Stefano Tacconi a Verissimo senza stampelle: “Sono tornato a camminare”

L'ex calciatore di nuovo nel programma di Silvia Toffanin per aggiornare tutti sulle sue condizioni di salute dopo l’emorragia cerebrale che ha cambiato la sua vita

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Antonella Latilla

Giornalista, esperta di tv e lifestyle

Giornalista curiosa e determinata. Scrittura, lettura e cronaca rosa sono il suo pane quotidiano. Collabora principalmente con portali di gossip e tv.

Migliorano le condizioni di salute di Stefano Tacconi. L’ex portiere della Juventus e della Nazionale italiana è stato colpito da un’emorragia cerebrale nel 2022 e da allora la sua vita è stata stravolta. È finito in coma, è stato operato più volte e si è sottoposto ad una lunga riabilitazione. Oggi l’ex calciatore ha ripreso a camminare: si è presentato a Verissimo senza stampelle, a differenza delle precedenti volte quando, ospite di Silvia Toffanin, non ha nascosto le sue difficoltà motorie.

Stefano Tacconi è tornato a camminare dopo la malattia

“Mi sono svegliato una mattina e ho detto ‘via la carrozzina, via le stampelle’, impegnandomi per ricominciare a camminare“, ha raccontato a Verissimo Stefano Tacconi, che ha anche mostrato in trasmissione un video di una sua seduta tipo di riabilitazione. “È dura. Da sportivo ero abituato agli sforzi, ma faccio veramente fatica”, ha aggiunto.

E poi ancora: “Sto meglio, anche se ancora non è la vita di prima, una gamba non mi funziona ancora bene. A febbraio vediamo se mi opererò, deve sciogliersi una vena che è chiusa in tre punti. Non mi ricordo quando è arrivata la trombosi, forse durante il coma. Valuteremo insieme ai dottori la cosa migliore da fare”.

Stefano Tacconi è riuscito ad andare avanti grazie al prezioso contributo della sua famiglia: la moglie Laura Speranza e i quattro figli Andrea, Alberto, Virginia, Vittoria. “Mia moglie e mio figlio Andrea sono i miei badanti. Non fumo e non bevo più. La riabilitazione fa male, ma combatto”, ha confessato a Silvia Toffanin.

“Quando vedi le altre persone che sono lì, e che stanno peggio di te, ti rendi veramente conto che l’hai scampata bella. In ospedale riguardavo le vecchie partite della Juventus, mi davano la carica. Fare il portiere è un mestiere stressante, se sbagli ti fischiano in 80-90 mila. Meno male che in carriera sono stato spesso bravo, rivedermi tra i pali mi ha aiutato”.

Stefano Tacconi ha inoltre svelato quello che è il suo desiderio più grande: “Una vacanza insieme alla mia famiglia, ho voglia di ‘evadere’ e tornare alla normalità”.

Stefano Tacconi e l’emorragia cerebrale che ha cambiato tutto

Stefano Tacconi, 66 anni, è stato letteralmente salvato dal figlio Andrea. Il ragazzo stava accompagnando il padre ad Asti, ad un evento, quando l’ex calciatore si è sentito male. “I primi mesi sono stati devastanti. Stavamo andando ad una fiera ad Asti, avevamo un appuntamento, ma io l’ho visto strano e aveva mal di testa, pensavo fosse un normale mal di testa”, aveva spiegato Andrea in una precedente intervista a Verissimo.

“Quando siamo arrivati, scendendo dall’auto è crollato a terra, era già in coma, io l’ho preso al volo. Aveva delle convulsioni, si era irrigidito e respirava male, per qualche secondo non respirava proprio; quindi, l’ho girato su un fianco e ha ripreso a respirare. Non capivo nulla”.

La moglie di Tacconi, Laura Speranza, aveva invece raccontato del difficile post operatorio del marito: “Aveva delle allucinazioni devastanti. Vedeva serpenti, cavalli e acqua che scendeva dai soffitti. È stato terribile. Ma anche lì ha avuto la forza di combattere questa cosa”.