Michele Bravi torna sul palco e si commuove parlando dei mesi difficili

Michele Bravi torna sul palco dopo il dramma e si commuove

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Valentina Vanzini

Content Editor e Lifestyle Specialist

Cacciatrice di storie, esperta di lifestyle e curiosa per natura. Scrivo con e per le donne. Autrice del bestseller Mia suocera è un mostro.

Pubblicato: 20 Ottobre 2019 09:44

Michele Bravi torna sul palco dopo quasi un anno di silenzio e si commuove parlando dei mesi difficili vissuti in seguito al terribile incidente in cui è stato coinvolto e dove ha perso la vita una 58enne. Quattro concerti – già sold out – al Teatro San Babila di Milano, per torna a guardare con fiducia al futuro dopo aver attraversato l’inferno.

Lo scorso maggio, Michele era stato ospite, per un brevissimo duetto, del concerto di Chiara Galiazzo. Questa volta l’artista è tornato a esibirsi per il suo pubblico, senza nascondere fragilità e paure, ma soprattutto lasciandosi andare alla commozione.

“Ho riflettuto molto in questi giorni sulla prima parola per iniziare tutto – ha detto Michele sul palco -, la prima parola per ricominciare, la prima parola da dire in questo concerto. Così mi è venuta in mente la parola: nebbia. Quando si pensa alla nebbia subito tutti reagiscono come fosse un qualcosa di negativo. Invece a casa mia c’è una cosa che si diceva ai bambini – ha aggiunto -: ‘La nebbia è come avere un foglio di carta bianca, davanti agli occhi, a quel punto puoi disegnare tutto quello che vuoi un albero, una collina e aggiungere cose che non esistono’. Si può aggiungere l’irreale al reale. Così la vita mi ha insegnato a immaginare”.

Accompagnato al pianoforte da Andrea Manzoni, Michele si è esibito sulle note di 14 canzoni. Fra i brani più emozionanti Quando un desiderio cade, che ha aperto il live, una cover di Nessuno vuole essere Robin di Cesare Cremonini e un inedito. Si tratta di La vita breve dei coriandoli, una canzone molto importante per Bravi, tanto che il cantante si è interrotto a causa dell’emozione durante la sua esecuzione. “È la prima volta che la canto fuori da casa mia” ha confessato.

“Avevo paura di presentare questo concerto e creare la scaletta perché egoisticamente avevo pura di non riconoscermi – ha svelato Michele al pubblico -. Quante paranoie mi sono fatto! Poi mi sono detto una cosa, normalmente c’è una sorta di reazione negativa quando qualcuno dice che si cantano canzoni d’amore e io le canto. Una mia amica tanto tempo fa mi aveva suggerito un disco dal titolo ‘Ho un problema con quella parola’. Io se dovessi fare un disco oggi lo intitolerei ‘Io ho un problema, quando la parola amore non c’è’. L’amore si manifesta in mille forme e ci circonda per imparare a riconoscerlo, perciò guardatelo bene negli occhi”.

“Poco tempo fa facendo zapping, ho ascoltato con attenzione una riflessione di una delle attrici che amo di più, Lella Costa, sulla grammatica italiana – ha rivelato al pubblico Michele Bravi -. C’è un modo irrazionale di vivere il tempo della grammatica: nel modo indicativo c’è il futuro semplice e anteriore, ci sono in sacco di forme per il passato e e c’è un solo modo per vivere il presente ed uno è sufficiente, ci basta’. Spero che questo possa essere il futuro e il ritorno al passato”.

Lo scorso novembre Bravi era rimasto coinvolto in un incidente in cui aveva perso la vita una donna che viaggiava su una moto. Nel corso delle indagini era stata richiesta una consulenza cinematiche per ricostruire al meglio la dinamica e l’udienza preliminare sarà il prossimo 5 dicembre. La Procura di Milano ha richiesto per il cantante il rinvio a giudizio con l’accusa di omicidio stradale.