La villa gotica di Patrizia Reggiani venduta per 9, 5 milioni: la sua storia

Una coppia di stranieri ha acquistato l'immobile di Milano dell'ex Lady Gucci, tornata in libertà nel 2016

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Antonella Latilla

Giornalista, esperta di tv e lifestyle

Giornalista curiosa e determinata. Scrittura, lettura e cronaca rosa sono il suo pane quotidiano. Collabora principalmente con portali di gossip e tv.

È stata venduta la villa di Patrizia Reggiani a Milano. Il castelletto gotico di via Andreani al numero 5 è stato acquistato per 9 milioni e mezzo di euro da una coppia di stranieri (lui cittadino britannico, austriaca la moglie) che hanno la residenza nel Comasco. La ristrutturazione interna dell’immobile (composto da: un seminterrato, un piano terreno, un primo e un secondo piano) è stata affidata a un progettista e ad una impresa edile di Parre (Bergamo).

La villa gotica di Patrizia Reggiani è stata venduta

In questa casa Patrizia Reggiani era tornata a vivere insieme alla madre Silvana Barbieri dopo aver trascorso in carcere 17 anni dei 26 a cui è stata condannata come mandante dell’omicidio del marito Maurizio Gucci, freddato con tre colpi di pistola in faccia davanti alla sede di una sua società nella centralissima via Palestro a Milano, il 27 marzo 1995. Uscita da San Vittore nel 2016 per buona condotta, la donna aveva accudito la madre insieme alla governante e al domestico cingalesi ospiti della villa.

Proprio la madre di Patrizia Reggiani aveva rilevato nel 2004 le quote della società proprietaria dell’immobile in Guastalla. Non si tratta però del record di prezzo per uno degli immobili in cui ha vissuto Lady Gucci, come precisa Il Giorno che ha divulgato la notizia. Nel 2021 il magnate farmaceutico indiano Risha Shah ha infatti acquistato l’attico dove per anni hanno vissuto Maurizio Gucci e Patrizia Reggiani prima del trasferimento in via Palestro. L’attico era rimasto sul mercato per quasi un decennio ed è stato acquistato dall’indiano Rishal Shah per una cifra vicina ai 20 milioni di euro.

1.800 metri quadrati con piscina panoramica, giardino pensile e affaccio su San Babila per una cifra intorno ai 20 milioni di euro. Considerata come una delle abitazioni più care d’Italia, era rimasta sul mercato per quasi un decennio prima dell’acquisto da parte di Shah, che è un magnate della farmaceutica, fondatore e proprietario della società Jekson Vision, una multinazionale specializzata nel controllo e nelle diverse fasi di confezionamento dei farmaci, con sedi sparse fra India, Stati Uniti, Russia, Gran Bretagna, Germania e Malta.

Oggi Patrizia Reggiani vive in un appartamento nella zona di San Babila, non lontano dall’attico che occupava con il marito negli anni felici della loro unione, prima che si trasferissero in via Palestro.

La storia di Patrizia Reggiani

Classe 1947, Patrizia Reggiani è salita alla ribalta della cronaca nera per essere stata la mandante dell’omicidio dell’ex marito Maurizio Gucci. È stata soprannominata dalla stampa La vedova nera. La coppia è stata sposata dal 1973 al 1991 e ha avuto due figlie: Alessandra e Allegra, che oggi hanno rispettivamente 47 e 42 anni. Il movente dell’omicidio è un misto di gelosia e risentimento che la Reggiani provava nei confronti di Gucci che, dopo la loro separazione, aveva intenzione di sposare la nuova compagna Paola Franchi. 

“Io non odiavo Maurizio. Non l’ho mai odiato. È stata stizza, la mia. Mi stizziva. Andavo dal salumaio e domandavo se conoscesse qualcuno che ammazzava la gente. Pensare che anni prima, avevano assassinato un conoscente di Maurizio e ci trovammo a parlarne. Eravamo alle Galapagos. Io ripetevo – e non mentivo – che non ne sarei mai stata capace. Mai”, ha raccontato Patrizia Reggiani in un’intervista rilasciata a 7 del Corriere della Sera.

“Ho pagato quello che dovevo, avendo fatto uccidere il mio ex marito – ha aggiunto -. Non di più, non di meno”. La storia di Patrizia Reggiani ha ispirato il film House of Gucci di Ridley Scott con protagonista Lady Gaga. L’ex Lady Gucci, però, non ha mai approvato il progetto cinematografico, che ha definito “brutto e diffamatorio”.