Emma Marrone contro il body shaming: “Ogni corpo ha la sua dignità”

Il discorso di Emma Marrone dal palco di Azzano Decimo è una lezione per tutte noi, ma soprattutto per gli "odiatori seriali" che mangiano pane e critiche

Foto di Nicoletta Fersini

Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

“Ogni corpo ha la sua dignità”. È solo una piccola frase dell’accorato discorso che Emma Marrone ha pronunciato sul palco del suo ultimo concerto ad Azzano Decimo, in provincia di Pordenone, lo scorso 27 giugno. Definirla “vittima” di body shaming sarebbe un errore perché la cantante è sì presa di mira dai soliti haters, ma ha dimostrato loro di avere una grande arma a disposizione per contrastarli: l’intelligenza. Di cui il mondo sembra a tratti carente.

Emma sul palco contro il body shaming

Una lezione sì, perché il discorso di Emma Marrone che attualmente è impegnata nel suo tour, per la gioia dei moltissimi fan che la seguono sin dai tempi di Amici, è quanto di più bello potessimo sentirci dire. Emma veste come vuole quando si esibisce, si diverte giocando con la propria immagine – cosa che tra l’altro da sempre è propria degli artisti -, è ironica e autoironica. E questo piace.

Sembra non piacere, però, ad alcuni. Ai soliti haters – anche se in italiano rende meglio, “odiatori” – che, in gran parte coraggiosissimi anonimi utenti dei social, non perdono occasione per attaccarla sull’aspetto fisico, sui look, su qualunque cosa ritengano fuori dagli schemi o comunque non accettabile. Come se certi pareri fossero un vangelo. Come se tutti (o quasi) si sentissero in diritto di demolire qualcun altro perché essere sui social ed esporsi lo prevede, implicitamente. Secondo loro, s’intende.

Emma ha a che fare coi cosiddetti “leoni da tastiera” da anni e ormai è talmente oltre le sterili critiche di queste icone sui social (nel senso virtuale del termine, che le vere icone sono altre) da ammettere candidamente che non le potrebbe importare di meno ciò che dicono o scrivono. Fa male? Certamente, ma l’artista torna su un punto essenziale: non dare peso, quindi “potere”, a queste parole.

La lezione di Emma per tutte (e tutti)

“Chissà domani sui social cosa scrivono sul mio corpo, che non va bene – ha esordito Emma sul palco, interrompendo per un momento il concerto in corso -. A me non me ne frega niente. Voglio dire soprattutto alle ragazze giovani, quelle che devono fare ancora un po’ di vita per avere le spalle forti e grosse come ce le ho io: non state dietro a certe cose”.

Poi quanto tutte (e tutti) dovremmo ripeterci come un mantra: “Ogni corpo ha la sua dignità, ogni corpo ha la sua bellezza. La perfezione non esiste e, se esiste, ci ha messo mano un chirurgo, credetemi. Mostratevi senza vergogna, senza pudore, come faccio io. Non me ne frega niente di quello che scrivono, non sono arrivata a 40 anni per farmi dire da quattro ignoranti come mi devo vestire. Vado orgogliosa del mio corpo. Questo corpo ha combattuto un sacco di battaglie [si riferisce al tumore, tornato per ben tre volte nella sua vita e che, in ultimo, l’ha costretta alla rimozione delle ovaie, ndr] e, se voglio salire nuda su un palco, credo di potermelo permettere, indipendentemente da tutto. Sentitevi sempre libere e liberi di esprimervi”. Parole sante, Emma.