L’ultima puntata di Che Tempo che Fa su Rai3 è andata in onda il 28 maggio, ma è destinata a far discutere per diverso tempo, come del resto hanno fatto discutere e storcere il naso le stesse indiscrezioni su un possibile addio di Fabio Fazio alla Rai, che si sono in seguito rivelate vere. Il conduttore ha scelto una linea più morbida rispetto a Luciana Littizzetto per il suo addio alla Rai, ma sui social ha voluto salutare e ringraziare il pubblico con un dettaglio che non è passato inosservato. Un vero e proprio J’Accuse che ha fatto scattare (l’ennesima) polemica.
Fabio Fazio, il saluto al pubblico sui social
“Voglio dirvi grazie, grazie di cuore. Sono stato travolto da un’ondata di affetto, di commozione, di emozione, che mi ha consolato, mi ha riscaldato”. Dopo l’addio alla Rai in una lunga lettera durante la puntata, Fabio Fazio non si è trattenuto e ha voluto farsi sentire anche sui social, dove ha prima di tutto ringraziato il pubblico, tutti coloro che lo hanno seguito fino alla fine.
Visibilmente emozionato e commosso, il conduttore si è rivolto ai fan, agli affezionati del programma, ma non solo. “Il nostro rapporto continuerà spero a lungo ma intanto mi porto via questo ricordo bellissimo dell’abbraccio di tantissime persone che ci hanno seguito”.
Numeri sul tavolo, l’ultima puntata di Che Tempo che Fa ha raccolto una media di 2,8 milioni di telespettatori, che sono saliti a 3,8 milioni durante il picco. Anche sui social il programma è stato seguitissimo, con più di 600mila interazioni. “Tantissime persone erano davanti al televisore ieri sera, tante persone in studio mi hanno fisicamente abbracciato e voglio restituire a tutti l’affetto che ho ricevuto”.
Il dettaglio su Instagram scatena la polemica
In un clima piuttosto teso, nonostante l’apparente desiderio di Fabio Fazio di chiudere questa avventura nel migliore dei modi, c’è un dettaglio che tuttavia ha alimentato la polemica. Le parole, lo sappiamo, sono parole, e hanno un peso, ma lo hanno anche i simboli. Come riportato da Fanpage, il conduttore ha salutato il suo pubblico con il suo consueto savoir-faire, in contrapposizione con lo sfondo scelto per il video.
Sullo sfondo del video, infatti, c’è una stampa della prima pagina de L’Aurore: ci stiamo riferendo al celebre editoriale J’Accuse di Emile Zola, risalente al 1898, un pezzo di storia che inevitabilmente ci parla di irregolarità, di illegalità, di una denuncia contro ogni sopruso e ingiustizia. Un dettaglio non di poco conto, e che in effetti è passato come una sorta di ammissione: il pezzo mancante della storia. Che potrebbe anche legarsi alla frase del conduttore: “Attesi segnali mai arrivati”.
La polemica – naturalmente – ha diviso i social. Da una parte un lungo omaggio dei fan di Fazio, del programma: il pubblico più fedele. Dall’altra, invece, il duro attacco di chi ha sperato – e ottenuto – in un ricambio in Rai. Ora, Fazio è atteso su Nove: una nuova avventura e sfida per lui, lontano da ogni accusa o attesa.
L’accusa di Rita Dalla Chiesa
Ma qual è il pezzo mancante della storia? Semplice: ad oggi, non abbiamo mai conosciuto l’eventuale controfferta della Rai. Questi dettagli non sono mai stati svelati. Semplicemente, il contratto di Fazio è scaduto: il conduttore si è guardato intorno e ha preso la scelta migliore per sé. Proprio su questo argomento è intervenuta anche Rita Dalla Chiesa, che ha condannato il “vittimismo” generale. “Stanno facendo tutto da soli. I Fazio, le Annunziata, ma anche tutti gli altri che stanno pensando di andarsene, non sono mai stati al centro di una rottamazione voluta dal centrodestra. Inutile facciano le vittime”. Ma l’editoriale J’Accuse sullo sfondo del video di Fazio sembra raccontare una storia diversa. E chissà se la sapremo davvero mai.