“La vita è bella, non è un gioco”. Non è la solita frase fatta quella condivisa da Gigi D’Alessio sul suo profilo Instagram, ma parte di un accorato appello rivolto ai giovani di Napoli, e non solo. Sono sempre più frequenti, troppo, gli episodi di violenza che arrivano dal capoluogo campano. Episodi in cui a rimetterci sono ragazzi come Santo Romano, Emanuele Tufano e Arcangelo Correra, gli ultimi tre che in meno di venti giorni hanno perso la vita per i motivi più futili. D’Alessio ha Napoli nel cuore e, da napoletano ma soprattutto da padre, ha messo la sua popolarità al servizio di una giusta causa.
L’appello di Gigi D’Alessio dopo gli omicidi a Napoli
Non si può morire così, per “gioco” né per aver pestato un piede per sbaglio. Nasce una profonda amarezza quando si ascoltano al telegiornale notizie di questo tipo, racconti di episodi che mai vorremmo arrivassero alle nostre orecchie. E c’è un profondo senso di fallimento, in fondo: ragazzi che hanno tutta la vita davanti e che, per i motivi più futili, la perdono in un soffio.
Insieme a loro muoiono progetti, speranze, muore un pezzo di cuore. Perché in fondo potrebbero essere i figli, i fratelli, gli amici di tutti. Gigi D’Alessio non ha perso occasione per lanciare un messaggio importante rivolto in primis ai giovani napoletani (e non solo), ma anche alle famiglie: “L’altro giorno sono stato all’ospedale pediatrico Santobono Pausilipon, ho visto tanta sofferenza negli occhi di quei bambini e dei loro genitori. Ho visto il loro attaccamento alla vita, e la speranza a cui ognuno di loro si aggrappa. Sono dei piccoli guerrieri, che lottano ogni momento tra la vita e la morte assistiti da quegli angeli che sono i dottori e gli infermieri”, ha iniziato così il suo racconto.
“Ed è per questo che non so darmi una spiegazione a tutto questo: oggi muoiono ragazzi poco più che bambini, che dovrebbero ancora giocare, e invece il loro giocattolo preferito è diventato la pistola. Portate i vostri figli a visitare quei bambini in ospedale, fategli capire che valore ha la vita. Dio via ha regalato la vita, non buttatela. La vita è bella, non è un gioco“, ha concluso infine con una frase in napoletano: “Nun pazziate c’o fuoco, pecchè o fuoco abbruciarrà pe sempe dint’o core vuoste, je chi ve vo bene”. “Non scherzate col fuoco, perché il fuoco brucerà per sempre nel cuore vostro, e di chi vi vuole bene”, tradotta.
Non solo Gigi D’Alessio, le amare parole di Geolier
A separarli sono generazioni diverse, a unirli l’amore per la musica e per la propria terra. Anche Geolier, rapper che ha spopolato all’ultimo Festival di Sanremo, ha dedicato parole amare agli ultimi tragici episodi che si sono consumati a Napoli. Parole importanti, considerati la fama e l’appeal che esercita proprio sui giovani, diretti destinatari del suo messaggio.
Geolier ha condiviso su Instagram uno scatto di Napoli vista dal mare, accompagnandolo ai versi di Terra Mia, canzone scritta dal compianto Pino Daniele e dedicata proprio a Partenope, citando l’ultimo Sorrentino: “Comm’è triste e comm’è amaro/ Sta’ assettato e guardà’/ Tutt’’e ccose e tutt’’e parole/ Ca niente pònno fa/ Nun è overo, nun è sempe ‘o stesso/ Tutt’e juorne po’ cagnà/ Ogge è deritto, dimane è stuorto/ E chesta vita se ne va/ ‘E vecchie vanno dint’a chiesa/ Cu’ a curona pe’ prià/ E ‘a paura ‘e ‘sta morte/ Ca nun ce vo’ lassà”. Poi un breve ma sentito sfogo: “Terra mia il tuo ‘popolo’ ti sta umiliando a colpi di pistola. Ancora un’altra vittima… ancora un’altra volta. BASTA”.