Capelli biondi, viso d’angelo e una innata comicità che l’ha resa una delle attrici più amate della sua generazione. Il mondo del cinema piange Teri Garr, scomparsa martedì 29 ottobre all’età di 79 anni a causa di alcune complicazioni dovute alla sclerosi multipla diagnosticatale nel 1999, come ha spiegato la sua agente Heidi Schaeffer. Tanti i messaggi di cordoglio dei fan, ma anche quelli di amici e colleghi che hanno voluto dedicarle parole d’affetto e di stima. Tra questi Mel Brooks, che l’ha diretta in Frankenstein Junior nell’indimenticabile ruolo dell’assistente Inga: “Ci mancherà moltissimo”.
L’addio di Mel Brooks e di Hollywood
“Mi dispiace molto per la scomparsa di Teri Garr. Era così talentuosa e così divertente. Il suo umorismo e il suo spirito vivace hanno reso un piacere lavorare sul set di Frankenstein Junior. Il suo accento ‘tedesco’ ci ha fatto morire dal ridere! Ci mancherà moltissimo“, ha scritto Mel Brooks su X. Parole che rievocano quel personaggio di Inga che Teri Garr ha reso indimenticabile ed eterno: la candida e svampita assistente teutonica dello scienziato pazzo.
E pensare che proprio il 29 ottobre, giorno della sua morte, la pellicola è stata proiettata nelle sale cinematografiche per celebrarne il 50esimo anniversario. Una coincidenza infelice, o forse no: Teri Garr se n’è andata in un giorno importante, in fin dei conti.
Va da sé che il capolavoro di Mel Brooks non sia stato l’unico apice della sua carriera e lo dimostrano i tanti messaggi di cordoglio provenienti dalle file di Hollywood. Basti pensare all’attrice Lisa Kudrow, la Phoebe di Friends, che proprio nella celebre sitcom ha avuto modo di lavorare al suo fianco, conoscendo da vicino una donna che per lei è stata grande fonte di ispirazione: “Teri Garr è stata un genio della recitazione comica che è stata ed è una grande influenza per me e so di non essere la sola in questo. Mi sento così fortunata e grata di aver potuto lavorare con lei”, ha detto a People parlando della sua “mamma televisiva”.
Anche l’attore Michael Keaton, con cui ha lavorato nella commedia Mr. Mom, non ha potuto fare a meno di ricordare la collega e amica di una vita: “Questo è un giorno che temevo e sapevo sarebbe arrivato. Dimenticate quanto fosse fantastica come attrice e comica. Era una donna meravigliosa. Non solo era fantastico lavorare con lei, ma anche stare con lei”.
L’incredibile carriera di Teri Garr
Teri Garr aveva un volto difficile da dimenticare, proprio come la sua voce un po’ da bambina e lo sguardo intenso ed espressivo. Tutte caratteristiche che a nulla sarebbero valse se non fossero state accompagnate dal suo incedibile talento: Garr aveva una naturale comicità, spontanea, di quelle che non si possono imparare dai manuali di recitazione. Comica e divertente, ma anche drammatica e forte, spesso accanto a personaggi maschili “folli”.
Tra gli anni ’70 e ’80 è diventata una vera star ma già prima, la Teri bambina, aveva respirato l’aria del palcoscenico. Classe 1944, il padre era un artista di vaudeville e la madre era una Rockette, poi costumista alla morte del marito. La famiglia ha dovuto affrontare numerose difficoltà dopo la scomparsa dell’uomo, ma la madre di Teri non si è mai data per vinta: “Ha fatto studiare due bambini. Ho un fratello che è chirurgo, io sono qui e l’altro costruisce barche. Lei era nel guardaroba. Era una costumista allo studio. Diceva sempre, ‘Siamo ancora vivi…'”, aveva raccontato nel 2008 al Los Angeles Times.
Abbandonato il college per trasferirsi a New York, la giovane Teri ha studiato all’Actors Studio e al Lee Strasberg Theatre and Film Institute e i suoi primi lavori sono stati niente meno che sei film al fianco di Elvis Presley, tra cui il celebre Viva Las Vegas. Garr era una ballerina e almeno all’inizio sono state le sue doti da danzatrice a esser messe in mostra sul grande e piccolo schermo. Finché non si è stancata.
Passo dopo passo, sono arrivati i ruoli “parlati”. E mica ruoli a caso: nel 1974 ha lavorato nel thriller di Francis Ford Coppola The Conversation; nello stesso anno è arrivato il successo di Frankenstein Junior di Mel Brooks; tre anni dopo è stata la volta di Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg. Poi, nel 1982, ha recitato accanto a Dustin Hoffman in Tootsie per il quale ha ricevuto una nomination agli Oscar come miglior attrice protagonista.
L’elenco non si ferma certo qui. La carriera di Teri Garr vanta almeno un centinaio di film, senza contare tutte le partecipazioni a show e programmi televisivi negli USA.
La diagnosi di sclerosi multipla e le cause della morte
Poi tutto è cambiato. Nel 2002 l’attrice ha rivelato di aver ricevuto anni prima la diagnosi di sclerosi multipla, i cui sintomi aveva già cominciato a intravedere sul set di Tootsie, nel 1982. Ne ha parlato nel suo libro di memorie Speedbumps: Flooring It Through Hollywood: “La SM è una malattia subdola. Come alcuni dei miei fidanzati, ha la tendenza a presentarsi nei momenti più imbarazzanti e poi a scomparire del tutto. Ci sono voluti più di 20 anni perché i dottori capissero cosa non andava. A volte menzionavano la SM, ma tutti gli esami risultavano negativi. Poi i sintomi svanivano e me ne dimenticavo, in un certo senso”.
Il 2006 è stato un altro punto di svolta per la Garr che, a causa di un aneurisma cerebrale, è stata in coma per diversi giorni perdendo le sue capacità motorie e di linguaggio. Capacità che, con tanto lavoro e fatica, ha almeno parzialmente recuperato.
Diventata ambasciatrice della National Multiple Sclerosis Society e presidente nazionale del programma Women Against MS della Society, Teri Garr si è ritirata dalle scene nel 2011, scegliendo di dedicarsi totalmente a progetti e campagne di informazione e sensibilizzazione sulla sclerosi multipla.
Il legame con la figlia Molly O’Neill
Teri Garr ha amato profondamente il suo lavoro, ma nel suo cuore un enorme spazio è sempre stato riservato per la figlia Molly O’Neill. Nata nel 1993, nello stesso anno l’attrice ha deciso di adottarla insieme al marito, John O’Neill. Il matrimonio non è durato granché (solo tre anni), ma l’amore per Molly, quello è durato fino all’ultimo giorno.
L’adorata figlia le è rimasta sempre accanto, specialmente dopo l’infausta diagnosi e sostenendola nel difficile percorso di una malattia che, purtroppo, non lascia scampo. “Le mie amicizie e relazioni d’affari potrebbero essere state imperfette, ma la cosa più importante era che John, Molly e io eravamo una famiglia. La mia vita con loro valeva tutto”, ha scritto nelle sue memorie. John O’Neill, l’ex marito, aveva raccontato in un’intervista “Se mai Teri si sentisse giù, Molly è lì per sollevarle il morale”, descrivendola Molly come “la bambina più meravigliosa del mondo”.