Bere troppa acqua fa male?

Come diceva Paracelso, è la dose che fa il veleno. Bere troppa acqua può far male. Scopriamo il perché

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Roberta Martinoli

Medico Nutrizionista

Dopo una Laurea in Scienze Agrarie e un Dottorato di Ricerca in Fisiologia dei Distretti Corporei, consegue una Laurea in Scienze della Nutrizione Umana e in Medicina e Chirurgia.

Pubblicato: 7 Marzo 2022 16:00

Bilancio idrico: di quanta acqua abbiamo bisogno ogni giorno

Per mantenere uno stato di pieno benessere è necessario assumere giornalmente una quantità di acqua che equivale alla quantità persa. Il bilancio idrico è la precisa stima delle entrate e delle perdite misurate in termini quantitativi.

Siamo fatti di acqua

L’acqua rappresenta la componente quantitativamente più importante del nostro organismo. In un soggetto adulto in buono stato nutrizionale rappresenta il 60% del peso corporeo. L’acqua corporea è distribuita in due compartimenti:

  • quello dell’acqua intracellulare, ricca in potassio (K+), che rappresenta il 60% dell’acqua totale corporea;
  • quello dell’acqua extracellulare che corrisponde al restante 40% dell’acqua totale corporea e comprende il plasma, ricco in sodio (Na+) e proteine, e il liquido interstiziale.

I diversi distretti corporei nei quali è distribuita l’acqua sono in comunicazione tra loro. Attraverso la membrana cellulare e la parete dei capillari l’acqua è in continuo movimento tra i vari compartimenti, spostandosi da zone a minor concentrazione di soluti a zone a maggior concentrazione.

Perdite giornaliere di acqua

Giornalmente perdiamo una certa quantità di acqua attraverso le urine, la sudorazione e la perspiratio insensibilis (una certa quantità di acqua traspira dalla pelle e l’entità di questo fenomeno è in relazione con la temperatura e l’umidità dell’ambiente in cui viviamo), la respirazione e in piccola parte attraverso le feci (una delle funzioni principali del grosso intestino è quella di riassorbire l’acqua dal materiale fecale). Le perdite di acqua possono essere così ripartite:

  • reni (1200-1500 ml)
  • cute (500-600 ml)
  • polmoni (circa 400 ml)
  • apparato gastroenterico (100-200 ml).

Se facciamo la somma delle varie voci otteniamo una quantità totale che va dai 2,2 litri ai 2,7 litri. Per stimare grossolanamente il proprio fabbisogno d’acqua, che è in relazione con la propria massa corporea, si può applicare la seguente formula:

Peso corporeo espresso in chilogrammi x 0,03

Facciamo un esempio: una donna che pesi 60 chilogrammi avrà bisogno di assumere ogni giorno 60 x 0,03 = 1,8 litri di acqua per far sì che il proprio bilancio idrico sia in equilibrio.

Perché si beve tanta acqua?

Il bravo medico prende in rassegna ogni segno e sintomo per poter arrivare alla formulazione di una diagnosi. Nel raccogliere i dati anamnestici il medico fa sempre domande relative alla quantità di liquidi che vengono assunti giornalmente. Bere ben oltre le quantità considerate fisiologiche chi si trova in una delle seguenti condizioni:

  • è affetto da diabete mellito di tipo I o da diabete mellito di tipo II o da diabete insipido;
  • presenta disturbi psichiatrici;
  • deve compensare un’eccessiva sudorazione (attività fisica ad alta intensità);
  • o in ultimo agisce sotto il falso convincimento che bere tanto possa far dimagrire.

Cosa succede se beviamo troppa acqua

Un paio di litri di acqua al giorno potrebbero essere la norma per la gran parte delle persone. Non bisogna trascurare il fatto che una quota parte degli alimenti che assumiamo (soprattutto quelli di origine vegetale e minimamente processati) contengono una buona percentuale di acqua e contribuiscono, al pari delle bevande, a mantenere in equilibrio il nostro bilancio idrico giornaliero.

Cosa accade, allora, se beviamo troppa acqua? Molti sono convinti che, se bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno fa bene, allora berne tre fa ancora meglio. La fisiologia ci insegna che non è così. Vediamo perché. Mentre dormiamo il nostro cervello rilascia l’ormone antidiuretico (ADH, Antidiuretic Hormone) la cui azione abolisce la necessità di alzarsi durante la notte per fare pipì. Se, soprattutto nelle ore serali, si beve una quantità di liquidi che eccede il nostro fabbisogno l’ormone antidiuretico non funziona più come dovrebbe. Capita, dunque, di svegliarsi a più riprese durante la notte interrompendo la continuità del sonno. In questa circostanza aumenta il rilascio di cortisolo (l’ormone dello stress). L’eccesso di cortisolo può portare a sua volta a ipertensione, aumento ponderale, debolezza muscolare, alterazioni del ciclo mestruale, alterata tolleranza glucidica o pre-diabete, colesterolo alto (o dislipidemia).

Bere è l’unico modo per reintegrare le perdite di liquidi, ma se la quantità di acqua assunta durante il giorno eccede la quantità di acqua persa può capitare di sudare di più (iperidrosi). Inoltre, bere al di sopra del proprio fabbisogno rende il sangue più diluito. L’effetto è quello di una minore concentrazione, a livello ematico, degli elettroliti. In particolare, scendono i livelli di sodio e potassio, due minerali fondamentali per l’organismo e per la sua corretta idratazione.

Ritenzione idrica e problemi del microcircolo

Le donne sono per lo più affette da deficit del microcircolo. Può succedere che a livello di fianchi, cosce e gambe la rete di piccoli vasi venosi, arteriosi e linfatici non sia in grado di captare con piena efficienza i liquidi che si raccolgono a livello dei tessuti molli e in particolare a livello dell’ipoderma (lo spazio compreso tra pelle e muscolo e nel quale si raccoglie il grasso corporeo). Se una donna con questo tipo di problema beve al di sopra del proprio fabbisogno è probabile che una buona parte dei liquidi rimanga intrappolata in questo spazio. L’ipotesi può essere confermata rispondendo a due semplice domande, ovvero se si va in bagno a far pipì e se si suda in maniera proporzionale alla quantità di liquidi assunti. In chi soffre di ritenzione idrica spesso non è così e, in questo caso, bere troppo comporta un aumento del peso corporeo.