Mascara o Rimmel: che differenza c’è (se c’è)?

Considerati spesso come sinonimi, il mascara e il rimmel sono davvero degli alleati per le ciglia. Ma sono la stessa cosa o due prodotti diversi?

Foto di Laura Sandroni

Laura Sandroni

Beauty Editor

Dopo una laurea in Scienze Turistiche, diventa redattrice e Seo Editor specializzandosi sulle tematiche di bellezza, benessere e cura di sé, il tutto in chiave femminile.

Pubblicato: 21 Marzo 2024 17:23

Se facessimo un’indagine e chiedessimo a un gruppo di donne di età differenti qual è il cosmetico al quale non possono proprio rinunciare, nelle top 3 dei must have beauty comparirebbe senza alcun dubbio anche lui, il mascara.

Un prodotto che con un semplice gesto della mano sa donare allo sguardo un aspetto più definito, magnetico, profondo e sensuale. Oltre a un plus di volume per le ciglia non indifferente.

Mascara e rimmel: la differenza c’è

Mascara e rimmel: stesso prodotto oppure no?
Fonte: iStock
Mascara e rimmel: stesso prodotto oppure no?

Un cosmetico che, anche da solo, crea l’intero beauty look e che è sempre presente nella borsa delle vere beauty addicted, regalando allo sguardo un fascino unico e come nessun altro prodotto sa fare. Molto spesso, però, si sente parlare anche di rimmel e delle mille caratteristiche di questo prodotto così estremamente simile al mascara tanto da non capire se ci sia o meno una reale differenza.

Ebbene ecco svelato il mistero: il mascara è il prodotto che noi tutte conosciamo e utilizziamo per enfatizzare il nostro sguardo, mentre il rimmel è la marca che ha dato il via alla nascita di questo cosmetico (e con cui spesso viene erroneamente chiamato il cosmetico stesso).

Nascita ed evoluzione del mascara

Mascara e rimmel: l'evoluzione
Fonte: iStock
Mascara e rimmel: l’evoluzione

Ma partiamo dall’inizio e dal perché, molto spesso, il mascara viene chiamato rimmel come fosse un suo sinonimo. Nel 1860, infatti, il profumiere francese Eugene Rimmel, creò il primissimo prototipo di cosmetico per le ciglia, utilizzando del carbone e della vaselina. Una crema scura per le ciglia il cui scopo era appunto quello di colorare la parte per definirla e donargli un effetto più lungo e marcato. Un prodotto che venne messo poi in commercio dai figli di Rimmel, intorno ai primi del ‘900, ottenendo un successo enorme (tanto da essere associato al nome del suo inventore) e dando vita al brand Rimmel che tutti oggi conosciamo.

Di fatto, quindi, rimmel è il nome di colui che ha inventato il mascara ma non del prodotto stesso, che nel corso del tempo è stato perfezionato e personalizzato da più o meno tutti i brand di cosmetici. Basti solo pensare che nel 1915 un farmacista di Chigaco, Thomas Williams, fratello di Maybel Williams, creò una pasta nera applicabile sulle ciglia con l’utilizzo di uno scovolino bagnato (e creando anche il conosciutissimo marchio Maybelline), così come fu Helena Rubinstein a dare vita al mascara automatico in tubetto, quello che oggi utilizziamo tutte e in cui, prodotto e applicatore, sono uniti in un unico packaging.

Il capostipite dei mascara colorati, invece, è stato il marchio Revlon mentre, nel 1983, fu un’attrice viennese a creare l’amatissimo mascara waterproof nel tentativo di eliminare il problema del trucco colante per via delle luci di scena. Insomma, un prodotto che ha subito diverse trasformazioni e che si è arricchito di volta in volta diventando ciò che è oggi, in ognuna delle sue tantissime versioni. Dai mascara volumizzanti a quelli incurvanti, da quelli allunganti a quelli che nutrono le ciglia. Fino anche ai mascara per le sopracciglia.

Come nasce il nome mascara

Mascara, un alleato di bellezza senza tempo
Fonte: iStock
Mascara, un alleato di bellezza senza tempo

Nonostante il termine rimmel venga usato per indicare questo prodotto, quindi, in realtà si tratta unicamente di una marca dello stesso, che oggi equivale a tutte le altre se si pensa alla grandissima evoluzione di questo insostituibile cosmetico. Ma perché, allora, si chiama mascara?

Questo nome, neanche a dirlo, arriva dal nostro Paese e dalla parola “maschera”, termine che con grande probabilità arriva a sua volta dall’arabo “maschara”, e che significa burla, scherzo. Un qualcosa che ha a che vedere con il travestimento e che non si stacca nemmeno troppo dal concetto di trucco e per estensione di makeup. Dei prodotti che vengono usati per modificare il proprio aspetto e che in un certo senso mascherano la realtà. Anche se oggi il makeup ha tutta un’altra valenza e viene utilizzato per valorizzare ed enfatizzare la bellezza naturale.

Un vezzo estetico che non è per nulla moderno ma che veniva utilizzato già in epoche molto antiche. Già gli Egizi, infatti, utilizzavano una speciale mistura creata con della polvere di khol e cere e che, esattamente come i moderni mascara, serviva per allungare le ciglia e per donargli maggior volume. E poi da li arrivarono anche i Greci, i Babilonesi e i Romani. E fino al signor Rimmel e alla più moderna tipologia di prodotto che tutte conosciamo.

Insomma, un cosmetico che è uno e centomila insieme, un must have di bellezza e che ognuna di noi dovrebbe avere nel suo beauty case. Ma che ha un unico nome, mascara, al di là di ogni marca, tipologia e colore.