La carriera televisiva di Pino Insegno proseguirà ancora in Rai. Secondo quanto riportato da fonti vicine all’azienda, il conduttore romano ha ottenuto il rinnovo del contratto per un altro anno, assicurandosi così un ruolo da protagonista nel palinsesto 2026. La conferma ufficiale arriverà solo al termine dell’attuale stagione di Reazione a Catena – fissata per il 5 ottobre – ma il quadro appare ormai definito. Sarà lui a guidare la prossima edizione dello storico quiz estivo di Rai1.
Gli ascolti che hanno convinto la Rai
La decisione della tv pubblica non è casuale e poggia su basi concrete. L’edizione 2025 di Reazione a Catena ha infatti registrato dati più che incoraggianti. Nonostante la concorrenza diretta di Sarabanda con Enrico Papi su Canale5 – un ritorno che però ha faticato a imporsi e che a breve lascerà spazio a Avanti un altro con Paolo Bonolis – il quiz di Rai1 ha mantenuto salda la propria leadership nella fascia preserale.
La media stagionale ha superato i due milioni di spettatori nella prima parte, per poi crescere oltre i tre milioni nel segmento centrale e conclusivo della puntata. Lo share complessivo, attestatosi intorno al 24%, ha rassicurato i vertici Rai sull’appeal del format e sulla capacità di Insegno di guidarlo con efficacia. Una serie di risultati che, in uno scenario televisivo sempre più competitivo, non sono affatto scontati.
Un impegno che va oltre il preserale
Il nuovo contratto siglato con Viale Mazzini non si limita a confermare Insegno al timone del game show estivo. Secondo le prime indiscrezioni, l’intesa annuale includerebbe anche la possibilità di un impegno in prima serata. Sul tavolo ci sarebbero diverse ipotesi. Dal ritorno di Facce ride – lo show comico che lo ha visto protagonista su Rai2 insieme all’amico e collega della Premiata Ditta, Roberto Ciufoli – a un progetto completamente inedito costruito per valorizzare la verve attoriale e il background teatrale.
L’idea di riportarlo in prime time rientra in una strategia più ampia, volta a diversificare l’offerta e a testare nuove formule, con idee che in questi mesi estivi sono mancate. Per Insegno, che negli ultimi anni ha vissuto momenti alterni e spesso si è trovato al centro di discussioni più legate alla politica che alla sua professione, rappresenta un’occasione per riaffermare la propria identità artistica.
La rinascita di Pino Insegno
Non è un mistero che il conduttore abbia più volte respinto l’etichetta di personaggio vicino a una determinata parte politica, un marchio che secondo lui riduce e banalizza una carriera che conta decenni di esperienza tra teatro, doppiaggio, cinema e televisione. “Sono a disposizione dell’azienda” – avrebbe confidato in più di un’occasione – sottolineando la volontà di rimettersi in gioco con la sola forza del proprio lavoro.
Il rinnovo con la Rai, dunque, non è soltanto una conferma contrattuale ma è un banco di prova anche per lui. L’obiettivo sarà quella di dimostrare, con i numeri e con la qualità delle sue performance, che il suo ruolo non è il frutto di relazioni personali ma il risultato di competenza e professionalità.
Per il pubblico, intanto, la certezza è una: nell’estate 2026 Reazione a Catena tornerà puntuale all’appuntamento, e a condurlo ci sarà ancora una volta Pino Insegno.