Irama senza peli sulla lingua dopo la fine del Festival di Sanremo 2025, che ha decretato la vittoria di Olly. Filippo Maria Fanti, questo il vero nome dell’artista, ha partecipato per la settima volta alla kermesse musicale. E dopo che si è dovuto accontentare del nono posto, non ha esitato a criticare certe modalità del sistema di voto. In particolare di quello della sala stampa, parlando di cose scorrette che il grande pubblico non conosce.
Le parole di Irama sulle votazioni di Sanremo 2025
Ospite a Radio Italia, al cantante è stato chiesto come mai spesso i risultati delle votazioni della sala stampa sono molto distanti da quelli del pubblico del Festival di Sanremo. Irama ha risposto rivelando che ci sono cose di cui non siamo a conoscenza, “cose non corrette” che possono facilmente ribaltare la situazione.
“Come mai i giornalisti fanno certe votazioni e il pubblico ne fa altre? È un bel discorso, sai. Io parlo, figurati. Non ho proprio peli sulla lingua. Però, diciamo, è un discorso un po’ complicato. – ha dichiarato Irama – Ci sono delle dietrologie, ci sono cose che la gente non sa, dinamiche che vanno oltre la musica e oltre l’arte”.
E poi: “Purtroppo, questo settore è influenzato da meccanismi che, secondo me, non sono corretti, mangiato da cose non corrette. Al di là di questo, i giornalisti sono persone, non sono necessariamente tutti esperti di musica. Non sono musicisti o artisti, sono semplicemente persone che votano”.
Irama ha difeso Sarah Toscano a Sanremo 2025
Prima della fine di Sanremo 2025, Irama si è scagliato duramente contro alcuni giornalisti prendendo le difese di Sarah Toscano (che l’ha prontamente ringraziato). Secondo l’artista la cantante, la più giovane in gara al Festival con i suoi 19 anni, avrebbe ricevuto delle critiche pesanti e ingiuste tra cui molte riferite al suo aspetto fisico.
“Una ragazza giovanissima e alle volte vedo delle critiche che non sono costruttive. Demoliscono una ragazzina andando a parlare dell’aspetto fisico, di capelli…e poi le stesse persone mi parlano di cyberbullismo. – è sbottato Irama – Noi artisti, voi giornalisti, siamo noi che dobbiamo dare l’esempio, non possiamo paracularci “no, io sono un artista”, “no, io sono un giornalista”: noi stessi non dovremmo scrivere male di una ragazzina parlando dell’aspetto fisico”.
Secondo il cantautore, “non si può criticare una ragazzina per il look, per l’aspetto fisico, per i capelli mentre sta per cantare. Io sono alla fine strutturato, ma ho passato anche le stesse cose anni fa. Mi sono beccato una valanga di insulti e alla fine mi è venuto il pelo nello stomaco e sono andato avanti. Però ci sono passato e so cosa significa. Non capisco perché alcuni colleghi non ne parlano e quando ricevono un complimento sorridono”.
“In quel contesto, invece, bisognerebbe far notare a quel tale giornalista che ha scritto cattiverie verso un altro collega, cosi da far passare il messaggio. I giovani vanno aiutati e non demoliti, il nostro futuro è nelle loro mani. La critica deve essere costruttiva, non distruttiva, che non demolisce una persona per il suo aspetto fisico”.