Verissimo, Rula Jebreal: le battaglie per le donne e le ferite del passato

Rula Jebreal è stata intervistata a "Verissimo": ha parlato delle battaglie per le donne e delle ferite del suo passato

Tra gli ospiti del pomeriggio di Canale 5, Silvia Toffanin ha accolto nel suo studio, in collegamento da Miami, Rula Jebreal, giornalista e scrittrice che da sempre si batte per i diritti delle donne.

Un’intervista toccante, che le ha permesso di lanciare messaggi di grande impatto rivolti a tutte le donne che non hanno una voce e che non possono vivere la vita che meritano. Perché ancora oggi sono troppe quelle che vivono una condizione di oppressione: per questo la Jebreal ha sottolineato quanto sia importante oggi fare rete, perché dà potere ad altre donne e a tutte coloro che non hanno trovato ancora il loro posto nella società.

Rula Jebreal ha portato a Verissimo la storia di sua madre, che come tante altre, ha dovuto sopportare abusi e violenza da giovanissima. La storia di Nadia, la madre di Rula, purtroppo ancora oggi non è l’eccezione ma una triste realtà che si fatica a combattere. Come ha ricordato la giornalista, gli stupri avvengono quasi sempre tra le mura domestiche: l’arma più potente che abbiamo è quella della denuncia, fondamentale per rompere il circolo di violenze e abusi di cui molte donne spesso sono vittime. Purtroppo però la storia di Nadia non ha avuto un lieto fine:

Quando una donna denuncia come ha fatto mia madre, se tu non le credi il danno diventa doppio. Mia madre si è suicidata perché ha subito due ingiustizie: una dallo stupratore, l’altra dalla società che le ha negato la giustizia.

La scomparsa della madre ha lasciato in Rula delle ferite profonde, che, com’è comprensibile, sono impossibili da dimenticare. Lo stigma dello stupro ha lasciato in lei un grande senso di vergogna:

Il silenzio che è stato imposto a mia madre è stato imposto indirettamente anche a me. Per tanti anni mi sono vergognata, volevo essere considerata per quello che ero in grado di fare. Non mi sono mai liberata della mia storia personale, ma me ne sono impadronita solo qualche anno fa, quando ho potuto parlarne per la prima volta.

Oggi Rula, dopo aver vissuto esperienze traumatiche ma anche tempranti (come gli anni in orfanotrofio che le hanno fatto comprendere quanto sia importante prendersi cura degli altri), oltre a essere una grande giornalista, è una madre orgogliosa. Miral, che oggi ha 24 anni, è la sua “coscienza”:

Mia figlia mi ha sempre consigliato e spronato a uscire dalla mia zona di comfort. È lei che mi ha aiutato a parlare a un pubblico più grande, a parlare al cuore di tutti (…) Ad un certo punto però mi sono sentita liberata: ho cominciato a parlare non soltanto delle altre, ma mi sono impadronita della mia storia, e Sanremo è stato quel momento.