Aria condizionata: quali sono i rischi e come usarla

Con l’arrivo dell’estate l’aria condizionata aiuta a sopportare caldo e afa ma quali rischi può avere sulla salute e come andrebbe utilizzata?

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Pubblicato: 29 Giugno 2022 11:05Aggiornato: 1 Luglio 2022 17:47

Possibili rischi

Le estati sempre più calde e afose hanno decisamente diffuso l’utilizzo di condizionatori nella maggior parte delle abitazioni, oltre che negli uffici e in altri luoghi di lavoro. L’esposizione prolungata all’aria condizionata però, per quanto piacevole e quasi indispensabile, può comportare alcuni rischi per la salute soprattutto se l’apparecchio non viene usato in modo corretto. Si tratta di problemi causati proprio dall’aria fredda e dagli sbalzi di temperatura oltre alla permanenza ad ambienti chiusi per molto tempo.

Se la temperatura del condizionatore è eccessivamente bassa è possibile che i “colpi di freddo” portino a soffrire di dolori muscolari che includono il torcicollo, la cervicalgia e in generale dolori alla schiena e alle articolazioni. Sono disturbi passeggeri dovuti a infiammazioni localizzati, che si risolvono normalmente nell’arco di alcuni giorni ma che possono ripresentarsi più volte nelle persone sensibili a freddo e sbalzi di temperatura, soprattutto quando l’aria condizionata rimane accesa durante la notte. Altro disturbo che può comparire a causa delle correnti di aria fredda è rappresentato da mal di testa ricorrente, legato o meno all’infiammazione del tratto cervicale.

Anche l’apparato respiratorio può risentire del freddo generato dal condizionatore, soprattutto quando ci si espone allo sbalzo termico, entrando in un ambiente molto freddo mentre all’esterno la temperatura è elevata. Possono così verificarsi irritazioni lungo il tratto respiratorio, riducendo la sua capacità di difendersi da agenti esterni. Virus e batteri sono infatti presenti nell’ambiente anche durante i mesi estivi e il motivo per cui ci si ammala meno d’estate è legato alla maggiore permanenza in luoghi all’aperto e a una migliore integrità delle barriere dell’apparato respiratorio. L’uso del condizionatore tende invece da una parte a diminuire le difese e dall’altra a farci trascorrere più tempo al chiuso, aumentando il rischio di sviluppare sintomi influenzali tipici della stagione fredda. Ci si può dunque trovare a soffrire di mal di gola, tosse, raffreddore e febbre in piena estate. Il rischio aumenta ancora di più quando non si effettua una corretta manutenzione al condizionatore poiché alcuni virus e batteri vengono intrappolati nei filtri e rilasciati negli ambienti chiusi venendo a contatto con il nostro apparato respiratorio. I soggetti più vulnerabili sono, in questo caso, bambini, anziani e persone fragili, ma ovviamente chiunque può ammalarsi soprattutto se le difese immunitarie sono ridotte.

Infine, l’aria fredda del condizionatore può accentuare un problema noto come sindrome dell’occhio secco. Questa condizione si verifica quando la produzione del liquido lacrimane è scarsa o comunque insufficiente e peggiora quando si trascorre molto tempo in ambienti con poca umidità. L’evaporazione del liquido lacrimale porta quindi a bruciore e fastidio agli occhi che appaiono arrossati e diventano più sensibili alla luce. Inoltre, si ha la sensazione di avere un corpo estraneo all’interno degli occhi e si verifica una riduzione o alterazione della capacità visiva.

Come utilizzarla

Per godere della temperatura più sopportabile generata dal condizionatore senza rischi esistono alcuni accorgimenti che è possibile adottare. In primo luogo, la temperatura dell’aria condizionata non dovrebbe mai essere impostata sotto i 25-27°C: questo non solo fa risparmiare, ma evita sbalzi termici eccessivi quando ci si sposta dall’esterno ad ambienti climatizzati. Quando fa molto caldo la tentazione di ridurre molto la temperatura può essere tanta, ma gli eventuali rischi che abbiamo visto, possono verificarsi anche con differenze di temperatura tra dentro e fuori da due a cinque gradi, quindi meglio non esagerare. Se poi si è particolarmente sensibili agli sbalzi di temperatura, nel passaggio dall’esterno all’interno meglio coprire le zone più vulnerabili come collo, spalle e schiena. Questo consentirà di prevenire torcicollo, cervicalgia, mal di schiena, altri dolori muscolari o articolari e mal di testa.

Attenzione poi a non rimanere a distanza troppo ravvicinata dal getto di aria fredda, che può portare a colpi di freddo e contratture muscolari. Una strategia che consente di sopportare meglio le temperature elevate proteggendosi dal getto d’aria o da escursioni termiche eccessive è quello di utilizzare il condizionatore sfruttando la funzione di deumidificatore; riducendo l’umidità ambientale si percepisce molto meno il caldo, senza effetti collaterali. Un trucco molto utile di giorno e soprattutto durante la notte, può essere quello di rinfrescare l’ambiente per trenta minuti o un’ora, per poi attivare la sola funzione deumidificatore. Infine, è molto importante eseguire o far eseguire una manutenzione agli impianti, che prevede operazioni di pulizia delle macchine dei filtri e che va effettuata regolarmente e in modo corretto.