Luca Giurato, scomparso l’11 settembre all’età di 84 anni, è stato uno dei volti più amati della televisione italiana. Giornalista e presentatore, è stato padrone di casa di alcune delle trasmissioni più longeve e popolari della Rai. Ma ad amarlo erano anche le reti “avversarie”. Perché Giurato, leggero e spontaneo, si faceva notare per i numerosi strafalcioni e le ripetute gaffe. Sempre con il sorriso e l’umiltà dei più grandi.
E Paperissima Sprint, il programma di Antonio Ricci in Onda su Canale 5 alle 20.35, dedica a lui la puntata di giovedì 12 settembre, riproponendo una raccolta delle gaffe più iconiche del giornalista. Un omaggio al grande amico dell’ideatore di Striscia la Notizia, che gli aveva dedicato anche una rubrica, la divertentissima Ci avrei Giurato. Anche Rai Storia omaggia Luca Giurato, riproponendo la puntata di Visioni Private, in cui il giornalista racconta il proprio percorso professionale a Cinzia Tani.
E riviviamo anche noi i più teneri e indimenticabili strafalcioni dell’amato conduttore.
Luca Giurato: le gaffe che hanno fatto la storia
Luca Giurato, morto a 84 anni, non si risparmiava di certo di fronte alle telecamere. Al suo pubblico si dava anima e corpo, soprattutto corpo: balletti, salti e corse in studio. Il risultato è una lunga serie di scivoloni, cadute dalla sedia e ruzzoloni per terra. Ma a far ancora più ridere, a rendere Giurato un vero e proprio simbolo della televisione italiana, il più memato, imitato e ripreso del piccolo schermo, sono gli scivoloni linguistici. Epico il suo Bongiollo declamato a gran voce a Uno Mattina e ancor di più il A Pra Foco per salutare gli spettatori. E come dimenticare quella volta in cui si impegnò nella Rassegna Stanca – che vista l’ora in cui andava in onda era comprensibile.
In numerosi inciampi Giurato incorse anche al momento di presentare i proprio ospiti. Come quando chiese il nome alla piccola cantante in studio, per poi incalzarla ancora: “Ludovica, come si chiama di nome?”. Mentre il capitano delle frecce tricolori Tamaro fu accolto in studio come Tamarro. Ma tutti lo perdonavano, incapaci di trattenere le risate. Chissà se ci ha riso su anche il pappagallo di un servizio giornalistico che il conduttore descrisse come il pappagallo gay, scatenando l’ilarità dei presenti in studio.
E a dover fare i conti con la sbadataggine del giornalista sono stati anche i suoi colleghi. Immortale la scena dell’Isola dei Famosi in cui Giurato si alza dalla poltroncina di opinionista e, rivolgendo le spalle alla telecamera, sussurra qualcosa alle orecchie della vicina. Il tutto, mentre due disperate Simona Ventura e Mara Venier prova a fargli capire che la pausa pubblicitaria non era ancora iniziata, ma il tutto stava avvenendo in diretta, di fronte a milioni di spettatori.
E concludiamo con una lista di qui pro quo che, solo a leggerli, fanno sorridere: dal “parlavi del corpo e si parla solo del porco” a “si vara la fidanzata (e non la finanziaria)”. Ancora Pertini “elettrosanto” e il “Nobel per la pisica”. Quanto ci mancheranno le gaffe di Luca Giurato.