L’attore Alec Baldwin è stato recentemente incriminato di nuovo per omicidio colposo involontario in relazione alla morte di Halyna Hutchins, la direttrice della fotografia, sul set del film “Rust”. Questa decisione segue l’emersione di “nuovi elementi” nel riesame del caso da parte di un gran giurì negli Stati Uniti.
Alec Baldwin di nuovo incriminato per la morte di Halyna Hutchins
L’incidente si è verificato nel 2021 quando Baldwin, durante una prova di scena sul set di Rust, stava maneggiando una pistola che, contrariamente alle aspettative, conteneva un proiettile vero. Il colpo partito accidentalmente dalla pistola ha causato la morte di Hutchins e ha ferito il regista Joel Souza.
Inizialmente, dopo l’incidente, i pubblici ministeri avevano respinto l’accusa di omicidio colposo contro Baldwin, basandosi sulle prove disponibili all’epoca, che suggerivano che la pistola potesse essere stata modificata prima dello sparo, portando a un malfunzionamento. Tuttavia, una nuova analisi sulla pistola ha portato a un cambiamento di prospettiva. Secondo questa analisi, effettuata da esperti balistici, la pistola avrebbe potuto sparare solo se il grilletto fosse stato tirato o premuto.
Questa nuova valutazione ha portato il gran giurì della procura del New Mexico a emettere l’incriminazione di Baldwin. Se riconosciuto colpevole, Baldwin rischia una pena compresa tra i 18 mesi e i cinque anni di carcere. I legali di Baldwin hanno continuato a sostenere l’innocenza dell’attore, dichiarando: “Aspettiamo con impazienza il nostro giorno in tribunale”. Parallelamente, anche l’armiera del film, Hannah Gutierrez-Reed, è stata rinviata a giudizio con l’accusa di omicidio involontario. Il suo compito sul set era quello di vigilare sulla sicurezza di armi e munizioni, e anche lei si è dichiarata non colpevole.
Cos’era successo nel 2021
Nel 2021, il set del film Rust è stato teatro di un tragico incidente. Alec Baldwin, durante le riprese, ha sparato una pistola che ha ucciso la direttrice della fotografia, Halyna Hutchins. La vicenda ha scosso l’industria cinematografica, sollevando questioni cruciali sulla sicurezza e la gestione delle armi sui set.
La responsabile delle armi per il film, Hannah Gutierrez Reed, è stata incaricata di caricare la pistola usata nella scena fatale. Il suo ruolo è diventato centrale nelle indagini, poiché si trattava della sua seconda esperienza in questo campo. Il processo per chiarire le dinamiche dell’incidente ha richiesto tempo, durante il quale la difesa di Baldwin ha puntato il dito contro tre membri della troupe, inclusa Gutierrez Reed, e un fornitore di armi, sostenendo una catena di errori fatali.
Baldwin ha costantemente affermato di non aver premuto il grilletto, sostenendo che il colpo sia stato accidentale. Tuttavia, un’analisi dell’FBI su un filmato ottenuto dal set ha stabilito che l’arma, una Revolver Colt 45, non presentava difetti e funzionava correttamente. Inizialmente, lo sceriffo della contea di Santa Fe si era concentrato esclusivamente su Hannah Gutierrez Reed, ma le recenti decisioni del procuratore Mary Carmack-Altwies hanno ampliato lo scenario, portando all’incriminazione di Baldwin, che ora rischia fino a 18 mesi di carcere.
Il caso di Alec Baldwin e la tragica morte di Halyna Hutchins hanno sollevato importanti questioni sulla sicurezza dei set cinematografici e sulle responsabilità degli attori e dello staff durante la produzione di un film. Questo incidente ha scatenato un dibattito a livello mondiale sull’uso di armi vere nei set cinematografici e sulle misure di sicurezza necessarie per prevenire simili tragedie.