e i suoi benefici

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Silvia Menini

Naturopata e Giornalista

Naturopata in costante formazione, è anche giornalista pubblicista, scrittrice, sommelier ed esperta di marketing.

Il bikram yoga è una particolare tipologia di yoga terapeutico, che prende il nome dal suo ideatore Bikram Choudhury. Questo insegnante di yoga nato nel 1946 sperimenta sin da bambino i numerosi benefici dello yoga, utilizzato in oriente anche per guarire patologie croniche del corpo e diversi malanni. Da questa ricerca che dura una vita nascono moltissimi esercizi e posture che formano questa disciplina ormai conosciuta in tutto il mondo. Importante è differenziare Bikram Yoga vs Hot Yoga in quanto si tratta di due discipline dello yoga simili ma differenti su alcune caratteristiche. Con Hot Yoga si intende qualsiasi classe di yoga fatta in una stanza riscaldata, mentre il Bikram è uno stile di yoga che si effettua a 40°.

Questo metodo è stato creato proprio per rispondere alle esigenze di chi lo pratica e quindi aiuta a distaccarsi dai problemi stressanti, dalle cattive abitudini alimentari e da uno stile di vita spesso troppo coinvolgente e aggressivo.  Aiuta anche a prevenire da malattie e lesioni, aiutare la perdita di peso e limitare gli effetti dell’invecchiamento.

Un po’ di storia e curiosità

Come già anticipato, l’ideatore di questa tipologia di Yoga è Bikram Choudhury, il quale ha imparato lo Hatha Yoga in India (dove è appunto nato) già dall’età di 3 anni. Solamente 2 anni dopo ha iniziato gli studi con Bishnu Gosh, il fratello di Paramahnsa Yogananda) tanto da diventare in men che non si dica un campione di yoga.

A 13 anni ha vinto la National Yoga Competition e l’anno successivo, Swami Shivananda lo denominò “Yogi Raj” che significa appunto “Re degli Yogi”. A 20 anni si è purtroppo infortunato mentre sollevava dei pesi e, con l’aiuto del suo Guru, è arrivato a formulare ben 26 posture che gli permisero di riabilitarsi in maniera definitiva.

A dimostrazione del fatto che lo yoga non solo aiuta nella rigenerazione dei tessuti ma permette anche di curare le malattie croniche, Bikram ha collaborato con i medici in un progetto condotto dall’Università di Tokyo e sponsorizzato dalle Nazioni Unite.  Il prodotto che ne è uscito è quello di un sistema adatto a tutte le età e livello di preparazione in quanto combina la medicina orientale con quella occidentale.

Bikram, da quando arrivò negli Stati Uniti nel 1973, invitato proprio dal presidente Nixon, ha guarito migliaia di studenti della sua scuola, oltre a diffondere i benefici dello Yoga in tutto il mondo.

La differenza tra Bikram Yoga e lo Hot Yoga

Questi due termini infatti sono spesso utilizzati come sinonimi ma presentano delle differenze: i due allenamenti prevedono posizioni molto simili ma ciò che cambia è la variabilità tra le lezioni e tra le posizioni. L’Hot Yoga è caratterizzato dall’impiego di temperature molto alte, da cui prende il nome, che solitamente sono tra i 30 e i 36 gradi. Oltre a questa differenza i due allenamenti sono simili in quanto prevedono entrambi l’utilizzo di musica in sottofondo e la mancanza di vincoli sull’ambiente in cui vengono praticati.

Il Bikram Yoga deriva dall’Hatha Yoga ma è molto più dinamico e, per questo motivo, assomiglia di più all’Ashtanga e Vinyasa Yoga, con la differenza però che le pose sono eseguite in una sala riscaldata.

Anche l’obiettivo è diverso: il Bikram si differenzia dallo yoga tradizionale in quanto è molto più usato per trattare problemi fisici. Presenta anche un minore numero di posture rispetto al tradizionale e le sessioni sono invece più lunghe.

Perché praticare il bikram yoga

Perchè praticare il bikram yoga? Quali sono i benefici di questo tipo di disciplina? Il Bikram può essere praticato da chiunque, in quanto è un’attività fisica accessibile se insegnata da un professionista. A prescindere dall’età, dalla corporatura, da quanto sia allenato il proprio corpo o dal livello di esperienza nei confronti dello yoga, questo allenamento può essere eseguito in modo molto semplice. L’accessibilità del Bikram lo rende una disciplina perfetta per esperti e principianti.

I benefici del Bikram Yoga

benefici del bikram yoga sono poi moltissimi e diversi tra loro. I movimenti compiuti durante le sessioni di yoga permettono innanzitutto di allungare e rafforzare i propri muscoli, allenando tutto il corpo. In una lezione è possibile così godere di un allenamento total-body.

Inoltre, a questi benefici andranno aggiunti quelli portati dal calore e da una maggiore vasodilatazione.

Disintossica l’organismo

L’alta temperatura che si viene a creare nella stanza fa sudare molto e questo aiuta a eliminare l’acqua in eccesso e, di conseguenza, espellere anche le tossine presenti.

Una maggiore flessibilità

Le posture e allungamenti proposto permettono di aumentare la flessibilità dei muscoli e renderli anche più mobili. I muscoli, infatti, più caldi sono, più diventano flessibili e questo permette anche di migliorare le posture del Bikram, riducendo anche l’incidenza di lesioni e infortuni.

Insegna a respirare in maniera corretta

Il calore rende ovviamente più complicato il respirare e questo porta a utilizzare una tecnica corretta per continuare la lezione e non collassare. L’apprendimento della corretta respirazione risulta poi utile nella vita di tutti i giorni e ottenere abbastanza ossigeno per svolgere le attività quotidiane.

Permette di allenare la forza

Per eseguire in maniera corretta alcune posizioni proposte ci vuole molta forza, soprattutto perché le si deve eseguire in una ambiente caldo e umido. Molti sono addirittura convinti che questa pratica apporti gli stessi benefici del sollevamento pesi.

Aiuta a perdere peso

Una sessione da 90 minuti può contribuire a bruciare anche fino a 1000 calorie. Il tenere le diverse posture richieste e che devono essere mantenute, ma anche le contrazioni muscolari, permettono di rendere facile la perdita di peso.

Migliore circolazione sanguigna

I movimenti delle posizioni del bikram yoga fanno in modo di migliorare la circolazione sanguigna, beneficiandone così anche gli organi interni e le ghiandole.

Inoltre, l’altro livello di calore combinato con l’intensità della pratica, aiuta il cuore a battere più forte e in maniera più efficiente.

Aiuta a rilassare il SN

La migliore circolazione porta poi a un rilassamento del corpo, quindi a una rilassatezza del sistema nervoso.

Una distrazione dalla quotidianità

Molti degli esercizi del bikram yoga richiedono l’intera concentrazione sul proprio corpo, distraendo chi si allena dai problemi e dalla frenesia di tutti i giorni. Questa caratteristica si traduce in un rilassamento profondo e una maggiore serenità mentale. Tutto questo donerà al corpo ulteriore energia e vitalità, diventando una ricarica naturale.

Il Bikram Yoga in dettaglio

Il Bikram Yoga deriva dall’Hatha Yoga e permette di fare 2 esercizi di respirazione, comprese nelle 26 posture che vengono anche chiamate “Asana” e che permettono di lavorare su tutte le parti del corpo duranti le sessioni che hanno di norma una durata di circa 90 minuti. Tali esercizi vengono eseguiti in una stanza riscaldata a circa 40° con una umidità pari al 40%.

È proprio la sudorazione che permette di migliorare la flessibilità muscolare e quella articolare, oltre a rimuovere le impurità del corpo facendoli uscire all’esterno.

Ognuna delle 26 posture vengono eseguite nel medesimo ordine e per 2 volte di fila, cercando di avere un tempo di permanenza in ciascuna posizione di almeno un minuto.

Invece, i 2 esercizi di respirazione vengono eseguiti solamente una volta. Il primo va eseguito a inizio sessione ed è Pranayama, una pratica di controllo della respirazione. Il secondo, invece, rimane alla fine della lezione e viene chiamato Kapalabhati in quanto consiste in una tecnica di respirazione addominale che permette di purificare il corpo.

L’obiettivo del Bikram Yoga

I muscoli hanno la tendenza, soprattutto quando l’età avanza, a irrigidirsi tanto da portare a una maggiore pressione sulle articolazioni. Il modo per prevenire questa condizione senza dubbio fastidiosa, si può agire tramite uno stretching eseguito con regolarità.

Alcuni esercizi del bikram yoga

Le posizioni del bikram Yoga sono in totale 26 e possono essere praticate in una sessione di 90 minuti. Durante una lezione di questo tipo di disciplina vengono alternate le tipologie di respirazione, concentrandosi su una respirazione profonda e rilassata con il diaframma. Una lezione del bikram yoga inizia solitamente con un esercizio di respirazione, il Pranayama, che ha come obiettivo scaldare il corpo e prepararlo alle posizioni seguenti. Le diverse posizioni si concentrano sullo scaldare il corpo, riallinearlo, usufruire della compressione e migliorare l’equilibrio. Solitamente un allenamento prevede anche delle pause di rilassamento alternate con esercizi a terra dedicati all’allungamento soprattutto della colonna vertebrale, dei muscoli dorsali e dei piegamenti.

Una lezione tipo

Una lezione di Bikram Yoga viene praticata in una stanza riscaldata a 40° Celsius e con una umidità pari al 40%. I partecipanti possono arrivare 20 minuti prima in modo da abituare il corpo alla temperatura della stanza che è dotata di specchi che permettono di controllare la postura e l’allineamento.

La durata della lezione è di circa 90 minuti in quanto si ripete la stessa posizione 2 volte per 30 secondi e viene concesso anche più tempo per la respirazione tra una postura e quella successiva.

In tutto il mondo vengono riproposte le medesime 26 posizioni e anche nello stesso ordine e quindi non si avranno sorprese. Non sono nemmeno presenti diversi livelli e quindi ci si ritroverà a praticarla con principianti, intermedi ed esperti allo stesso momento.

Ogni sessione inizia con un esercizio di respirazione (Pranayama) e termina sempre con la respirazione (Kapalabhati).

L’insegnate svolge un ruolo fondamentale in quanto trasmette le proprie conoscenze durante la pratica e quindi dare le indicazioni sulle posture da assumere, le tecniche di respirazione e tutte le altre informazioni che possono facilitare l’esercitazione.

Le 26 posizioni del Bikram Yoga

Queste posizioni permettono non solo di conquistare l’equilibrio e il rafforzamento di tutto il corpo in quanto uniscono concentrazione, pazienza, determinazione, fiducia in se stessi ed energia.

Dopo la respirazione Pranayama che aiuta a riscaldare il corpo e rilassare la mente, si passa alla posizione della mezzaluna (Ardha chandrasana) che permette di lavorare sui muscoli dell’addome e della schiena, a trattare dolori al collo e utile in caso di spalla congelata. La posizione scomoda (Utkatasana) è indicata per rafforzare le gambe, alleviando la sensazione dei piedi freddi, i dolori causati dall’artrite, dal ciclo mestruale e i reumatismi delle gambe. La posizione dell’Aquila (Garurasana) permette di migliorare la funzionalità renale e sessuale. Coinvolge ben 14 articolazioni del corpo e migliora la flessibilità dei fianchi, ginocchia e caviglie. La posizione in piedi dalla testa al ginocchio (Dandayamana Janushirasana) coinvolge i principali gruppi muscolari e gli organi interni, migliora la concentrazione e la forza mentale. La posizione dell’arco in piedi (Dandayamana Dhanurasana) viene utilizzata per far fluire il sangue in tutto il corpo e migliora l’equilibrio, il sistema cardiocircolatorio e l’elasticità della colonna vertebrale. La settima posizione è quella del bastone in equilibrio (Tuladandasana) e permette di pulire le vene e le arterie, migliorare l’equilibrio e la concentrazione. Lavora anche su pancreas, milza e fegato. La posizione di allungamento delle gambe separate in piedi (Dandayamana Bibhaktapada Paschimottanasana) invece, rafforza i nervi sciatici e i tendini delle gambe, favorisce inoltre la flessibilità del bacino e la funzionalità dell’intestino. Si passa quindi alla posizione del triangolo (Trikonasana) che rafforza ogni muscolo del corpo e ha una influenza positiva sugli organi interni. La posizione in piedi separata dalla testa al ginocchio (Dandayamana-Bibhaktapada-Janushirasana) aiuta in caso di patologie come diabete, depressione o perdita di memoria. Influenza la ghiandola tiroidea, migliora il sistema immunitario e il metabolismo. Quella dell’albero (Vrikshasana) aiuta nella prevenzione dell’ernia e migliora la postura e l’equilibrio oltre che favorire il sollievo in caso di artrite e reumatismi o problemi circolatori. La posizione in punta di piedi (Padangustasana) rafforza le ginocchia, i fianchi e le caviglie oltre che trattare le emorroidi.

La tredicesima posizione è quella del cadavere (Savasana) e permette di rilassare il corpo e la mente e preparare il corpo alle pose successive che si svolgono a terra.

Quella chiamata “antivento” (Pavanamuktasana) crea una sorta di massaggio al colon e agli organi digestivi, regola la quantità di acido cloridrico presente nello stomaco e aiuta chi soffre di stipsi.

La Posizione del cobra (Bhujangasana) distende la regione lombare e gli addominali, migliora la digestione e l’appetito, porta sollievo dai sintomi dell’asma e dai dolori mestruali.

La Posizione della locusta (Salabhasana) equipara i benefici della posizione precedente ma allevia anche i dolori dovuti dalle vene varicose. La Posa completa della locusta (Poorna/Salabhasana) aumenta la forza della colonna vertebrale e l’elasticità della gabbia toracica. Rafforza i muscoli di gambe e braccia.

La Posizione dell’arco (Dhanurasana) aiuta i problemi alla schiena rafforzandone i muscoli, e a migliorare la respirazione in quanto apre gabbia toracica e polmoni.

La Posizione fissa (Supta Vajrasana) contribuisce a prevenire l’ernia e rafforzare i muscoli delle cosce, oltre a migliorare la circolazione delle gambe. Migliora anche la flessibilità di colonna vertebrale, fianchi e ginocchia.

Praticando la posizione della Mezza tartaruga (Ardha Kurmasana) i muscoli del collo e delle spalle si allungano, si migliora anche il flusso sanguigno al cervello. La Posizione del cammello (Ustrasana) aiuta ad eliminare le tossine del corpo e a portare sollievo da problemi respiratori.

Con la Posizione del coniglio (Sasankasana) si raggiunge la massima estensione della colonna vertebrale. Si allungano il collo, le spalle e la schiena. Permette anche di risolvere problemi come diabete, depressione e insonnia.

Siamo a quota 23 con la Posizione seduta di allungamento dalla testa al ginocchio (Janushirasana-Paschimottanasana) che allunga i muscoli della schiena e delle gambe, rinforza il sistema immunitario e linfatico. Aiuta con la digestione, con le allergie e la diarrea cronica.

Con la Posizione seduta (Padahastasana) si allungano muscoli, tendini e colonna vertebrale. Permette anche di rilassare la mente e lo spirito.

Il Mezzo signore dei pesci (Ardha Matsyendrasana) calma il sistema nervoso,

Il Respiro del cranio lucido (Kapalbhati Pranayama) è l’ultima posizione e include una respirazione profonda. Grazie ad essa si apporta maggiore ossigeno ai polmoni e si rilassa tutto il corpo. Dopo questa respirazione si avrà una nuova energia positiva e uno stato di rilassamento.

Quale abbigliamento indossare

Essendo praticato in una stanza calda e umida, bisognerebbe indossare abiti larghi e comodi, avendo l’accortezza di evitare il cotone o altri materiali che assorbono il cotone, prediligendo invece tessuti leggeri che lasciano traspirare. È indispensabile anche portare con sé qualche asciugamano e un telo da stendere sul tappetino da yoga.

Consigli e controindicazioni

Come anticipato il bikram yoga può essere praticato da chiunque, in quanto non presenta controindicazioni particolari. Nonostante questo, però, se si soffre di patologie cardiache, legate alla pressione o se un ambiente caldo porta a disagio, questo tipo di yoga potrebbe non essere quello più adatto. Tra i consigli per chi pratica le posizioni del bikram yoga per la prima volta c’è quello di mantenersi idratati così come per qualsiasi attività fisica, per questo è consigliabile portare con sé dell’acqua da consumare prima, durante o dopo la lezione. Inoltre, il corpo e lo stomaco dovrebbero essere leggeri e quindi è meglio evitare di mangiare 2 ore prima dell’inizio della lezione. Al massimo si può optare per uno spuntino leggero e che sia facile da digerire.