Marianne Faithfull, icona della Swinging London

Icona degli anni '60 e musa ispiratrice dei Rolling Stones, conosciuta per la sua voce unica e il suo spirito ribelle, ha vissuto una vita intensa e controversa

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Sonia Surico

Content Editor e Storyteller

Laureata in Scienze della Comunicazione e con un Master in Seo Copywriting. Per lei, scrivere è un viaggio che unisce emozioni e conoscenza.

La vita di Marianne Faithfull è un racconto che sembra uscito dalle pagine di un romanzo di ribellione e redenzione. Fu Mick Jagger a rimanere affascinato dalla sua bellezza selvaggia e dal suo talento grezzo, dando il via a un legame intenso e tumultuoso, un cocktail esplosivo di amore, musica e trasgressione.

Con la sua presenza affascinante e la sua voce unica, Marianne ha conquistato un posto nel cuore della scena musicale della Swinging London, rubando la ribalta accanto a giganti come i Beatles e gli Who.

Ha vissuto la sua vita sopra le righe, sfidando i confini del possibile in mezzo a una serie di eventi controversi che l’hanno portata sull’orlo dell’abisso.

Oggi è una donna completamente rinata. È riuscita a fuggire dall’inferno e a risorgere dalle proprie ceneri. Ripercorriamo insieme la vita turbolenta di Marianne Faithfull, la musa ispiratrice dei leggendari Rolling Stones.

Chi è Marianne Faithfull

Marianne Evelyn Gabrielle Faithfull, nacque a Londra il 29 dicembre 1946. Nel 1964, si trovò al centro di un vortice musicale che avrebbe cambiato per sempre la sua vita. Fu notata, infatti, da Andrew Loog Oldham, l’acuto e geniale manager dei Rolling Stones, che intravide in lei una stella promettente.

Fu proprio Oldham a dare vita al suo primo grande successo, “As Tears Go By“, una canzone scritta insieme a Mick Jagger e Keith Richards. La melodia dolceamara del brano conquistò in breve tempo il cuore del pubblico, diventando una hit sia in Gran Bretagna, sia negli Stati Uniti.

Ma la vita di Marianne non era solo musica. Nel 1965, a soli 18 anni, sposò John Dunbar, un commerciante d’arte, e divenne madre. Tuttavia, il matrimonio durò solo pochi mesi.

Gli anni ’60 furono un periodo di intensa trasformazione e segnarono l’inizio della sua relazione con Mick Jagger, una connessione che avrebbe avuto un impatto profondo sulla sua vita personale e artistica. Ma fu anche il periodo in cui iniziò ad abusare di sostanze stupefacenti, un viaggio oscuro che avrebbe portato a momenti di grande turbamento.

Marianne Faithfull attraversò un tunnel buio e tortuoso negli anni ’70, dopo l’allontanamento forzato da suo figlio. I numerosi tentativi di suicidio e gli arresti ripetuti segnarono il suo tragico percorso, mentre era intrappolata in una tempesta senza fine. Lottava con dipendenze devastanti e l’anoressia, mentre la sua presenza luminosa sfumava di giorno in giorno dalle scene televisive e dai palcoscenici.

Conobbe l’oscurità più profonda quando cominciò a vivere per strada, rischiando persino di perdere la voce per via delle gravi laringiti dovuto all’abuso di droga.

Marianne trovò un barlume di luce dopo il matrimonio con Ben Brierly, membro della band punk The Vibrators, e si rifugiò nuovamente nella musica, il suo eterno faro di speranza.

Il cammino verso una nuova vita

Negli anni ’80, dopo aver pubblicato l’acclamato album “Dangerous Acquaintances“, Marianne Faithfull decise di trasferirsi a New York, un passo coraggioso verso un nuovo capitolo della sua vita. Tuttavia, le ombre del passato continuavano a inseguirla, i fantasmi delle sue dipendenze e dei suoi eccessi erano sempre lì a tormentarla.

Iniziò a cercare aiuto e a intraprendere un percorso di guarigione, ma la sua vita fu di nuovo sconvolta quando Howard Tose, con il quale aveva una relazione segreta e che soffriva di disturbi mentali, si tolse la vita nel 1987. Questo evento tragico lasciò un segno profondo in Marianne, tanto che dedicò l’album “Strange Weather” proprio a lui.

Lo stesso anno vide la fine del suo matrimonio con Brierly, ma Marianne cominciò a riappropriarsi della sua vita e si immerse nuovamente nella musica che amava tanto, consolidando il suo posto come una delle voci più influenti del panorama musicale di quel periodo. Collaborò con un numero impressionante di grandi artisti, come Roger Waters, PJ Harvey, Nick Cave, i Blur e i Metallica.

Ma Marianne Faithfull ha brillato anche sul grande schermo, dimostrando un indiscutibile talento artistico. Durante la sua carriera cinematografica, ha dato vita alla figura tormentata di Ofelia in “Hamlet“, e ha recitato accanto ad attori di grande calibro come Alain Delon nel film “Girl on a Motorcycle”.

Inoltre, tra i suoi ruoli più iconici, c’è sicuramente quello di Maria Teresa d’Austria nel film “Marie Antoinette” di Sofia Coppola. Ma è stata la sua interpretazione come protagonista nel film “Irina Palm” del 2007 a farle guadagnare una nomination come migliore attrice agli European Film Awards.

Marianne Faithfull: una storia di riscatto

Oggi, Marianne Faithfull risiede nella città dell’amore, Parigi, al fianco del suo attuale compagno.

Nel 2006, ha dovuto affrontare uno degli ostacoli più difficili della sua vita: una battaglia contro il cancro al seno. Ma come una vera guerriera, non si è arresa. Ha combattuto e alla fine ce l’ha fatta, dimostrando ancora una volta la sua incredibile resilienza.

Ma forse la sua vittoria più grande e significativa è stata quella contro il suo avversario più crudele: la droga. Questa lotta ha richiesto una forza e un coraggio immensi, ma Marianne ha dimostrato di possedere entrambi in abbondanza. Ha affrontato le sue paure, ha superato le sue dipendenze ed è ritornata a vivere.

Marianne Faithfull
Fonte: Getty Images
Marianne Faithfull insieme a Mick Jagger e Alain Delon