Sophie Codegoni, divieto di avvicinamento per l’ex Basciano: i motivi e cos’è successo

Basciano potrebbe ottenere definitivamente il divieto di avvicinamento a Sophie Codegoni e quel che lo preoccupa è perdere la figlia

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Francesca Secci

Giornalista

Sarda, ma anche molto umbra. Giornalista pubblicista, sogno di una vita, da maggio 2023, scrive soprattutto di argomenti che riguardano l’attualità.

Pubblicato: 1 Marzo 2025 08:03

Il Tribunale del Riesame di Milano ha deciso di mettere un freno alla vicenda esplosiva tra Alessandro Basciano e Sophie Codegoni, imponendo al DJ il divieto di avvicinarsi alla sua ex compagna a meno di 500 metri.

Un provvedimento che arriva dopo l’ennesimo capitolo giudiziario di questa storia ad alta tensione: la Procura aveva infatti chiesto gli arresti domiciliari per l’ex gieffino, accusato di comportamenti molesti nei confronti dell’influencer. Arrestato a novembre, Basciano era finito dietro le sbarre per meno di due giorni, giusto il tempo di scatenare il dibattito tra sostenitori e detrattori di questa travagliata relazione.

Basciano, quel braccialetto che potrebbe pesare come un macigno

Il divieto imposto dal Riesame, per ora, è solo sulla carta. La difesa di Alessandro Basciano ha ancora un asso nella manica: dieci giorni per presentare ricorso in Cassazione e cercare di ribaltare la situazione. Se il provvedimento diventasse definitivo, il DJ dovrà convivere con un fedele compagno di viaggio: un braccialetto elettronico pronto a segnalare ogni passo falso, abbinato a quello della Codegoni per garantire che i due non si incrocino mai più. Se si avvicina troppo, parte l’allarme direttamente nella centrale operativa delle forze dell’ordine.

E non finisce qui. Il divieto di avvicinamento non riguarda solo la ex, ma anche la loro bambina. Nessun contatto, neanche un messaggio, se si trova con la madre. Un taglio netto che il Riesame ha voluto tracciare senza margine di interpretazione. Il dispositivo elettronico non è un optional: se rifiuta di indossarlo o ci fossero problemi tecnici, per lui scatterebbero subito i domiciliari.

Il messaggio di Alessandro Basciano alla figlia Céline

Se c’è una cosa che Alessandro Basciano sa fare bene, è far sentire la sua voce. E quando non può farlo in tribunale, ci pensa Instagram. Tra una storia e l’altra, il dj ha pubblicato una sorta di lettera dedicata alla figlia Céline, con parole che trasudano rabbia, dolore e un pizzico di voglia di redenzione.

“21 novembre 2024…l’inferno o forse, perché non vi è mai limite al peggio… e questo ricordatevelo!!!”, ha scritto nelle sue storie. Basciano parla di un legame indissolubile con la figlia, di una connessione che resiste al tempo e alla separazione, anche se quei pochi momenti insieme gli sembrano briciole. “Forse quelle poche volte che papà ti vede fa tanta fatica a farsi conoscere e farti abituare a lui… ma il nostro sangue scorre nelle vene e basta qualche ora per diventare inseparabili”.

Il post si trasforma poi in una sorta di manifesto personale, dove Basciano attacca senza mezzi termini il sistema, la società e chi, secondo lui, ha voluto dipingerlo come il cattivo della situazione. “Forse sarò un sognatore, uno che crede ancora nell’impossibile… dove oggi non vi sono limiti, dove il rispetto viene scambiato per controllo, dove i valori vengono calpestati dal Dio denaro e dal Dio potere”.

E ancora, il rimpianto per non aver potuto battezzare sua figlia, il rancore per essere stato privato della libertà, il disprezzo per il chiacchiericcio mediatico. Ma su una cosa non ha dubbi: non si arrenderà. “Lotterò fino all’ultimo mio giorno con una forza che chiunque ha provato e proverà a tirarmi giù si farà male, molto male”, scrive, chiudendo con una promessa: essere sempre il miglior padre possibile per Céline. E, si spera, anche una persona migliore.