Cambiare capelli non è una scelta sempre facile, né tantomeno un’operazione banale, motivo per cui a meno non siate delle esperte delle tinte fai da te, vi consigliamo di affidarvi a un professionista. La prima cosa che ci domandiamo è naturalmente “mi starà bene?”. Leviamoci ogni dubbio riguardo al cambio colore facendo due chiacchiere la hairstylist Anna Cegliese per Concept Salon Compagnia della Bellezza Milano.
Indice
Come vedersi con un altro colore di capelli
«Ogni donna che entra in un salone decisa a cambiare colore chiede al suo parrucchiere: ma questo colore come mi sta? Di solito si fa riferimento alle immagini delle collezioni per progettare un nuovo look, ma oggi invece il colore lo si potrà provare, e alle nostre clienti posso dire “ti farò indossare il tuo nuovo colore amico”. Nei saloni di Compagnia della Bellezza infatti abbiamo a disposizione un nuovo strumento, l’hair fit palette che ci permette per scoprire a quale luce appartiene una donna, qual è quella che le accende lo sguardo e la rende più bella. Un metodo innovativo che attraverso delle ciocche di capelli naturali colorati simula i diversi accordi cromatici che variano dal chiarore dell’aurora sino alla profondità della notte, restituendo ad ogni donna la propria luce».
Qual è la tinta migliore per coprire i capelli bianchi
La ricrescita, che fastidio. Molte per liberarsi del problema scelgono di lasciare i capelli naturalmente grigi. Ma esistono altri escamotage per camuffare il bianco che avanza, preservando la fibra del capello. «Esistono varie tipologie di colorazioni che variano a seconda della quantità di capelli bianchi e del desiderio della cliente. Si va dal tono su tono (come Dia Richesse de L’Oréal Professionell, qui lo vediamo in versione Castano Medio) che garantisce una copertura sino al 70% dei capelli bianchi lasciando inalterato il proprio fondo naturale, sino all’ultima tecnologia (INOA de L’Oréal Professionell, qui lo vediamo in versione Dark Blonde) che garantisce una copertura sino al 100% dei capelli bianchi preservando la materia capillare. Per le “super green” che non amano le colorazioni chimiche ci sono le erbe tintorie che, miscelate con acqua calda, donano riflessi naturalmente luminosi e un effetto filler alla fibra capillare».
Le nuance di tendenza per il 2023
«Abbiamo già concluso lo shooting per la prossima collezione primavera/estate 2023: saranno protagoniste le nuances che si ispirano alle varie luci del giorno. A partire dalla luce chiara dell’aurora, per poi protrarsi alla luce calda e brillante del mattino, proseguendo con la luce più scura ma sempre calda del pomeriggio, sino a quella fredda e stellare della notte. Tutti i colori verranno svelati durante l’hair fashion week a marzo 2023».
Accortezze trattamenti post colorazione
«Qualsiasi tipo di colorazione, con il trascorrere dei mesi, si ossida per svariate cause tra cui lo smog, utilizzo di strumenti a caldo come phon e piastre, cloro della piscina, lavaggi frequenti, ecc… Per mantenere lucido e brillante il colore è perciò fondamentale utilizzare dei prodotti ad hoc come Soin Acide di Kerastase (lo trovate qui) con proprietà acidificanti dell’acido lattico e delle centella asiatica. Altro aspetto importante è l’accumulo dei pigmenti e dei metalli all’interno della struttura capillare dopo aver ripetuto varie colorazioni. Ogni tanto si può effettuare un trattamento professionale come Metal Detox L’Oréal che contiene glicoammina che, grazie alla sua azione detossinante, purifica il capello dall’accumulo di metalli suddetti».
Come togliere il rosso
Il rosso è difficile da togliere, e sebbene il colore tenda a scaricare velocemente, i riflessi sono persistenti. «Sono tante le brunette che odiano questo riflesso. Premesso che ogni donna ha la sua palette amica, si può anche trovare quel riflesso rosso, caldo o freddo insieme al proprio parrucchiere di fiducia che non “disturbi”. Ad ogni modo il consiglio è quello, una volta al mese di fare un refresh dal parrucchiere con un servizio glossing che serve proprio a contrastare questo riflesso grazie a delle nuance fredde che variano dal moka sino ad un riflesso delicato perlaceo, a seconda delle preferenze della cliente».
Come rimuovere la tinta e tornare al proprio colore naturale
E se dopo anni di tinte si volesse tornare al nuance originale? «È assolutamente necessario tenere presente da quale base partiamo, e che tipologia di capelli ha la nostra donna. Perché in alcuni casi la soluzione può essere il servizio “back to natural”, che prevede una ricostruzione del colore su lunghezze e punte simile al proprio fondo naturale, mantenendo un effetto multisfaccettato declinato nelle varie nuance. Se invece sulla chioma sono presenti varie tonalità, con schiariture o meches, balayage e simili, il progetto potrebbe essere quello di dare un bel taglio, ovviamente su misura al proprio face code, cosi da eliminare gran parte delle lunghezze colorate. Consigliamo di effettuare questi trattamenti dal parrucchiere per evitare risultati indesiderati».
Da castana scura a bionda, come fare il passaggio
La domanda è: cambiamento radicale o graduale? «Il mio suggerimento è: bionditudine sì, ma armati di una buona dose di pazienza. Il consiglio è di procedere a più passaggi, accendendo la luce bionda e preservando al tempo stesso la struttura della chioma. A prescindere se il biondo sarà caldo come il miele, girasole, ambra oppure freddo perlaceo, la parola d’ordine è sempre cura dei capelli anche a casa, con l’utilizzo di prodotti a base di acido ialuronico, che rimpolpano la fibra capillare, e stella alpina che preserva dall’ossidazione».
Non mi vedo più bionda, dal biondo al castano
«Anche in questo caso occorre trovare un equilibrio cromatico tra pelle, occhi e capelli. Si può optare per un castano intenso con luce fredda della notte e quindi riflessi moka, oppure riflessi più caramellati lasciando delle sfumature bionde sulle lunghezze, oppure un castano con un gusto pesca, che si riscalda di rosso per la luce del pomeriggio. Meglio però stabilire insieme al proprio hairstylist i vari passaggi, soprattutto se si vuole un cambio radicale, che in questo caso è più semplice da fare rispetto al precedente, da scura a chiara».