Giovanna Mezzogiorno debutta alla regia con il corto Unfitting. Un’occasione, per lei, di raccontare la sua storia e di come sia stata tagliata fuori dal mondo del cinema per una motivazione lontanissima dal suo talento artistico. L’attrice ha infatti spiegato di aver attraversato un periodo difficilissimo, seguito alla nascita dei suoi gemelli Leone e Zeno, nel quale aveva preso peso ed era rimasta senza lavoro. La pellicola, presentata alla Festa del Cinema di Roma, parla proprio di questo.
Body shaming e umiliazioni: il racconto di Giovanna Mezzogiorno
“Volevo raccontare la mia storia che somiglia a quella di tante altre donne penalizzate perché non sono fisicamente perfette. Io, che ho quasi 50 anni, sono stata molto male. Ma per una ragazza questo tipo di pressione può essere devastante“, ha raccontato l’attrice a Il Messaggero, spiegando anche di essere dimagrita troppo velocemente perché costretta da sistema: “Sono dimagrita perché purtroppo mi sono lasciata condizionare dal mio ambiente, dalla società. Stavo impazzendo. Così ho intrapreso un dimagrimento violento che ha avuto gravi conseguenze sulla salute. È stata una debolezza di cui mi pento. Alla fine ce l’hanno fatta a farmi perdere venti chili, ma a che prezzo…”.
Giovanna Mezzogiorno ha inoltre spiegato di essere stata lasciata da sola, anche dai colleghi che riteneva amici: “Nessuno, a parte i medici che mi hanno seguita. Nemmeno quell’attore che consideravo un fratello ma è sparito nel nulla quando il cinema ha iniziato a tagliarmi fuori e a ricamare leggende infondate su di me: è malata, non tornerà mai più in forma… perfino una cisti sull’occhio che ho mostrato in un programma tv è servita ad alimentare le cattiverie su di me”.
Si attribuisce però la colpa della sua forma fisica perduta, causata dai mesi successivi alla nascita dei suoi figli e che ha cresciuto senza aiuti mettendo in pausa la sua carriera. Ha infatti specificato di essersi rilassata e di aver lasciato completamente perdere l’esercizio fisico, fino ad aumentare di peso di 20 chili: “Ero ingrassata anche per colpa mia, dopo la nascita dei gemelli mi sono lasciata andare e ho trascurato l’esercizio fisico. Ma sono stata presa di contropiede dall’atteggiamento del mio ambiente”.
I commenti più crudeli
L’attrice si sofferma anche sui commenti più duri che ha ricevuto negli anni e che sarebbero arrivati soprattutto dalle donne: “Supporto dalle altre donne? Vogliamo scherzare? Le donne sono state molto più crudeli degli uomini. La solidarietà femminile non esiste. È uno slogan di cui ci si riempie la bocca perché fa figo, si sbandiera perché richiama l’aria del tempo”. Una rivelazione che si inserisce nel quadro di un mondo che, anche dal di fuori, appare talvolta spietato.
Del bullismo e del body shaming subito, Giovanna Mezzogiorno aveva già parlato. In particolare, aveva raccontato di essere rimasta tagliata fuori dal cinema proprio per il suo fisico. A Repubblica, aveva detto: “Nel cinema conta sicuramente l’aspetto fisico, sarei una ipocrita se dicessi il contrario. Io stessa sono stata molto criticata – non apertamente, non te lo dicono in faccia – quando avevo preso molto peso e non corrispondevo più all’immagine che le persone avevano di me“.