Renato Pozzetto, 84 anni e un amore indimenticabile. Il ricordo della moglie Brunella

Il grande amore di Renato Pozzetto, che il 14 luglio compie 84 anni, per la moglie Brunella Gubler

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Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

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È il 14 luglio 1940 quando, esattamente 84 anni fa, a Laveno, piccolo comune lombardo sul lago di Varese, nasce Renato Pozzetto. Un ragazzo come tanti, destinato a diventare un uomo come pochi. Studente all’istituto tecnico di Milano – compagno di banco di colui che sarebbe diventato noto come Cochi -, prova a fare il geometra ma capisce ben presto che il suo posto è sul palco. Voce tra le più brillanti del cabaret all’italiana, Pozzetto nasconde anche un lato romantico, che si è riversato nel grande amore per la moglie Brunella Gubler.

Renato Pozzetto e Brunella Gubler, 40 anni d’amore

Avevano solo 16 anni quando Renato Pozzetto e quella che ne sarebbe diventata la moglie Brunella Gubler si conobbero. Due adolescenti parte della stessa compagnia, a trascorrere le serate sulle rive del Lago Maggiore. Ma il loro non fu un amore adolescenziale. Convolati a nozze nel 1967, i due non si sono più lasciati, insieme finché morte non vi separi. La loro unione ha dato frutto a due figli, il primogenito Giacomo e la minore Francesca, che li hanno resi nonni di cinque vivaci nipotini.

Di Brunella si conosce poco. Compagna di un uomo nato per lo show, non ha mai subito il fascino dei riflettori. Non ha mai sognato una vita diversa, una vita da vip. Ha preferito restare nella sua Milano, accanto alla famiglia e all’adorata mamma. Non è mai stata vista sul set e solo di rado accompagnava Renato alle occasioni pubbliche. Una donna, aveva raccontato lo stesso Pozzetto, “molto spiritosa e intelligente”.

Ma con qualche lato oscuro, come tutti. Gubler era una fumatrice accanita, il che ha portato Renato a fare da testimonial a numerose compagne di sensibilizzazione contro il fumo, e da tempo era in cura per la depressione. È morta nel 2009, a 69 anni. La famiglia non ha mai rivelato le cause della morte, seppur al tempo i giornali parlarono di un male improvviso, un ictus o un infarto.

Renato e il ricordo della moglie: “Avrei potuto darle di più”

A Brunella, Pozzetto si è ispirato per dare intensità al personaggio da lui interpretato nel film Lei mi parla ancora, diretto da Pupi Avati. Il racconto di una storia d’amore lunga 65 anni. “Quando sono andato a trovarlo mi ha raccontato piangendo il momento in cui l’ha perduta. Ho capito che avrebbe fatto benissimo questo ruolo” aveva raccontato il regista.

E dell’amata moglie l’attore ha parlato anche nel suo recente libro autobiografico, Ne uccide più la gola che la sciarpa, edito nel 2023. Presentando il libro in un’intervista al Corriere della Sera, Pozzetto sulla moglie aveva confidato: “è stata la persona della quale mi sono innamorato ed è stato un amore lungo una intera vita. Ha allevato i nostri figli, Giacomo e Francesca, sacrificandosi, dedicando pazienza e speranza anche a me”.

Una dolcissima dichiarazione d’amore, velata di un agrodolce rimpianto: “Dotata di senso dell’umorismo, rideva mentre provavamo i nostri testi, a casa. Penso a lei in continuazione. E talvolta penso che avrei potuto fare meglio, darle di più”.