Endometriosi, Lena Dunham ha rinunciato alla massima espressione della vita femminile

Lena Dunham ha confessato di aver subito una isterectomia per curare l'endometriosi, malattia con cui combatte da anni

Lena Dunham ha rinunciato alla massima espressione della vita femminile a causa dell’endometriosi. L’attrice ha deciso di prendere una scelta difficile e dolorosa, che ha cambiato per sempre la sua esistenza, ma che è stata, come ha spiegato, necessaria per mettere fine alla sofferenza.

“Ho combattuto l’endometriosi per un decennio e questo sarà il mio nono intervento chirurgico” ha spiegato sulle pagine di “Vogue Usa” parlando dell’intervento di isterectomia subito di recente. L’attrice e produttrice di “Girls” da anni combatte contro questa malattia cronica che causa infiammazioni croniche, infertilità, aderenze e sanguinamenti interni.

Lena Dunham ha parlato del calvario in ospedale, delle numerose operazioni subite e della decisione di rimuovere la cervice e l’utero. “Sono in grado di affrontare la perdita dell’utero prima di compiere 32 anni – ha confessato -. So che l’isterectomia non è la scelta giusta per tutti e so che non è una garanzia che questo dolore scompaia”.

La decisione è arrivata dopo che Lena Dunham ha tentato per anni di controllare il dolore. “I medici hanno scoperto che oltre all’endometriosi avevo un’emorragia retrogada – ha raccontato -, provocata dal fatto che durante il ciclo il mio sangue scorre all’indietro, finendo nello stomaco. Un’ovaia si trova sui muscoli posizionati attorno ai nervi sacrali della schiena. E non parliamo del rivestimento uterino. L’organo, che dovrebbe avere la forma di una lampadina, ha la forma di un cuore”.

Dall’intervento sono passati alcuni mesi e l’attrice ora è in fase di guarigione: “Nonostante alcune complicazioni sto guarendo come un campione. Zoppico un po’, ma è il risultato di un nervo schiacciato nel bacino. La mia mente, il mio spirito, sono un’altra storia”.

La produttrice e sceneggiatrice statunitense ha spiegato di aver sempre sognato di diventare mamma sin da quando era bambina. “Presto cercherò di capire se le mie ovaie, che sono ancora all’interno di quella vasta caverna di organi e tessuto cicatrizzato, producono uova – ha svelato -. L’adozione è un fatto elettrizzante che perseguirò con tutte le mie forze. Da bambina mi riempivo la maglietta con la biancheria e camminavo in giro per il soggiorno. Più tardi, indossando una protesi per il mio programma televisivo, accarezzavo inconsciamente la pancia con grande naturalezza. Voglio intensamente un bambino ma so che c’è qualcosa che non va ne mio utero”.