Cos’è il batch cooking e come può aiutarci a non sgarrare

Come iniziare a fare questa pratica, perché sta spopolando e in che modo può sostenere la nostra dieta per calo ponderale.

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Gaia Masiero

Editor specializzata in Alimentazione & Benessere

Digital Content Specialist, è autrice di articoli su alimentazione e benessere per i quali si avvale del supporto di nutrizionisti e dietisti.

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Il batch cooking promette di conciliare tre obiettivi che sembrano impossibili da raggiungere insieme: mangiare bene, perdere peso e risparmiare tempo. Non è una dieta, non è un nuovo superfood e nemmeno l’ennesima moda passeggera: è un metodo organizzativo che sta conquistando sempre più persone, dagli sportivi agli studenti fino ai professionisti sempre di corsa. Una pratica che, se applicata con costanza, può trasformare il nostro modo di vivere i pasti quotidiani e diventare un alleato formidabile per chi vuole dimagrire senza stress. Ma in cosa consiste davvero?

Cos’è e come funziona

Il termine inglese batch cooking significa letteralmente “cucinare in blocco”. Non si tratta quindi di un regime alimentare ma di una tecnica di pianificazione dei pasti: si dedica una sessione settimanale alla preparazione di pietanze e ingredienti base, da conservare e consumare nei giorni successivi.

Spazio all’organizzazione

Il cuore del batch cooking è la pianificazione: si prepara un menù settimanale, si fa una spesa mirata e si cucinano in anticipo cibi che potranno essere assemblati rapidamente. Questo significa avere a disposizione piatti equilibrati in pochi minuti, senza cadere nella trappola dei pasti improvvisati o dei cibi pronti ipercalorici.

Le preparazioni base

Tra le ricette più comuni del batch cooking ci sono cereali integrali (riso, farro, quinoa), verdure cotte al vapore o grigliate, legumi già lessati, fonti proteiche come pollo, pesce, uova sode o tofu. Con queste basi si possono comporre piatti sempre diversi, riducendo la monotonia e garantendo varietà nutrizionale.

Perché può aiutarci a perdere peso

Uno dei motivi per cui il batch cooking è diventato popolare anche tra nutrizionisti e dietisti è la sua efficacia nel supportare i percorsi di calo ponderale.

Previene gli sgarri

La fame improvvisa è spesso la causa di spuntini calorici o pranzi veloci a base di junk food. Con il batch cooking, invece, il cibo sano è già pronto: basta aprire il frigo e scegliere tra opzioni bilanciate e porzionate, riducendo drasticamente le decisioni impulsive.

Offre un buon controllo sulle porzioni

Suddividere i pasti in contenitori monoporzione è un dettaglio cruciale: aiuta a rispettare le quantità stabilite e a non eccedere con condimenti e calorie. In questo modo il batch cooking diventa uno strumento concreto per imparare a gestire il proprio fabbisogno calorico.

Benefici pratici e psicologici

Non si tratta solo di una tecnica di cucina, ma di un vero e proprio approccio alla vita quotidiana che semplifica le giornate e riduce lo stress. Provare per credere.

Favorisce il relax

Ogni giorno prendiamo decine di micro-decisioni legate al cibo: cosa cucinare, quando cucinare, cosa comprare. Il batch cooking riduce queste scelte, liberando tempo ed energie mentali che possono essere investite in attività fisiche o momenti di relax.

Ci fa risparmiare tempo (e soldi)

Bastano un paio d’ore nel weekend per avere pasti pronti per tutta la settimana. Questo significa più tempo libero e meno pressione all’ora di pranzo o cena: un vantaggio non da poco quando in una sola giornata si devono infilare impegni infiniti. Ma non finisce qui. Cucinare tutti i nostri pasti, o quasi, in anticipo ci permette di fare una spesa più ragionata, di ottimizzare le risorse e ridurre gli sprechi.

Come iniziare

Il successo del batch cooking non dipende soltanto dalle ricette che scegliamo, ma soprattutto dal modo in cui costruiamo una routine sostenibile e motivante. Per chi vuole perdere peso, questo significa imparare a pianificare i pasti con intelligenza, organizzare la cucina e scegliere combinazioni che rendano la dieta piacevole e non punitiva. Ecco i passaggi fondamentali per partire con il piede giusto.

  1. Pianificare: il primo passo è la pianificazione del menù settimanale. Non serve scrivere piatti complicati o prevedere ricette gourmet: meglio puntare su combinazioni semplici e bilanciate che rispecchino i propri obiettivi di dimagrimento. Una buona regola è includere a ogni pasto una fonte di proteine magre (carne bianca, pesce, uova, legumi, tofu), una quota di carboidrati complessi (riso integrale, quinoa, patate, pane di segale) e tante verdure, crude o cotte. Pianificare in anticipo significa anche fare una spesa mirata, evitando acquisti impulsivi di alimenti meno sani.
  2. Organizzare: il batch cooking richiede un minimo di organizzazione logistica. Servono contenitori ermetici, meglio se trasparenti, che permettono di vedere subito cosa contengono. Suddividere le pietanze in monoporzioni non è solo pratico: è un modo efficace per rispettare le quantità suggerite in un percorso di dimagrimento e non eccedere con le calorie. Tenere la cucina ordinata, con scaffali e frigorifero ben organizzati, aiuta a mantenere la motivazione alta e a non dimenticare nulla.
  3. Divertirsi: per perdere peso con costanza bisogna evitare la monotonia. Il batch cooking non significa mangiare lo stesso pollo e riso per sette giorni, ma creare basi versatili che possono trasformarsi in piatti diversi. Un esempio: una teglia di verdure grigliate può diventare accompagnamento per un filetto di pesce, condimento per un cous cous integrale o ripieno per una piadina di segale. Allo stesso modo, il pollo arrosto può essere servito caldo con patate dolci, oppure tagliato a striscioline in un’insalata fredda. Questo approccio mantiene viva la curiosità e riduce il rischio di abbandonare il metodo.
  4. Preparare anche gli spuntini: non bisogna trascurare i momenti tra un pasto e l’altro. Preparare in anticipo snack salutari è una delle mosse più intelligenti del batch cooking. Frutta fresca già lavata e porzionata, yogurt naturale, hummus con bastoncini di verdure, frutta secca dosata: piccoli alleati che evitano cali di energia e attacchi di fame gestiti con merendine o snack confezionati.
  5. Favorire l’equilibrio e il colore: ogni box preparato in anticipo dovrebbe rispettare un equilibrio tra macronutrienti. Non solo carboidrati o solo proteine, ma un mix che garantisca sazietà e nutrimento completo. A livello visivo, un piatto colorato è spesso anche un piatto equilibrato: verdure di stagione di colori diversi, cereali integrali, proteine bianche o rosa. La varietà cromatica non è solo estetica: significa vitamine, minerali e fibre che supportano il metabolismo e favoriscono la perdita di peso.
  6. Stabilire una routine: il vero segreto del batch cooking è la costanza. All’inizio può sembrare impegnativo ritagliarsi due o tre ore per cucinare diverse pietanze, ma con il tempo diventa un’abitudine irrinunciabile. Molte persone scelgono la domenica pomeriggio come momento fisso, trasformandolo quasi in un rituale: un modo per prendersi cura di sé e per iniziare la settimana con un senso di ordine (ma anche per togliere un po’ di impegno alla settimana in arrivo).

Fonti bibliografiche

  • Home Meal Preparation: A Powerful Medical Intervention, PubMed
  • Meal planning is associated with food variety, diet quality and body weight status in a large sample of French adults, PubMed
  • Greater Average Meal Planning Frequency Predicts Greater Weight Loss Outcomes in a Worksite-Based Behavioral Weight Loss Program, PubMed
  • Time spent on home food preparation and indicators of healthy eating, PubMed

Le indicazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a scopo informativo e divulgativo e non intendono in alcun modo sostituire la consulenza medica con figure professionali specializzate. Si raccomanda quindi di rivolgersi al proprio medico curante prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata e/o per la prescrizione di terapie personalizzate.