È scomparso improvvisamente a 77 anni Paolo Sottocorona, lo storico meteorologo di La7, una presenza costante e rassicurante per milioni di telespettatori. La notizia, arrivata poche ore dopo la sua ultima apparizione in diretta, ha profondamente commosso il mondo del giornalismo televisivo e chi, per oltre vent’anni, aveva imparato a considerarlo una voce amica delle mattine italiane.
Sottocorona aveva trasformato il momento delle previsioni in un appuntamento quotidiano di fiducia, più simile a una chiacchierata che a un bollettino. Il suo spazio, Omnibus Meteo, era tra i più seguiti della rete, dove parlava del tempo come di una storia da condividere con tutti, prendendo per mano il pubblico anche nei momenti più delicati delle emergenze climatiche.
Le cause della morte
Le circostanze del decesso non sono ancora state rese note. Ciò che colpisce, però, è la rapidità con cui è accaduto: poche ore dopo la sua ultima diretta, Paolo Sottocorona se n’è andato in silenzio, lasciando un grande vuoto in chi lo conosceva e lo seguiva ogni mattina. Resta il ricordo di un uomo colto, discreto e appassionato, che ha continuato a lavorare con impegno e amore fino all’ultimo giorno.
Sentito da Corriere della Sera, Enrico Mentana ha raccontato: “Era una persona ironica, non pomposa, avrebbe sbuffato dopo aver letto le parole che giustamente oggi gli vengono abbondantemente riservate”.
Ogni mattina, alle cinque, era già in piedi per prepararsi alla diretta delle 7,30. Un’abitudine che racconta molto della sua dedizione e del rispetto con cui affrontava il suo lavoro. Nelle sue previsioni non c’era solo la precisione del meteorologo, ma anche la gentilezza di chi sapeva spiegare le cose con una chiarezza disarmante.
Il giorno prima della sua morte, dopo aver concluso l’aggiornamento meteo, aveva letto in diretta una poesia su Gaza, inviata da una telespettatrice. Un gesto profondamente umano, che oggi assume il valore di un addio pieno di sensibilità che in molti gli riconoscevano e che si percepisce dai tanti omaggi arrivati poche ore dalla sua scomparsa.
La notizia della sua scomparsa ha commosso colleghi, amici e spettatori. Tra i tanti messaggi di affetto, non poteva mancare quello di Enrico Mentana, direttore del TGLa7 e suo grande amico. Su Instagram ha scritto parole piene di nostalgia: “Paolo è rimasto proprio come quando lo conobbi quasi quarant’anni fa in Rai. Una grande passione per il suo lavoro, per i viaggi e le moto che continuava a guidare come un ragazzino. Oggi sbufferebbe leggendo e sentendo le cose che stiamo dicendo di lui. Stamattina per la prima volta non lo rivedremo, con le sue carte satellitari e le foto dei telespettatori. La sua scrivania resterà sua”.
Chi era Paolo Sottocorona
Nato a Firenze il 17 dicembre 1947, Sottocorona aveva iniziato la sua carriera nel Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare nel 1972. La passione per la divulgazione lo aveva poi portato in televisione: nel 1986 il debutto su Rai1 con Uno Mattina, dove il suo modo di comunicare conquista subito il pubblico.
Nel 2002 arriva su La7, diventando uno dei volti più amati dell’emittente. Con programmi come Tempo al tempo e libri divulgativi come Cosa sanno le nuvole? si era fatto conoscere davvero da tutti, mettendo davanti la persona al professionista che era. Per molti spettatori era semplicemente nonno Paolo, proprio come uno di famiglia.