Antonio Ricci, il finto copione di “Striscia” per “incastrare” Andrea Giambruno

In un’intervista al "Corriere della Sera", Ricci ha raccontato un retroscena sui fuorionda di "Striscia La Notizia" su Giambruno

Foto di Claudia D'Alessandro

Claudia D'Alessandro

Giornalista, esperta di Spettacolo e Content Editor

Giornalista e content creator, si nutre da sempre di cultura e spettacolo. Scrive, legge e fugge al mare, quando ha bisogno di riconciliarsi col mondo.

Antonio Ricci è tornato a parlare degli ormai celebri fuorionda di Andrea Giambruno: l’ideatore di Striscia La Notizia lo ha fatto in una lunga intervista al Corriere della Sera, dove ha svelato come è riuscito a eludere i controlli della dirigenza Mediaset, vicenda che ha diffuso sempre di più l’idea che fosse in atto un complotto per colpire la premier Giorgia Meloni nella sua sfera privata.

Antonio Ricci, lo stratagemma per “incastrare” Andrea Giambruno

Lo scorso 18 ottobre Striscia La Notizia aveva diffuso dei fuorionda che vedevano Andrea Giambruno protagonista, dando il via a un vero e proprio caso che continua a far discutere. In molti hanno ipotizzato che dietro la mossa ideata da Antonio Ricci ci fosse un vero e proprio complotto contro la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, addirittura da parte della famiglia Berlusconi, pronta a colpirla e indebolirla sfruttando la sua vita privata.

Niente di più sbagliato: prima era intervenuto lo stesso ideatore del tg satirico, chiarendo la sua posizione, poi anche Marina Berlusconi si è esposta sulla vicenda, dichiarando di aver letto sui giornali “retroscena inventati di sana pianta“.

Ricci è tornato a parlare del caso in una lunga intervista al Corriere della Sera, dove ha confessato che nessuno è intervenuto per impedire la divulgazione dei video dei fuorionda di Giambruno: “Ma come potevano? Nessun dirigente Mediaset mi chiama perché hanno paura che li registri. Si buttavano in mezzo alla regia? Chiamavano i Carabinieri?” ha spiegato.

E poi ha svelato uno stratagemma per eludere i controlli della rete: “Io poi, per evitare eventuali intercettazioni e rotture di scatole, avevo preparato – come altre volte – un finto copione, che poi all’ultimo ho sostituito con quello vero”.

Il direttore del tg satirico ha ribadito di essere in possesso dei fuorionda già dalla scorsa estate e di aver aspettato solo il momento giusto per mandarli in onda: “Risalivano a giugno, la data è facilmente deducibile dall’immagine che si vede dell’incidente di Casal Palocco. Striscia però era in vacanza. Solo a fine settembre li ho visti. Nel mio cuore fanciullo, anche un po’ gitano, mi sono detto: il soggetto potrebbe fornire qualche altra chicca. Quindi ho deciso di aspettare che facesse qualcosa di peggio. Ma da allora non ha fatto più niente, non si è espresso…”

La telefonata di Pier Silvio Berlusconi e

Anche Pier Silvio Berlusconi era intervenuto sul caso dei fuorionda, tanto da aver spiegato di aver chiamato la premier per scusarsi dell’accaduto. E Antonio Ricci ha raccontato al Corriere di non aver avvisato l’amministratore delegato di Mediaset: “Non lo vedo mai, forse una volta all’anno. Adesso ho saputo che vorrebbe chiamarmi, vediamo se succede, lunedì. È sempre molto indaffarato”.

L’autore tv ha anche assicurato di non avere altri filmati su Giambruno, e rimane convinto di aver fatto un gran favore alla presidente del Consiglio: “Semplificando il cattivo è lui. La vittima stravince sempre. Il suo messaggio dal punto di vista della comunicazione nell’immediato è stato molto efficace. Ma è importante anche la parte mancante: non ha speso neppure una parola per le ragazze coinvolte”.

E sulla furia della Meloni ha dichiarato: “Io credo che la premier soprattutto non abbia sopportato la chiusa sulla mia versione dei fatti: la pioggia che si può trasformare in arcobaleno. Il significato è che certe posizioni così rigide, da pietra, potrebbero anche in maniera positiva trasformarsi in un’apertura verso un mondo che ha bisogno di diritti, certezze e anche regolamentazione”.