Lucio Corsi, l’aneddoto su Tony Effe a Sanremo 2025: “È un duro”

Lucio Corsi ha raccontato ad Alessandro Cattelan il rapporto con Tony Effe al "Festival di Sanremo 2025"

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Paola Landriani

Lifestyle Editor

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Pubblicato: 26 Marzo 2025 10:40

È un periodo d’oro per Lucio Corsi. La sua musica sta vivendo un momento di grande visibilità, la sua carriera è in ascesa e il pubblico lo ha consacrato come uno degli artisti più interessanti del panorama italiano. Ora, insieme al suo fidato amico e collega Tommaso Ottomano, si prepara a rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest 2025. Un traguardo importante, arrivato dopo l’esperienza a Sanremo 2025, dove i due hanno conquistato il secondo posto e raccolto l’entusiasmo del pubblico e della critica.

Oltre alla competizione e alla musica, la settimana sanremese è stata anche un’occasione per conoscere meglio gli altri artisti in gara, alcuni dei quali si sono rivelati molto diversi dall’immagine pubblica che li precede. Uno di questi è Tony Effe, di cui Lucio ha parlato con grande stima durante un’intervista con Alessandro Cattelan.

Lucio Corsi e l’aneddoto su Tony Effe

Ospiti a Stasera C’è Cattelan, Lucio Corsi e Tommaso Ottomano hanno ripercorso alcuni momenti della loro esperienza sanremese, rivelando anche episodi divertenti e inediti. Tra questi, un aneddoto che ha come protagonista Tony Effe, con cui Lucio ha instaurato un ottimo rapporto.

Tony è un duro. Ci lega una figura comune, quella di Francis Delacroix, il fotografo della Dark Polo Gang” ha raccontato Corsi, mentre Cattelan mostrava una foto in cui il rapper indossava una maglia con la scritta Volevo essere un duro, raffigurante Topo Gigio. Un dettaglio non casuale, visto che proprio quella frase dà il titolo a uno dei brani del nuovo album di Lucio.

Nonostante le differenze di stile e di genere musicale, i due artisti hanno scoperto di avere una stima reciproca e di condividere momenti di leggerezza anche in una settimana intensa come quella di Sanremo. Lucio ha raccontato un episodio esilarante accaduto durante il Festival: “L’ho conosciuto lì, a Sanremo. Faceva troppo ridere in diverse situazioni. Una sera c’era un van che ci trasportava. Sale Tony e dice: ‘Vi porto io ragazzi, guido io’. Ingrana la marcia e parte. L’autista, dietro di noi, che ci rincorreva. È un grande”.

Anche Tony Effe ha espresso grande simpatia e ammirazione per Corsi. Durante una delle conferenze stampa del Festival, ha dichiarato: “Sono un grande fan di Lucio, mi piace la sua estetica molto umile. Spacca, è una persona e un personaggio che spacca. Ci tenevo a mettermi la sua maglietta.”

Un endorsement inaspettato, che ha fatto sorridere il pubblico e dimostrato ancora una volta come la musica sappia creare connessioni al di là delle etichette di genere.

Dopo Sanremo, la sfida dell’Eurovision

Archiviata l’esperienza sanremese, per Lucio Corsi è tempo di guardare avanti. L’uscita del suo nuovo album ha segnato un ulteriore passo nella sua crescita artistica, e ora l’avventura più grande lo attende: Eurovision 2025.

L’opportunità di rappresentare l’Italia è arrivata in modo inatteso, dopo la rinuncia di Olly, vincitore del Festival. Ma Lucio non si lascia intimorire e affronta la competizione europea con lo stesso spirito che lo ha contraddistinto finora. “Manteniamo la stessa linea del Festival. Ci interessa mettere luce sulla canzone, sulla musica, sugli strumenti e sulle parole. Non c’è bisogno di troppi fronzoli o fuochi d’artificio. Anche se il contesto è diverso, portiamo la nostra visione senza tante preoccupazioni”.