Robbie Williams dimagrito 12 chili: il cantante soffre di dismorfia

Impressionante trasformazione dell'ex leader dei Take That, affetto da una malattia che ha cambiato per sempre la sua vita

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Antonella Latilla

Giornalista, esperta di tv e lifestyle

Giornalista curiosa e determinata. Scrittura, lettura e cronaca rosa sono il suo pane quotidiano. Collabora principalmente con portali di gossip e tv.

Robbie Williams ha parlato per la prima volta della malattia di cui soffre da quando era adolescente: la dismorfia. L’artista britannico ha condiviso su Instagram alcune foto in cui mostra la sua nuova immagine: il 49enne ha perso oltre 12 chili. È praticamente un’altra persona dai tempi in cui è diventato popolare con i Take That.

Robbie Williams dimagrito più di 12 chili: la confessione

“Sull’immagine che ho del mio corpo e del disprezzo che provo per me stesso potrei scrivere un libro”, ha scritto Robbie Williams su Instagram. Il post in questione conteneva un disegno di due figure stilizzate con scritto sopra: “Il mio peso ideale è che le persone si preoccupano per me”. La popstar ha perso negli ultimi mesi ben 12 chili, ma non è ancora soddisfatto dei risultati ottenuti.

“In questo momento sono magro… ma dentro di me penso così: ‘Sei dannatamente fantastico Rob, sei riuscito a diventare magro, ma ora sei vecchio, congratulazioni, ben fatto’. La lotta è reale, la tristezza scioccante. Ci convivo da tutta la vita. E non diminuirà: che cosa è cambiato in noi, che rende l’accettazione di sé e l’amor proprio così difficili da sembrare impossibili? Non sto cercando complimenti. Condivido per una sorta di liberazione, immagino. E se qualcun altro si riconosce nelle parole che ho scritto forse aiuterà entrambi”.

A tal proposito Robbie Williams sta pensando di ricorrere alla chirurgia estetica, come confessato al The Sun: “Tutti vedono solo la chirurgia plastica sbagliata, come fosse cattiva e dicono ‘Dio no, non farlo’. Ma nessuno vede la buona chirurgia plastica perché se fatta bene non si nota”, ha spiegato l’artista. Poi ha continuato: “La maggior parte delle persone nel mio settore si è sottoposta a interventi di un’ottima chirurgia plastica e nessuno lo sa”.

La dismorfia: che cos’è la mattia di cui soffre Robbie Williams

“È puro odio per se stessi. La bruttezza di sentirsi brutti. Sono dismorfico. Forse potete capire cosa vede la mia mente. O forse no. Ad ogni modo, è un fottuto disastro”, così Robbie Williams ha definito la dismorfia, la patologia che da tempo lo perseguita. La dismorfia, nota anche con il nome di dismorfismo corporeo, è una condizione psicologica per cui i pazienti si fissano su una caratteristica o su più caratteristiche del proprio aspetto esteriore, notando imperfezioni o difetti che per altre persone appaiono minimi o inesistenti.

La dismorfia può colpire chiunque ma è più frequente negli adolescenti e nei giovani. È importante comprendere che non si tratta di vanità: il dismorfismo corporeo è una malattia mentale che fa sì che il malato percepisca se stesso come imperfetto esagerando dei piccoli dettagli. Può essere una condizione angosciante, che causa ulteriori problemi di salute come ansia e depressione.

La dismorfia: quali sono le cause, i sintomi e le cure

Il dismorfismo corporeo è causato da uno o da una combinazione di fattori quali: genetica, chimica cerebrale, ambiente in cui si cresce, esperienze di vita. Avere consanguinei affetti da dismorfia fa aumentare le probabilità di sviluppare la condizione, così come la presenza di un altro disturbo psichiatrico, come la depressione o l’ansia, o determinati tratti della personalità, come il perfezionismo. Anche le esperienze negative della vita, come il bullismo, l’essere presi in giro, gli abusi e i traumi, nonché le pressioni o le aspettative relative alla bellezza da parte della società possono scatenare la dismorfia.

Tra i sintomi tipici della dismorfia: confrontare spesso il proprio aspetto con quello degli altri; preoccuparsi eccessivamente di una parte specifica del proprio corpo; fare di tutto per coprire quelle che vengono viste come delle imperfezioni; pensare che gli altri stiano giudicando o deridendo il proprio aspetto; evitare situazioni sociali; cercare continue rassicurazioni da parte degli altri sul proprio aspetto; stressare la propria pelle. Tra l’altro la dismorfia può portare ad altre patologie serie quali: ansia, disturbi dell’umore, depressione, disturbi alimentari, abuso di sostanze.

Come si cura la dismorfia? Nella maggior parte dei casi questa malattia viene scambiata come banale vanità. Quando si capisce la gravità della situazione è bene rivolgersi ad un medico di fiducia che può suggerire una terapia cognitivo comportamentale se i sintomi sono lievi. In caso di un quadro più complicato non sono da escludere farmaci antidepressivi.