Mattino Cinque, la trasmissione condotta da Federica Panicucci e Francesco Vecchi, è tornato a parlare del caso di Denise Pipitone, facendo intervenire il fotoreporter Michael Biach, autore della foto diventata virale su Twitter che ritrae una bambina somigliante alla piccola scomparsa il primo settembre 2004 a Mazara del Vallo.
Biach in collegamento a Mattino Cinque ha smentito che la bambina che ha ritratto possa essere Denise Pipitone, spiegando che “Ho scattato la foto nell’agosto del 2012 e non nel 2004. Stavo lavorando a un articolo e ho scattato qualche immagine sulla situazione dei bambini che vivono nei campi rom in Slovacchia” .
Lo scatto, realizzato da Michael Biach, era stato ripreso online anche dall’avvocato Frazzitta, legale di Piera Maggio. Ed era stato portato all’attenzione dei media durante la puntata del 12 aprile di Pomeriggio Cinque, condotto da Barbara D’Urso. La foto sembrava aprire nuove speranze nelle indagini per ritrovare la piccola che oggi avrebbe 21 anni.
Il caso di Denise Pipitone è tornato recentemente alla ribalta dopo l’appello lanciato sulla televisione russa da Olesya Rostova per ritrovare i propri genitori. L’enorme somiglianza tra la ragazza russa e Denise sembrava portare a una svolta il mistero della scomparsa della piccola Pipitone, tanto da richiedere un test del DNA per accertarne l’identità. Ma i risultati, ottenuti dopo un’attesa ingiustificata e lunghissima, hanno rivelato che Olesya non è Denise.
La vicenda si è mostrata ancora più intricata dato che pare che l’appello di Olesya Rostova fosse solo una messa in scena. La ragazza sarebbe un’influencer in cerca di fama. Almeno questo è quello che ha sostenuto il produttore della trasmissione russa che, in collegamento a Domenica Live con Barbara D’Urso ha rivelato: “Olesya Rostova voleva solo diventare famosa – ha spiegato l’uomo, che ha condotto un web reality a cui ha partecipato la Rostova tempo fa -. Non mi interesserei di Olesya, ma quando ho visto che stava inventando tutta questa storia, ho deciso che dovevo parlare”.