Muco cervicale: cos’è, a cosa serve, come riconoscerlo

Con l’aiuto di una ginecologa, impariamo a riconoscere le fasi del muco cervicale. Saperne le caratteristiche ci permette anche di pianificare una gravidanza

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Giorgia Marini

Parenting Specialist

Ex avvocato. Blogger, con la laurea sul campo in Problemi di Mammitudine. Da 6 anni scrivo di gravidanza, maternità ed infanzia, sul mio blog “Stato di Grazia a Chi?” e su altre testate online. Racconto la maternità con brio, garbo ed empatia.

Il muco cervicale è fondamentale per la nostra fertilità, eppure, delle sue varie fasi, cambiamenti e funzioni, non tutte sono a conoscenza. Con l’aiuto di un’esperta scopriamo cos’è, a cosa serve e come riconoscerne le fasi principali. Il muco cambia durante il mese ed anche in gravidanza. Per rimanere incinta, infatti, monitorarne i cambiamenti, è importante.

Cos’è e a cosa serve il muco cervicale

La dottoressa Valeria Valentino, ginecologa esperta di infertilità di coppia, ci aiuta a dipanare i dubbi relativi al muco cervicale, che interessano soprattutto alle donne che stanno pensando o vivendo una gravidanza.

“Il muco cervicale è una sostanza filamentosa prodotta naturalmente all’interno della cervice, come dice la parola stessa, per proteggere l’utero da agenti esterni e infezioni. Il muco cervicale si modifica nelle varie età della donna e durante il ciclo mestruale stesso. Esso è un idrogel, composto per il 90% di acqua.

Una delle principali funzioni del muco cervicale è selezionare e proteggere gli spermatozoi, che poi verranno rilasciati in maniera lenta e continua”.

Da questa sua funzione, comprendiamo quanto sia importante che una donna, in cerca di una gravidanza, e che possa sospettare un’eventuale infertilità, sia consigliata ed educata dal proprio ginecologo di fiducia all’osservazione quotidiana del muco.

Mestruazioni ed ovulazione, le fasi principali

Che il muco si modifichi, durante l’arco del mese, è evidente, in qualunque donna. Ogni cambiamento ha uno scopo: vediamone le caratteristiche ed il significato.

Come ci ricorda la dottoressa Valentino, dopo le mestruazioni, il muco si presenta denso, bianco e appiccicoso, il suo scopo è  quello di  proteggere dalle infezioni e impedire l’ingresso degli spermatozoi nell’utero. Nel giro di qualche giorno, vengono prodotti, in misura esponenziale, gli estrogeni, causa di un nuovo cambiamento a livello di muco: esso, arricchendosi di acqua, diventa più fluido. Il suo aspetto ricorda la chiara dell’uovo.  Grazie alla sua nuova consistenza, gli spermatozoi penetrano più facilmente nelle vie genitali femminili. Questo muco, definito fertile o estrogenico, dà alla donna una  percezione di umidità. La fase successiva è quella nella quale, al contrario, la donna percepirà una sensazione di secchezza, in quanto il muco tornerà ad essere denso e appiccicoso.

È chiaro che se manchino questi passaggi, si può sospettare un’infertilità a livello cervicale.

Muco ed infertilità

Dunque, c’è una forte correlazione fra le caratteristiche del muco e l’eventuale infertilità. Per questo è importate condividere con il proprio/a professionista di fiducia, eventuali dubbi e sospetti. Il ginecologo, che ci dirà  cosa fare, quando il test di gravidanza è positivo, sarà dall’altro canto in grado di aiutarci, anche rassicurandoci, in caso di eventuale difficoltà nel concepire.

L’osservazione e la percezione del muco non sono strumenti utili solo per la donna che vuole cercare o evitare una gravidanza, ma per tutte le donne: il riconoscimento della mancata ovulazione, può infatti portare la donna all’attenzione medica tempestivamente, permettendone una diagnosi e un trattamento precoci”.

Come ci ricorda la Valentino, quando il muco si presenta denso e giallastro, ci possono essere  infiammazioni croniche che ostacolano la sopravvivenza degli spermatozoi. In questi casi, l’esecuzione di semplici indagini, come tampone vaginale, pap test, eventuale colposcopia, consentono di fare delle diagnosi e di effettuare trattamenti mirati.

“Allo stesso modo, in caso di carenze ormonali (ad es.,  in caso di anoressia nervosa), si possono osservare assenza di muco o muco scarso e denso associato a perenne sensazione di secchezza. In questo caso è indicato effettuare dei dosaggi ormonali di estrogeni e progesterone”.

Muco cervicale fasi

L’importanza di conoscere il muco cervicale

Appare chiaro che conoscere le fasi del proprio muco cervicale, come esso si presenti prima e dopo le mestruazioni, durate il mese, ed osservarne le caratteristiche (eventuale scarsità, muco abbondante, colore) è importante per qualsiasi donna, in quanto indice del suo stato di salute.

Come anche osservare la regolarità del ciclo mestruale è fondamentale, ad esempio, non solo per rimanere incinta o scongiurare una gravidanza, ma anche perché, eventuali alterazioni, possono nascondere problemi più o meno gravi.

“È importante sensibilizzare le donne sulla loro capacità di osservare i sintomi di fertilità. Questo è un valido esempio di collaborazione medico-paziente, attualmente molto raccomandato in tema di buone pratiche cliniche, e che porta sicuramente a maggiori successi in termini riproduttivi”.

Cosa succede in gravidanza

Le donne che stanno vivendo una gravidanza lo possono constatare facilmente: l’aspetto del muco cambia durante i nove mesi. La Valentino, infine, ci fornisce alcune importanti informazioni in tema di muco in gravidanza.

“L’aspetto del muco cervicale, nella fase iniziale della gravidanza, è caratteristico. Esso è uno dei primi sintomi che indicano l’inizio della gravidanza, se la donna ha posto attenzione alla sua conformazione nei mesi precedenti.

In alcune donne, non sempre e non in tutte, si osservano, nella fase dell’impianto, delle piccole perdite di muco denso frammiste a sangue. Durante la gravidanza, espletato il suo ruolo in ambito di fertilità, e con il notevole cambiamento ormonale che si verifica, il muco cervicale muta completamente consistenza, diventando una sorta di tappo, che protegge l’utero, il sacco amniotico ed il feto, dalle infezioni vaginali. L’inconveniente di questa fase è che, diminuendo la componente acquosa, cambia sia la consistenza del muco cervicale che il ph vaginale, e la donna gravida spesso avverte secchezza vaginale.

Nella fase finale della gravidanza, il muco cervicale diventa più fluido, a volte molto liquido. Quando il collo dell’utero si espande produce perdite abbondanti gelatinose, di colore giallo o marrone chiaro. Perdere il tappo di muco può voler dire che il travaglio si stia avvicinando”.