Chiara Ferragni e il caso Balocco, il tribunale civile conferma: “Pratica scorretta”

Altra batosta per l'imprenditrice digitale: la sentenza, secondo le associazioni di consumatori, "apre la porta ai risarcimenti" per gli acquirenti

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Antonella Latilla

Giornalista, esperta di tv e lifestyle

Giornalista curiosa e determinata. Scrittura, lettura e cronaca rosa sono il suo pane quotidiano. Collabora principalmente con portali di gossip e tv.

La campagna di comunicazione per il pandoro Balocco Pink Christmas, griffato da Chiara Ferragni, ha ingannato i consumatori. È la conclusione alla quale è giunta la giudice della prima sezione del Tribunale civile di Torino, Gabriella Ratti, che ha accolto il ricorso presentato dalle associazioni di consumatori Codacons, Adusbef e Utenti dei servizi radiotelevisivi. La sentenza riconosce una “pratica commerciale scorretta” in violazione del Codice del consumo, in merito alla campagna di beneficenza legata al dolce, con proventi destinati all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino.

Chiara Ferragni e il pandoro, per il tribunale “pratica scorretta”

È il Codacons ad annunciare la sentenza del tribunale di Torino, con la quale la giudice ha accolto il ricorso presentato dall’associazione dei consumatori in merito al caso del pandoro che ha travolto la vita e la carriera di Chiara Ferragni. Il tribunale, spiega l’associazione dei consumatori, ha accertato “la pratica scorretta messa in atto dall’azienda Balocco sul caso del pandoro Pink Christmas griffato Ferragni, e l’ingannevolezza dei messaggi lanciati al pubblico sulla campagna di beneficenza associata alla vendita del prodotto”.

A quanto pare nessun “fraintendimento” da parte degli utenti, come aveva cercato di difendersi la Ferragni nell’intervista rilasciata a Fabio Fazio a Che tempo che fa. Questa sentenza prescinde dal filone giudiziario seguito dalla procura di Milano, che vede l’influencer, il suo manager Fabio Maria Damato e l’ad della società dolciaria indagati per truffa aggravata da minorata difesa.

Tuttavia a questa si collega, perché da un lato, come precisa il Codacons “apre la strada ai risarcimenti in favore di tutti i consumatori che avevano acquistato il pandoro in questione” e dall’altro “aggrava la posizione di Chiara Ferragni nell’indagine per truffa”.

Per la prima sezione civile del Tribunale di Torino “le modalità di pubblicizzazione e diffusione della pratica commerciale poste effettivamente in essere (anche) dalla società Balocco S.p.A. hanno lasciato intendere ai consumatori, contrariamente al vero, che, acquistando il Pandoro PinkChristmas, avrebbero contribuito direttamente e proporzionalmente alla donazione per l’ospedale Regina Margherita”.

La nota evidenzia poi: “Anche la rilevante differenza di prezzo del Pandoro PinkChristmas rispetto al suo equivalente pandoro Balocco classico ha evidentemente contribuito ad indurre nel consumatore il convincimento che nel maggior prezzo vi fosse una diretta contribuzione al reperimento dei fondi utili al progetto di beneficenza”.

Inoltre, “attraverso la diffusione di tale comunicato stampa, è stato lasciato chiaramente intendere ai consumatori che, acquistando il Pandoro Pink Christmas, gli stessi avrebbero contribuito direttamente e proporzionalmente alla sponsorizzata donazione“, in quanto “è stato utilizzato un verbo futuro (‘…le cui vendite serviranno a finanziare…’)”.

Pertanto, conclude il Codacons, il tribunale “ha accolto la nostra azione inibitoria volta ad accertare e dichiarare la responsabilità della Balocco per pratica commerciale scorretta. Una sentenza che ora apre le porte ai risarcimenti in favore di coloro che, ingannati dai messaggi lanciati dall’azienda e da Chiara Ferragni“.

Per ora nessun messaggio da parte della 36enne, tornata da poco sui social network dopo alcune settimane di silenzio. Oltre alle indagini per truffa aggravata in questo periodo Chiara Ferragni è anche alle prese con la dolorosa separazione da Fedez. I due si sono conosciuti nel 2016, si sono sposati nel 2018 e hanno avuto due figli, Leone e Vittoria.