Quando il dolore si fa pubblico, le parole diventano necessarie. È ciò che è accaduto a Evelina Sgarbi, figlia del celebre critico d’arte Vittorio Sgarbi, che ha scelto il salotto di La Volta Buona per raccontare senza filtri il delicato momento che sta attraversando la sua famiglia.
Il padre è ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma, in condizioni di salute preoccupanti legate a una grave depressione, e lei – dopo mesi di silenzio – è andata a trovarlo. Quello che ha visto l’ha sconvolta. E, con grande lucidità e dolcezza, ha deciso di condividerlo con il pubblico, tra commozione, recriminazioni e un dolore che non si può più nascondere.
Evelina, la figlia di Sgarbi torna in tv
Evelina Sgarbi è tornata in televisione, ma questa volta non per parlare di sé. Ospite del salotto caldo di La Volta Buona, ha raccontato un incontro tanto atteso quanto doloroso con il padre, Vittorio Sgarbi, da tempo ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma.
“Sta molto male”, ha detto. E quelle parole, semplici ma dure come macigni, sono scivolate tra i divani dello studio di Caterina Balivo lasciando tutti in silenzio.
Evelina è apparsa provata, elegante e delicata nel dolore, vestita di nero. Il suo tono, composto ma emozionato, non ha lasciato spazio a equivoci. “È come dicono i giornali, sta male. Ma oggi ha mangiato qualcosa”, ha spiegato. Dopo mesi di silenzio, l’incontro con Vittorio è avvenuto poche ore prima della diretta. “Era da novembre che non lo vedevo. A Natale ho lavorato. Sono mesi che non risponde al telefono”. Una distanza che è sembrata più un abisso.
“Penso che sia il caso di spostarlo in psichiatria”
La frase è arrivata in un soffio. Pronunciata quasi con pudore, ma senza giri di parole: “Penso che sia il caso di spostarlo in psichiatria”. Evelina non ha girato intorno al cuore del problema.
Ha visto il padre e non ha riconosciuto il leone che ruggiva in tv. Al suo posto, un uomo fragile, piegato da una depressione che lo tiene a terra da mesi. Non mangia, non parla, non risponde al telefono. A volte, semplicemente, si chiude. Vittorio Sgarbi, l’intellettuale vulcanico, lo storico dell’arte dalle mille intemperanze, è adesso un uomo in lotta contro i suoi fantasmi.

E dire che proprio lui, sempre pronto a sfidare il politicamente corretto, la depressione l’aveva raccontata per primo. In una recente intervista a La Repubblica, aveva detto: “La mia attuale malinconia o depressione è una condizione morale e fisica che non posso evitare. Come abbiamo il corpo, così esistono anche le ombre della mente, dei pensieri, fantasmi che sono con noi e che non posso allontanare”. Lo aveva detto con la solita lucidità che lo contraddistingue. Ma da allora le cose sono peggiorate.
L’abbraccio difficile tra padre e figlia
Il loro rapporto è tutto fuorché semplice. Figlia di una relazione fugace, Evelina Sgarbi è spesso finita sotto i riflettori proprio per via delle dichiarazioni del padre. E se oggi è una giovane donna che cerca di orientarsi in un mondo complicato, il merito (o il peso) è anche di quella figura paterna così ingombrante.
“Mia sorella è andata a trovarlo, mio fratello assolutamente no”, ha raccontato, lasciando intendere che le relazioni familiari in casa Sgarbi sono tutt’altro che lineari. Ma lei c’era. È andata a vederlo, nonostante tutto.
E a ben vedere, è stata spesso più coraggiosa del padre. Quando qualche anno fa le fu proposto di partecipare al Grande Fratello Vip, Evelina disse no. Una scelta che fece infuriare Sgarbi: “Avrebbe guadagnato cifre ragguardevoli senza sforzo. Per una ragazza della sua età declinare una simile offerta equivale a sputare sul denaro”, disse in un’intervista a Novella 2000. Da lì, il gelo. Per mesi non si parlarono. E il gelo, a quanto pare, è durato finché non è arrivata la malattia.
In studio da Balivo, Evelina non ha avuto problemi a rispondere per le rime. Con tono pacato, ma fermo, ha raccontato un altro retroscena: dopo il rifiuto del reality, quando decise di iscriversi all’Istituto Marangoni di Milano – prestigiosa scuola di moda e design – chiese al padre un aiuto economico. La risposta fu un no secco. Troppo recente il mancato cachet del GF Vip. E così la giovane, all’epoca appena ventenne, si è arrangiata, rinunciando alla scuola per un periodo. Una ferita che evidentemente brucia ancora.