Marianne Faithfull è morta, chi era la fidanzata di Mick Jagger tra sregolatezza e rinascita

Addio a Marianne Faithfull, morta a 78 anni dopo una vita intensa e controversa: gli anni del rock, dei Rolling Stones e della rinascita

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Giorgia Prina

Lifestyle Specialist

Web Content Creator e Internet addicted che ama la complessità del reale. La passione più grande? Sciogliere matasse con occhio critico e ironia.

Pubblicato: 30 Gennaio 2025 22:33

“È la fine del giorno / Siedo e guardo i bambini giocare / vedo facce sorridenti / ma non la mia”, così cantava Marianne Faithfull nella canzone, struggente e resistente alle intemperie del tempo che logora la memoria, As Tears Go By. Eppure ci sono testi che rimangono, si aggrappano a qualcosa nella nostra mente, un ricordo, una sensazione, e vi imprimono con la forza che solo note splendide ed evocative possono avere. È morta a 78 anni, il 30 gennaio 2024, Marianne Faithfull, dopo aver vissuto una vita intensa, controversa, a suo modo iconica. Non la dimenticherà mai lo storico e famosissimo compagno, Mick Jagger, che l’ha salutata, nel giorno della sua scomparsa, con poche ma sentite parole: “Era una meravigliosa amica, una splendida cantante e una grande attrice”.

Chi era Marianne Faithfull, gli anni del successo

Impossibile non notarla, Marianne Faithfull aveva quell’aria raffinata da ragazza della “Londra bene”, e la voce graffiante capace di toccare l’anima e il cuore. Era nata, il 29 dicembre 1945, in uno dei quartieri più belli e altolocati della città, Hampstead. Una zona invidiata, ma perfetta, socialmente parlando, per il padre e la madre della ragazza. Lui, Robert Glynn Faithfull, maggiore dell’esercito e insegnante di letteratura italiana al collage, lei, Eva von Sacher-Masoch, nome altisonante della baronessa viennese. 

Visse, probabilmente, un’infanzia serena, tra corsi e la cura dei genitori. Cambiò tutto prestissimo. D’altronde, l’abbiamo detto, Marianne non passava inosservata. L’aspetto posato, i lunghi capelli biondi, i vestiti in ordine, ma, soprattutto, quella voce, caratteristica e profonda. A soli 17 anni l’offerta di una vita. Frequentava i circoli bohemien di Londra, quando Andrew Loog Oldham, manager eclettico, stravagante e geniale dei Rolling Stones, la notò a una festa.

Fu proprio su intuizione di Oldham che Mick Jagger e Keith Richards scrissero insieme As Tears Go By, primo grande e indimenticabile successo della Faithfull. Un testo che lascia l’amaro in bocca e la lacrima in bilico sulle ciglia. Una canzone che diventò in breve tempo una vera e propria hit in Gran Bretagna e oltreoceano. Da quel momento la sua vita venne lanciata verso il successo. Ha conquistato un posto eterno nel cuore della scena musicale della Swinging London, condividendola con esponenti più famosi, come Beatles e Who.

Vita privata e l’orlo dell’abisso con Mick Jagger

Con il successo venne anche un matrimonio, quello a soli 18 anni con John Dunbar. con l’uomo, un commerciante d’arte, durò pochissimo, appena qualche mese, ma i due ebbero un figlio. Ma la fine della loro relazione segnò l’inizio di quella con il frontman dei Rolling Stones, Mick Jagger. Marianne venne spesso definita la “musa” della band. Effettivamente la sua presenza sembra aver ispirato la scrittura di canzoni iconiche della band come You Can’t Always Get What You Want. Una vita “rock n roll”, quella della sofisticata ragazza di Hampstead, che arrivò più volte a toccare l’abisso. Nel 1967 partecipò al Festival di Sanremo cantando il brano C’è chi spera in coppia con Riki Maiocchi.

L’apparenza di amore e successo della coppia nascondeva una realtà difficile e controversa. Eccessi, droghe, sregolatezza, Marianne e Mick insieme erano una bomba pronta a esplodere: giovani, talentosi e incontenibili. Marianne iniziò ad abusare di sostanza stupefacenti, di eroina soprattutto, che la portò all’allontanamento forzato del figlio a numerosi arresti e, infine, ad alcuni tentativi di suicidio.  La storia con Mick Jagger finì nel 1970. Tra i due si mantenne un’amicizia e una connessione profonda. Sono del cantante le parole più commoventi dopo la scomparsa di Marianne: “Sono così addolorato nell’apprendere della morte di Marianne Faithfull – ha condiviso sul proprio canale Instagram – È stata una parte così importante della mia vita per così tanto tempo. Era una meravigliosa amica, una splendida cantante e una grande attrice. La ricorderò sempre”.

La rinascita

La fine della storia con Mick Jagger segnò anche una lenta ma inarrestabile, e (all’apparenza) definitiva uscita dalle scene musicali e televisive per Marianne Faithfull. Toccò il fondo quando si trovò a vivere per strada. Poi però Marianne tornò. Lo fece dopo anni di lotta contro la dipendenza, contro chi la dava per persa. Fu nel 1979 che Marianne Faithfull tornò al successo con l’album Broken English, dalle atmosfere psichedeliche. Un album di rinascita, con il timbro che l’aveva resa famosa e con tutte le caratteristiche di brani moderni e maturi.

Da allora nuovi successi l’hanno accompagnata, nuove collaborazioni nuova energia. Marianne Faithfull ha vissuto mille vite. Dai dolori e le difficoltà ai successi, non ha mai mancato di tornare aggrappandosi all’unica certezza che le è sempre rimasta: la musica.