La vita e la carriera di Antonella Lualdi, grande attrice del cinema italiano

Antonella Lualdi è stata una riservata signora del cinema italiano degli anni’50 e ’60. Cosa sapere sulla star considerata al pari di Lucia Bosé e Gina Lollobrigida

Pubblicato: 24 Novembre 2020 14:00Aggiornato: 20 Maggio 2024 14:40

Foto di Stefania Bernardini

Stefania Bernardini

Giornalista

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv prevalentemente di cronaca, politica, economia e spettacolo

Antonella Lualdi è stata una grande attrice italiana e moglie di un altro importante interprete del cinema nostrano anni ’50 e ’60: Franco Intelenghi. Considerata una star alla pari di Lucia Bosé e Gina Lollobrigida, ha lavorato con numerosi maestri del grande schermo come Mauro Bolognini, Roberto Rossellini e Carlo Lizzani. Con il marito ha dato vita a una proficua collaborazione professionale. Nel corso della carriera ha lavorato con personaggi come Vittorio Gassmann e Marcello Mastroianni. Negli anni ’80 ha anche un’esperienza come cantante incidendo un disco. Cosa sapere sull’affascinante attrice nata a Beirut in Libano.

Chi è Antonella Lualdi

Antonella Lualdi nasce per puro caso a Beirut, in Libano, il 6 luglio del 1931, luogo in cui la famiglia si trova a causa del lavoro del padre. L’uomo è infatti un ingegnere civile che, in trasferta nel Libano per la costruzione di un ponte, aveva sposato una donna greca. Poco dopo la nascita della bambina la coppia si trasferisce ad Aleppo, in Siria, per poi rientrare stabilmente in Italia solo alla fine della guerra mondiale. Nel Bel Paese Antonella fa le sue prime prove attoriali e qualche foto della ragazza circola sui rotocalchi con la rivista Hollywood che, nel 1949, lancia un concorso per trovarle il nome d’arte che conserverà per tutta la carriera. Lo stesso anno è sul set del “Principe delle volpi” dove lavora con Orson Welles e Tyron Power e ricopre il ruolo di protagonista in “Signorinella” di Mario Mattioli. Dopo una gavetta teatrale di 5 anni, a 19 anni arriva il debutto al cinema.

La carriera di Antonella Lualdi

“Signorinella” è girato dal vero secondo le regole del neorealismo, ma con un cast di veterani del cinema e del teatro. Con quel film, la giovane Lualdi schiva e timorosa si ritrova al centro dell’attenzione. Nel 1950 prende parte a “Canzoni per le strade” di Mario Landi e diventa così un’icona dello spettacolo popolare. Nella pellicola il suo partner è Luciano Tajoli, tra i cantanti italiani più in voga dell’epoca, e il film viene ricordato come neoralismo d’appendice infarcito di melodramma. Il set di Landi è comunque importante per Antonella non solo dal punto di vista professionale ma anche sentimentale: conosce Franco Interlenghi, il protagonista di Sciuscià, suo futuro marito e con il quale strinerà un sodalizio privato e professionale indissolubile. Intanto nei primi anni ’50 Lualdi ottiene vari successi recitando il pellicole come “Miracolo a Viggiù” di Luigi Giachino, “Ha fatto 13” di Carlo Manzoni, “La cieca di Sorrento” di Giacomo Gentilomo, “È arrivato l’accordatore” di Duilio Coletti” e “Il cappotto” di Alberto Lattuada. Grazie a questi lavori, l’attrice viene considerata una star al pari di altre notissime interpreti dell’epoca come Sophia Loren, Lucia Bosé e Gina Lollobrigida.

Gli anni ’50 e ’60

Dal 1953 Antonella Lualdi recita insieme al compagno di vita Interlenghi in “Il più comico spettacolo del mondo” di Mario Mattioli, “Gli innamorati” di Mauro Bolognini, “Padri e figli” di Mario Monicelli e “Giovani mariti” di nuovo diretti da Bolognini. Senza l’ormai diventato marito, la coppia si sposa nel 1955, l’attrice lavora in “A Parigi in Vacanza” di Georges Lacombe del 1957, “Il colore della pelle” di Michel Gast del 1959, “I delfini” di Francesco Maselli e “Appuntamenti a Ischia” di Mattioli, entrambi del 1960, e molto altri film. In questi anni diventa amica di Totò e Fellini, forgia il carattere d’attrice e frequenta i caffè dei letterati e degli artisti. Lavora anche con Ettore Scola in “Se permettete parliamo di donne” con Vittorio Gassmann. Antonella cerca anche una diversa dimensione e trova conferma in autori di maggior spessore come Roberto Rossellini che la sceglie per “Amori di mezzo secolo” e Carlo Lizzani che la vuole in “Cronache di poveri amanti”.

Il successo all’estero

Intanto la giovane diva ha fatto le sue prove anche all’estero con Christian Jacque, Yves Allegret e Errol Flynn (l’incompiuto Guglielmo Tell) ed è Claude Chabrol a schiuderle le porte del giovane cinema francese con il bellissimo “A doppia mandata” nel ’59. L’anno dopo è al Festival di Venezia con “I delfini” di Francesco Maselli, ma a Parigi è ormai diventata di casa e vi tornerà spesso, amata da Claude Sautet regista di “Tre amici, le mogli…e affettuosamente le altre” e poi popolarissima dal ’92 fino al 2007 per la serie tv “Il commissario Cordier”.

Il 45 giri, l’esperienza come cantante e le foto su Playboy

Per tutti gli anni ’60 Lualdi in Italia passa da un set all’altro tra cui “Il disordine” di Franco Brusati e “Un caso di coscienza” di Giovanni Grimaldi. Poi dagli anni ’70 inizia a diradare le sue apparizioni sul grande schermo. Frequenta invece la redazione del settimanale “Sorrisi e canzoni” che si trova nello stesso stabile della casa discografica CAM per la quale incide un 45 giri “Il sogno”, con arrangiamenti e direzione d’orchestra di Stelvio Cipriani che diventa suo grande amico. La passione per la musica non la lascerà più con una fitta discografia che va di pari passo con qualche film scelto per passione o amicizia come “Una spina nel cuore” di Alberto Lattuada o “La bella società” di Gian Paolo Cugno, ultima sua apparizione nel 2009. Prima del distacco quasi totale dal mondo dello spettacolo, fa scalpore il servizio in cui appare senza veli sull’edizione italiana del magazine “Playboy” del 1979. Dagli anni ’80 si ritira dal cinema per dedicarsi al marito e ai figli. Torna sullo schermo negli anni’90 per la serie televisiva francese “Il commissario Cordier” e nel 2018 pubblica la sua autobiografia intitolata “Io Antonella amata da Franco”. Il 10 agosto del 2023 muore in ospedale all’età di 92 anni a seguito di una lunga malattia. Due giorni dopo è stato celebrato il suo funerale nella chiesa di Santa Chiara a Vigna Clara a Roma.

Vita privata e curiosità

Antonella Lualdi ha sposato il collega Franco Interlenghi nel 1955 ed è rimasta accanto all’uomo fino alla morte di lui nel 2015. La coppia ha avuto due figlie, Antonellina e Stella. Nell’autobiografia del 2018 si legge: “Io dirò sempre un grande ‘grazie alla scrittura di questo libro: il riandare con la memoria alla storia mia e di Franco in tutti i suoi aspetti è stata per me una vera catarsi. Mi ha alleggerita dall’oppressione in cui sono precipitata dopo la scomparsa di mio marito”. Riguardo alle curiosità, nel 2018 l’attrice è intervenuta con la sua voce nella canzone “Voyages Extraordinaires” di Alessandro Orlando Graiano, mentre nel 1954 è stata alla settima edizione del Festival di Cannes con il film “Cronache di poveri amanti” di Carlo Lizzani. Negli anni ha raccontato che cedette al futuro marito solo dopo un lungo corteggiamento. “Diede dei soldi a mia sorella che andò a comprarsi un gelato e arrivò il primo bacio” aveva detto Lualdi. Insieme al marito frequentava Federico Fellini e Giulietta Masina quando soggiornavano nella casa di Fregene. Totò l’avrebbe corteggiata in modo discreto, Alberto Sordi spesso le ha chiesto scherzando di sposarlo. La figlia Stella ha partecipato al film “Top Crack” del 1967 e Antonellina è diventata anche lei attrice oltre a essere la madre di Virginia Sanjust di Teulada, ex annunciatrice Rai e conduttrice.