Timothée Chalamet, perché sono tutti pazzi per l’attore di “Bones and All” (e anche noi)

Classe 1995, talento innegabile, bellezza e gentilezza: come mai Timothée Chalamet ci piace così tanto

Un talento che buca lo schermo, una carriera che ha preso il volo ed è inarrestabile, una gentilezza che dimostra a ogni bagno di folla che lo attende: sono tutti pazzi per Timothée Chalamet, e anche noi.

Timothée Chalamet, perché piace tanto al pubblico e a noi

Il talento è di quelli che emergono senza che vi sia alcun dubbio: le capacità interpretative di Timothée Chalamet sono una dote rara e specialissima. Se si dovesse misurare la bravura sui premi e i riconoscimenti, nonostante la sua giovane età, può vantare già nomination importanti. Ma quella più grande, per un attore, è piacere al pubblico, arrivare a toccare il cuore di chi lo guarda sullo schermo. E questo Timothée Chalamet lo ha fatto sin dagli esordi. Non stupisce, quindi, che per l’anteprima di Bones and All a Milano ci fosse un vero e proprio bagno di folla.

La risposta di Timothée Chalamet al suo pubblico è la rappresentazione stessa della gratitudine: come aveva già dimostrato a Venezia 79 dedica tempo ai fan, a fare foto con loro, a scrivere dediche: TikTok è pieno di video che lo dimostrano. E questa, sommata all’innegabile bravura, è una delle ragioni per cui piace al pubblico e a noi. Perché il successo si ottiene anche grazie all’affetto delle persone che seguono un personaggio famoso, e riconoscerlo significa saper praticare la gratitudine.

Gentilezza, tempo per gli altri e una buona dose di bellezza hanno reso Timothée Chalamet un divo 3.0. Il suo look fa parlare di sé a ogni uscita pubblica: alla moda, eccentrico e spesso gender fluid. Come ha dimostrato sui red carpet dove i suoi look non solo hanno stupito ma sono stati l’ennesima dimostrazione che anche la moda può esistere e funzionare alla perfezione senza che le vengano appiccicate addosso delle etichette.

Tra i più ammirati agli Oscar 2022, dove ha sfilato a petto nudo indossando uno smoking Louis Vuitton, fino al completo rosso indossato a Venezia con la schiena tutta scoperta. In questi giorni in Italia ha posato per degli scatti con un maglione grigio con cuori, pantaloni in pelle e collana di perle. Per la serata a Milano, invece, ha optato per una camicia senza maniche arricchita da rouches.

Un look da divo, eccentrico, super cool. Una bravura e un talento non comuni. La vicinanza ai suoi fan. Timothée Chalamet è un divo e piace davvero a tutti. Dimentichiamoci le star del passato, sembra proprio che la nuova generazione abbia un altro stile.

Timothée Chalamet, la carriera stupefacente dell’attore

Timothée Chalamet è giovanissimo, eppure vanta già una carriera sorprendente. I primi passi nel mondo del cinema e della recitazione li ha mossi quando era giovanissimo: nato nel 1995, ha esordito nel 2008 quando aveva 13 anni.

Nel corso della sua carriera ha preso parte a diverse pellicole importanti, arrivando anche a ottenere diverse nomination. Senza dubbio a lanciarlo nell’olimpo del cinema ha contribuito il film Chiamami col tuo nome, diretto dal regista italiano Luca Guadagnino.

La sua interpretazione gli è valsa la nomination come miglior attore a Oscar, Golden Globe, BAFTA e Screen Actors Guild Award. Di recente ha lavorato nuovamente con il regista italiano per Bones and All, pellicola che –  all’ultima Mostra del Cinema di Venezia – ha ottenuto il Leone d’argento alla regia e il Premio Marcello Mastroianni andato alla co-protagonista Taylor Russel. Nel mezzo, tra le due produzioni e anche prima, ci sono stati film di grande rilievo: da Lady Bird del 2017 a Piccole Donne del 2019, senza dimenticare Dune del 2021 e Don’t Look Up.

Indimenticabile anche lo spot in cui ha recitato come figlio di Edward Mani di forbice. Ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa, proprio in occasione della sua presenza nel nostro Paese per l’anteprima di Bones and All,  ha raccontato di capire l’italiano e di avere un rapporto speciale con il nostro Paese “Mi sento davvero a casa in Italia   – ha affermato – sento che la storia di questo Paese mi ha dato anche una carriera  poi in America: sarò sempre grato all’Italia”.