Quasi trentacinque anni dopo Dirty Dancing, Jennifer Grey sta provando a lasciare quell’angolo che l’ha resa celebre: il ruolo di Baby, l’iconica frase “Nessuno mette Baby in un angolo”, ma soprattutto la chirurgia che, a suo dire, le ha rovinato la carriera e le ha quasi fatto smarrire la sua identità. In una lunga intervista, l’attrice ha provato ad aprirsi e a raccontare la verità sulla sua assenza dalle scene.
Jennifer Grey parla della rinoplastica
“Sto provando a lasciare l’angolo in cui mi sono nascosta“. Ed è così che la metafora del film storico, che l’ha fatta diventare una star mondiale, conosciuta e amata in tuto il mondo, l’ha accompagnata anche oltre, durante la sua vita. “Come sono arrivata fin qui? La mia storia non è stata eccezionale, ma non è del tutto vero”. Nel corso dell’intervista a People, la Grey si è messa a nudo: soprattutto, ha mostrato cosa di sé l’ha fatta smarrire. Una scelta del passato che ha influenzato tutto il suo futuro a Hollywood e non solo, e in negativo.
“Ho speso così tante energie cercando di capire cosa ho sbagliato, perché sono stata bandita. Ma, alla fine, mi sono bandita da sola“. L’attrice – e scrittrice – ha spiegato come mai alla fine la sua carriera, oltre Dirty Dancing, non è stata stellare. In concomitanza con l’uscita del suo libro di memorie, Out of the Corner, previsto in libreria dal 3 maggio, che riprende proprio la frase di Dirty Dancing, la Grey ha affrontato varie tematiche, tra cui la bellezza e l’etica sul lavoro.
Tutto è iniziato alla fine degli anni ’80, quando ha deciso di sottoporsi a un intervento di rinoplastica. “La prima volta che sono uscita in pubblico, mi sembrava di essere completamente invisibile, da un giorno all’altro. Agli occhi del mondo non ero più la stessa”. Ha raccontato che persino Michael Douglas non l’ha riconosciuta più sul red carpet. “Ero molto arrabbiata con mia madre per avermi sempre detto che dovevo rifarmi il naso“.
La ricerca di se stessa e l’ideale di bellezza tanto agognato
“Voglio solo capire chi sono ora“. A lungo, la Grey ha ricercato la bellezza, anche e soprattutto sostenuta dalla madre. “Mi ha amata, lo ha sempre fatto”. Non ha messo in discussione il loro legame, quanto la spinta a rifarsi il naso, che non potrà mai dimenticare. Dopo l’intervento, Jennifer ha pensato che era abbastanza brava e che non avrebbe dovuto farlo. “Sono abbastanza bella“. Ma ormai era tardi per tornare indietro, troppo.
L’ideale di bellezza è anche stato un po’ promosso proprio per agevolare la sua carriera di attrice, che, tuttavia, dopo quella decisione, non decollò affatto. Invisibile e tormentata dal pentimento, la Grey ha ammesso che la rinoplastica l’ha rovinata. Non solo la carriera, ma anche tutti quegli anni che avrebbero potuto essere felici, distanti dal rimorso.
Dalla storia della Grey, abbiamo molto da imparare: rincorrere la “presunta” perfezione, alla fine, può costare caro. Può persino mettere in discussione la carriera, l’identità. Oggi, Jennifer vuole solo conoscere se stessa. Stare bene. Soprattutto, amarsi un po’ di più.