Chiara Ferragni e quel messaggio di body positive che non convince

Chiara Ferragni mostra la pancetta post gravidanza per lanciare un messaggio di body positive e accettazione. Ma divide e non convince

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Pubblicato: 28 Aprile 2021 12:15

Chiara Ferragni e sua sorella Valentina, da sempre additata come la “grassottella” della famiglia, si battono da tempo, sui social all’insegna del body positive e dell’accettazione di sé a 360°, con difetti e imperfezioni.

Ma talvolta, gli esempi, soprattutto da parte di Chiara, sembrano talmente tirati per i capelli, che finiscono per sortire l’effetto opposto e scatenare un polverone di critiche anziché di solidarietà.

Come è successo con una delle ultime stories pubblicate da Chiara su Instagram, in cui fotografando una pancetta appena accennata (quella, per intenderci, che ognuna di noi accusa dopo il pranzo della domenica, non certo nove mesi di gravidanza) scriveva: “Voglio ricordarvi che tutti i corpi sono perfetti così come sono”.

Inevitabili i commenti di stupore (“Scusa e quella sarebbe una pancia? Pagherei oro per averla così piatta”; Ma non hai smagliature, né pancia, né pelle cadente, che imperfezione è?”) e quelli decisamente più astiosi e irritati, da parte di chi la accusa di voler diventare simbolo e paladina di una body positivity che non rappresenta.

Della serie: “Lodevole la buona fede e la difesa delle battaglie femminili a tutti i costi, ma voler essere protagonista anche laddove non compete, rischia di infastidire chi davvero si sente parte in causa”.

Molti scrivono: “Il movimento body positive è nato per normalizzare corpi che la società disprezza, non corpi già perfetti per lo standard della società”.

In realtà c’è anche chi prende la parola, sui social, per difenderla, sostenendo come il movimento body positive per quanto nato, è vero, con quello scopo, sia anche un movimento inclusivo e quindi ogni persona ha lo stesso diritto di farne parte. “Le insicurezze possono colpire chiunque, indipendentemente dalla taglia”.

Anche se poi il fatto che la Ferragni cavalchi la battaglia del body positive quando le fa comodo, salvo poi ritoccare le sue foto con photoshop ogni due per tre, ben lontana dal messaggio dell’accettazione del sé (naturale), cozza con quanto sopra.

Insomma, un circolo vizioso da cui non se ne esce più.  La realtà è che Chiara divide le acque, e le opinioni, come Mosè, qualunque cosa dica o faccia, e viene passata sotto la lente del giudizio popolare quotidianamente. Ma lei non fa nulla per stare in disparte. Quindi, alla fine, va bene così.